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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
 
   
  “UMBRIA CHE INNOVA” PRESENTATO DOCUMENTARIO SU PROGETTI REALIZZATI CON PROGRAMMA AZIONI INNOVATIVE

 
   
  Perugia, 15 giugno 2009 - “Per poter competere sui mercati globali le imprese umbre devono innovare e internazionalizzarsi di più. Lo dimostrano le aziende presentate nel video ‘Umbria che innova’ che, avvalendosi di risorse pubbliche e in stretta collaborazione con le istituzioni, hanno saputo migliorare la propria competitività e quella del territorio”. L’assessore regionale all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Lamberto Bottini, stamani a Palazzo Donini, ha presentato così il documentario “Umbria che innova”, prodotto dalla Regione Umbria nell’ambito del Programma regionale di Azioni Innovative Fesr 2006-2007 cofinanziato dalla Unione Europea, proiettato in anteprima per la stampa. All’iniziativa hanno partecipato, insieme all’assessore regionale, il coordinatore dell’Area Programmazione regionale Lucio Caporizzi, il responsabile del Servizio di Programmazione Comunitaria Antonio Colombo, rappresentanti delle imprese e delle istituzioni coinvolte. Nel documentario (della durata di 13 minuti, con la regia di Lucio Biagioni) sono ripercorse le esperienze di quattro aziende umbre, realtà esemplari – è stato sottolineato - di come, in una collaborazione fra pubblico e privato e giovandosi di fondi comunitari, ci si muova concretamente sul difficile terreno dell’innovazione tecnologica, per contrastare la crisi e migliorare qualità e competitività sui mercati. “È questo il modello di sviluppo – ha detto Bottini - che la Regione Umbria ha definito nel ‘Patto per lo sviluppo e l’innovazione’ e che promuove investendo notevoli risorse”. Il primo dei progetti illustrati nel video e realizzati con i fondi per le Azioni innovative è diretto a facilitare l’accesso al credito delle imprese: viene descritta la creazione (a cura del Dipartimento di economia, finanza e statistica dell’Università di Perugia, la “Techedge” di Milano e la “Gepafin”, finanziaria regionale) di un “software”, che consente alle stesse imprese di presentarsi con un’autovalutazione dell’azienda, così da avere accesso al credito con un costo misurato sul livello reale di rischio. Il secondo progetto riguarda la messa a punto, da parte dell’Azienda Godioli&bellanti di Città di Castello, in collaborazione con il Centro Ricerca per le Biomasse dell’Università di Perugia, di una macchina semplice e di grande utilità per la combustione a letto fluido della sansa, gli scarti della lavorazione delle olive. Lo scopo è quello di produrre energia termica con qualsiasi tipo di “prodotto verde”, attraverso l’ottimizzazione delle emissioni derivanti dalla combustione e il recupero dell’energia per la produzione di energia elettrica e termica su piccola scala, destinata alle imprese agricole ed alimentari, con positivi effetti sull’ambiente. Una decisa valenza ambientale caratterizza anche un’altra delle azioni innovative illustrate dal documentario, quella che propone “Master up” (uno “spin off” dell’Università di Perugia), nata dalla convergenza di alcune linee di ricerca, dove sono di scena simulazioni di dinamica molecolare con tecnologie informatiche avanzate. “Master up” ha progettato una macchina per la cattura dell’anidride carbonica, il Co2 presente nell’acqua e nell’atmosfera, attraverso un progetto altamente innovativo, basato sull’impiego di minor energia rispetto ai metodi tradizionali fondati sul raffreddamento e la compressione, e facendo a meno delle grandi bombole per trasportare il Co2, che necessitano di alte pressioni e basse temperature. L’anidride carbonica così intrappolata, opportunamente filtrata e purificata, è pronta per essere utilizzata nel settore alimentare, ad esempio per l’acqua minerale, la clorofilla o la granita, ma anche per essere inserita nella plastica usata come imballaggio. I vantaggi sono sia economici che ambientali. Infine a Terni “Continua/light”, un’azienda che lavora con designer industriali, architetti, esperti di illuminazione e con il “team” tecnico di ricerca e sviluppo delle Facoltà di Ingegneria di Terni e Perugia, è stato sviluppato ed adattato alle esigenze del mercato europeo un materiale plastico a pannelli sottili e flessibili, che incapsulano microparticelle di fosforo e danno vita a sistemi che s’illuminano con l’elettricità, per essere utilizzati come pannelli per l’illuminazione interna ed esterna. Quattro progetti per quattro azioni innovative, che – questo il messaggio del documentario – “danno il senso di un processo complessivo, che coinvolge numerose piccole e medie imprese umbre, nel segno della collaborazione fra pubblico e privato”. “Gli innovativi progetti del Programma che illustra il video – ha sottolineato il coordinatore della Programmazione regionale, Lucio Caporizzi – devono servire da ‘battistrada’ per le piccole e medie imprese umbre. Si tratta di iniziative innovative, che hanno ‘conquistato’ 2 milioni e 300mila euro di finanziamenti pubblici, progettate e sperimentate e che aprono nuove opportunità al sistema delle imprese umbre, in raccordo con il mondo della ricerca”. “La sperimentazione resa possibile dal Programma di azioni innovative ‘Fesr’ – ha concluso Domenico Antonio Colombo, del Servizio Programmazione comunitaria – è fondamentale per migliorare ulteriormente l’efficacia degli interventi previsti dalla Regione Umbria nella nuova programmazione per il periodo 2007/2013, che destina notevoli risorse a sostegno dell’innovazione del tessuto produttivo umbro”. .  
   
 

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