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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Giugno 2009 |
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PUGLIA, PELILLO: "DALLA CONFERENZA DELLE REGIONI VIA LIBERA MODIFICHE PATTO STABILITÀ"
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Roma, 15 giugno 2009 - Sulla questione del patto di stabilità prosegue il confronto tra Regione Puglia, Conferenza delle regioni e Governo nazionale. Com’è noto, il presidente Vendola aveva scritto una lettera indirizzata al presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, perché fosse chiesto al Governo centrale di riconsiderare l’emanando decreto ministeriale sulla legge finanziaria alla luce delle norme sul patto di stabilità. L’assessore al Bilancio, Michele Pelillo spiega che “ieri sera, la commissione finanze della Conferenza delle Regioni ha approvato il documento presentato dalla Puglia, insieme alla sua interpretazione e ha dato il via libera ai due emendamenti proposti sul patto di stabilità. Inoltre oggi la Conferenza dei Presidenti ha fatto propria l’interpretazione voluta dalla Puglia. Quindi adesso c’è anche il conforto tecnico alle nostre osservazioni”. Pelillo prosegue: “Oggi si doveva tenere la prevista conferenza Stato-regioni, che è stata rinviata. La conferenza dei presidenti ha tuttavia inviato al Governo centrale una nota con quattro questioni urgenti e indifferibili tra le quali c’è quella sul patto di stabilità. Quindi tutto il sistema delle Regioni ha approvato la nostra interpretazione e le nostre richieste vengono portate all’attenzione del Governo come urgenti. Dunque quanto affermato dalla Puglia non era frutto di alterazione della realtà, come riferito dalle opposizioni, ma delle nostre ragioni”. “Non c’è dunque – conclude Pelillo – ragione alcuna perché il governo nazionale non accolga i nostri emendamenti all’emanando decreto ministeriale. Siamo assolutamente fiduciosi che siano accolti: sarebbe strano il contrario. Adesso la questione, dopo l’approfondimento tecnico, diventa politica/istituzionale perché ci sia una rapida modifica dell’emandando decreto ministeriale sul patto di stabilità, visto che la Puglia è regione virtuosa sia per la spesa dei fondi comunitari che per il personale”. . |
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