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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
 
   
  GOVERNO NON FINANZIA FONDO NAZIONALE NON AUTOSUFFICIENZA. VALDEGAMBERI: “INCONTRO ASSESSORI SOCIALE E ASSESSORI SANITA’ REGIONI PER CHIEDERE ISTITUZIONE TAVOLO POLITICO REGIONI/ GOVERNO E ASSEGNAZIONE 500 MILIONI EURO”

 
   
  Venezia, 15 giugno 2009 Le Regioni chiedono al Governo che il finanziamento del Fondo nazionale per la non autosufficienza continui ad essere previsto anche nella finanziaria per il 2010 e nel programma pluriennale. Si tratta all’incirca di 500 milioni di euro di trasferimenti alle Regioni, che non sono stati confermati dal Governo a differenza degli anni precedenti (2009 finanziamento statale di 400 milioni di euro, nel 2008 300 milioni di euro). Di questa preoccupante prospettiva per le famiglie, i non autosufficienti e il sistema nazionale dei servizi sociali e sanitari si è parlato a Roma dove si sono incontrati gli Assessori alle politiche sociali delle Regioni, capitanati dal veneto Stefano Valdegamberi e gli Assessori alla sanità delle Regioni, guidati dal toscano Enrico Rossi. “A conclusione della riunione – fa sapere Valdegamberi – si è deciso di chiedere, tramite il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, un urgente incontro al Governo e la convocazione di un tavolo politico che scongiuri un’ipotesi che rappresenterebbe, diversamente da quanto si crede, un danno incommensurabile per lo stesso bilancio nazionale. Infatti – prosegue il responsabile della Commissione Politiche Sociali - con il taglio del Fondo nazionale per la non autosufficienza oltre a mettere a dura prova il sistema dei servizi delle Regioni, si otterrebbe solamente di far lievitare in poco tempo la spesa sanitaria che in questi anni si è cercato di mettere sotto controllo. Non si riuscirebbe più a dare risposte alle famiglie e ai malati che volessero restare a casa loro, a salvaguardia anche della loro dignità e restante autonomia. Senza tener conto – aggiunge – che la domiciliarità rispetto all’istituzionalizzazione dei non autosufficienti nelle strutture rappresenta una spesa molto inferiore per le casse pubbliche. Come conseguenza – prevede Valdegamberi – in qualità di Assessori delle Regioni al settore sociale e a quello sanitario paventiamo un aumento ingestibile delle domande alle strutture residenziali (che fanno riferimento al capitolo di spesa sanitaria) o ai servizi sanitari con un impennamento impensabile della spesa sanitaria. Sarebbe un vero e proprio controsenso, una contraddizione in termini. – sottolinea Valdegamberi –. Le Regioni invece e intendiamo ribadirlo al Governo e al Ministro Sacconi sostengono con forza la necessità di un maggiore investimento sui servizi domiciliari a tutela della non autosufficienza per potenziare le risposte alle persone non autosufficienti, che sono sempre di più e già ora rappresentano un’emergenza quotidiana per il sistema sociale e sanitaria nazionale ma ancora ‘nascosta’ per il bilancio statale. In tutto questo va valorizzata la centralità della famiglia che già ora svolge un effetto moltiplicatore di benefici sociali e di risparmio economico per le casse pubbliche. Un esempio per tutti – spiega Valdegamberi – è proprio quello del Veneto. Si stima che nel Veneto siano 80/90 mila le persone non autosufficienti. 24 mila sono accolti nelle strutture residenziali con una spesa della Regione di 470 milioni di euro nel 2008 mentre 25 mila sono assistiti a domicilio, nelle loro case, con aiuti economici e in servizi dalla Regione per un costo di ‘solo’ 70 milioni euro. La differenza è evidente”. Infine Valdegamberi ricorda per quanto riguarda specificamente il veneto che “stiamo attendendo a breve la calendarizzazione in Consiglio regionale del Veneto del progetto di legge sull’istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza. Siamo la prima Regione in Italia a muoverci su questo terreno. La questione dell’autosufficienza è insomma centrale per la tenuta del sistema sociale e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro. E’ necessario quindi che il Governo ripensi a questi aspetti della sua politica finanziaria per il bene di tutti”. .  
   
 

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