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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
 
   
  IL DIPARTIMENTO REGIONALE CALABRESE DEL “BILANCIO E PATRIMONIO” REPLICA AD ALCUNI GIORNALI SULLE TASSE AUTOMOBILISTICHE

 
   
   Reggio Calabria, 15 giugno 2009 - Il Dipartimento dell’Assessorato regionale “Bilancio e Patrimonio”, risponde ad alcuni articoli pubblicati nei giorni scorsi: “In merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi sulle pagine del “Quotidiano” della Calabria, edizione di Reggio Calabria, riferiti all’invio ai contribuenti di cartelle esattoriali definite “pazze” - scrive il Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” - si rende opportuno e doveroso fare chiarezza sulla vicenda in modo che si abbia una corretta visione sull’attività posta in essere dalla Regione Calabria tesa ad assicurare il recupero dell’evasione fiscale. La tassa automobilistica, per tanto tempo largamente evasa dai contribuenti calabresi, è stata oggetto, negli ultimi anni, di un’attività di riorganizzazione da parte degli uffici tributari regionali che ha avuto ed ha ancora ad oggetto la predisposizione di un valido ed aggiornato archivio regionale delle tasse auto in modo evitare inutili fastidi ai contribuenti. In tale direzione sono state avviate varie iniziative anche per favorire il dialogo con i cittadini e la trasparenza e tracciabilità degli atti. A tal fine l’azione amministrativa posta in essere segue le fasi prima della contestazione bonaria, mediante l’invio di un atto di accertamento e, solo a seguito dell’espletamento delle opportune verifiche, anche avvalendosi della facoltà di annullare gli atti adottati ove si riconosca come non dovuta la tassa richiesta, viene formato un ruolo che permette la riscossione coattiva dei crediti vantati dall’amministrazione. Chiaramente l’atto di accertamento ha effetto interruttivo della prescrizione che rinizierà a decorrere dalla sua notifica. Questo meccanismo rende conto del motivo per il quale i contribuenti inadempienti stanno ricevendo solo ora le cartelle esattoriali riferite al 2003 e spiega anche il motivo per il quale la cartella non contiene l’indicazione delle targhe dei veicoli (comunque recuperabili dal sito www. Bolloauto. Regcal. It): queste infatti erano state già analiticamente riportate nell’atto di accertamento che a sua volta viene menzionato nella cartella notificata da Equitalia. Capita spesso che i cittadini abbiano dimenticato quella notifica e ritengano, ma in linea di massima erroneamente, di poter eccepire la prescrizione. Altre volte è possibile e fisiologico, dato che si parla di decine di migliaia di atti, che l’amministrazione sia incappata in errore notificando una pretesa creditoria in realtà già adempiuta oppure, ancorché sussistente, ormai caduta in prescrizione a causa del fatto che l’avviso di accertamento non era stato a suo tempo correttamente notificato (es. L’indirizzo risultava incompleto, ecc. ). Altre volte ancora (la maggior parte) il presunto errore dell’amministrazione è da imputare al concorso colposo del cittadino che paga, ma lo fa male, in ritardo, indicando male la targa dell’auto o il periodo tributario. È chiaro, come stabiliscono le norme, che se un pagamento viene effettuato in maniera parziale o in ritardo, verranno poi conteggiati anche interessi e sanzioni che faranno inevitabilmente ed ex lege lievitare la pretesa creditoria. Diverso discorso va fatto per il trasferimento della sede del Servizio tributi da via Panella a via S. Caterina. Ogni trasloco reca con sé un serie di piccoli disagi che è necessario sopportare; in questo caso gli uffici sono stati collocati in una sede più confortevole per chi vi lavora e più accogliente per i contribuenti per i quali è stata allestita anche una sala d’attesa proprio per favorire l’accoglienza e ridurre i tanti disagi che la vecchia sede ha comportato. I disservizi, peraltro ad oggi risolti, e dovuti al ritardo nel collegamento dei terminali alla rete intranet da parte del gestore delle rete telefonica, sono da considerarsi fisiologici e comunque non ascrivibili ad errore o ritardi dell’amministrazione. I giorni di ricevimento del pubblico sono stabiliti non dall’arbitrio dei funzionari ma da un atto di organizzazione avente valenza generale della Giunta regionale che li individua nel lunedi e venerdi dalle 9,30 alle 13,00. Sono stati confermati i numeri di telefono del Servizio già in uso e sono state aggiunte nuove utenze, tutte reperibili sul internet della Regione www. Regione. Calabria. It. Infine non risulta che siano stati chiesti incontri ai quali il dirigente o il personale preposto si sia sottratto. Per concludere, anche per tutelare il personale che quotidianamente opera con tante difficoltà legate alla mole di atti e di adempimenti che gravano sugli uffici tributari anche di Reggio Calabria, si auspica che non si cavalchi irresponsabilmente il disagio economico di alcune categorie più svantaggiate di cittadini e non si enfatizzino pretestuosamente alcuni disservizi transeunti e peraltro ormai definiti o in via di definizione, auspicando che si dia atto degli sforzi che, sia pure con oggettive difficoltà anche legate a carenza di personale, l’Amministrazione sta compiendo per migliorare il servizio nell’ottica di un sereno rapporto con i contribuenti verso i quali c’è la massima attenzione e dai quali ci si aspetta non tanto critiche, ma suggerimenti, proposte in modo modulare le attività al fine meglio soddisfare le loro esigenze ed evitare disguidi ed incomprensioni”. .  
   
 

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