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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
 
   
  I TURISTI DI OGGI SARANNO I CONSUMATORI DI DOMANI. VINITALY PRONTO A PROMUOVERE IN USA, GIAPPONE E CINA LA MIGLIORE ENOLOGIA ITALIANA

 
   
  I visitatori in arrivo da tutto il mondo dell’Italia oltre all’arte apprezzano la cultura enogastronomica. Per far ritrovare nei loro Paesi il sapore dei nostri prodotti, Vinitaly continua i suoi tour all’estero per aprire nuovi sbocchi commerciali. Importanti le prossime tappe in Usa, Cina e per la prima volta Giappone. Boom di turisti stranieri quest’anno in Italia, in particolare statunitensi, australiani, cinesi, indiani: un’opportunità in più per far conoscere i prodotti d’eccellenza del made in Italy enogastronomico. Ma per far crescere l’export oltre alla domanda servono contatti e relazioni fra produttori e operatori e Vinitaly è già all’opera affinché la rete di rapporti commerciali diventi sempre più ampia proprio nei mercati più interessanti e in continua crescita. La rassegna fieristica veronese dedicata al vino (www. Vinitaly. Com), divenuta il più importante momento di incontro del settore a livello mondiale, ha in programma tre tappe autunnali nei più interessanti Paesi importatori di vino: gli Usa, dove l’Italia è già il primo esportatore, ma dove ancora ci sono ampi margini di crescita nei consumi; il Giappone, la cui cultura raffinata ben si sposa con la ricerca di vini ricchi di storia come sono quelli italiani; la Cina, mercato da quasi un miliardo e mezzo di consumatori ancora tutto da scoprire e conquistare, che ha visto nei primi cinque mesi del 2006 un boom dell’import di vino italiano del 115% in termini di valore e di oltre il 270% in quantità (elaborazioni Vinitaly su dati Istat). L’interesse per la produzione enologica nazionale è ben sintetizzato dal +7% in valore e dal +14% in quantità ottenuto dall’export nei primi cinque mesi dell’anno, ma anche dagli operatori stranieri presenti all’ultima edizione di Vintaly: quasi 1. 500 provenienti dall’Estremo Oriente (+30% rispetto al 2005) su un totale di circa 27. 140, dei quali oltre 600 dal Giappone, quasi 450 dall’India e più di 170 da Cina, Hong Kong e Singapore; 3. 850 quelli provenienti dal Nord America (+26%). Chicago, Los Angeles e Las Vegas sono le tappe della quarta edizione di Vinitaly Us Tour - Salone di vini, olio d’oliva e prodotti tipici italiani, in programma dal 24 al 27 ottobre prossimi, mentre per la prima volta la rassegna sbarca in Giappone, a Tokyo il 21 novembre, con Vinitaly Japan - Salone dei migliori vini italiani, per poi arrivare in Cina, con l’ottava edizione di Vinitaly China – Salone internazionale del vino, dell’olio e del prodotto tipico, quest’anno a Shanghai dal 23 al 25 novembre, dove per la prima volta vi sarà una collaborazione con il Cibus di Parma. Un’alleanza, questa, che secondo il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro deve essere sostenuta, per permettere alle due manifestazione di rafforzarsi ed affrontare efficacemente la concorrenza potenziando il proprio profilo internazionale. “Dal 1998 Vinitaly è presente in Cina e da alcuni anni anche in Usa, Russia e India. I tour all’estero hanno dato ottimi risultati dal punto di vista commerciale per i produttori di vino italiani, e altrettanto ci si aspetta dalle prossime tappe autunnali” – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Vinitaly – afferma Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere – è ormai un marchio affermato grazie alla sua capacità di mettere in relazione gli operatori economici di tutto il mondo, che possono così concretizzare quegli scambi commerciali che sono il vero obiettivo di chi partecipa agli eventi fieristici”. La validità della formula è testimoniata dalle adesioni già confermate di alcuni fra i consorzi e i marchi più prestigiosi del panorama enologico italiano presenti anche alle passate edizioni dei tour. .  
   
 

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