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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
 
   
  SANITA´ PENITENZIARIA: FIRMATO L´ACCORDO TRA REGIONE PIEMONTE E SINDACATI SUI CONTRATTI DI LAVORO DEI MEDICI INQUADRAMENTO DEL PERSONALE MEDICO

 
   
  Torino, 15 giugno 2009 - Accordo raggiunto tra Regione e sindacati sull’inquadramento del personale medico che lavora nelle carceri, passato nel settembre scorso dalla dipendenza del ministero della Giustizia a quella delle Asl. È stato infatti siglato la scorsa settimana tra l’Assessorato regionale alla tutela della salute e sanità e i rappresentanti di Fimmg, Snami e Federazione medici/Smi un protocollo d’intesa che definisce un percorso di graduale omogeneizzazione delle forme contrattuali in essere con quelle del Servizio sanitario nazionale, nel rispetto della salvaguardia delle professionalità maturate in ambito penitenziario e soprattutto ai fini del mantenimento del servizio. All’interno degli istituti di pena saranno impiegate due tipologie di medici: gli incaricati e gli addetti al servizio integrativo di assistenza sanitaria (Sias). Gli appartenenti alla prima categoria, collocati in apposito elenco nominativo ad esaurimento presso le aziende sanitarie di riferimento, dovranno svolgere attività in carcere per 18 ore settimanali, mantenendo le prerogative previste dalla legge 740 del 1970. A loro, quindi, non saranno applicabili le incompatibilità e le limitazioni previste dai contratti e dalle convenzioni con il Servizio sanitario nazionale e potranno continuare a svolgere la loro professione anche al di fuori dal carcere, con un tetto massimo di 48 ore settimanali, come da direttiva dell’Unione europea. Se titolari di convenzione come medici di medicina generale potranno conservare l’attuale situazione lavorativa, con l’obbligo comunque di arrivare entro sei mesi al rispetto dei massimali stabiliti dai contratti collettivi nazionali. Per i medici addetti al servizio integrativo di assistenza sanitaria, invece, in attesa di una definizione dei profili specifici per tale funzione in sede di contrattazione collettiva nazionale, nell’accordo siglato si stabilisce di applicare il contratto previsto per i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), integrato con una specifica indennità di rischio e di disagio ambientale, pari a 2 euro l’ora, con valorizzazione complessiva di 30 euro l’ora. In questa fase transitoria e per un periodo non superiore a sei mesi, inoltre, ai professionisti con incarichi concomitanti (guardia medica/118/assistenza primaria/medicina dei servizi), sarà consentita un’attività all’interno degli istituti penitenziari pari a 12 ore settimanali, con possibilità – in caso di necessità – di essere autorizzati dall’Asl a effettuare un turno ulteriore di 12 ore nell’ambito del monte-ore settimanale. Soddisfatto del risultato raggiunto l’assessore alla tutela della salute e sanità: «L’accordo conferma l’impegno concreto del Piemonte nel processo di riforma della sanità penitenziaria, con l’obiettivo di una sua piena integrazione nel Servizio sanitario regionale». Impegno che si concretizzerà anche in un ciclo di visite che l’assessore effettuerà presso tutti gli istituti penitenziari piemontesi, definito insieme all’amministrazione carceraria. Prima tappa: il Ferrante Aporti di Torino, in programma il 19 giugno. .  
   
 

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