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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2009
 
   
  "PAESAGGIO LAZIALE TRA IDEALE E REALE DIPINTI DEL XVII E XVIII SEC." TIVOLI, VILLA D´ESTE 12 GIUGNO - 1 NOVEMBRE 2009

 
   
  Roma, 15 giugno 2009 - "Paesaggio laziale tra Ideale e Reale", la grande mostra dedicata al paesaggio laziale nel ´600 e ´700, propone dal 12 giugno al 1 novembre 2009, nella splendida cornice di Villa d´Este a Tivoli, più di 30 opere, che illustrano il paesaggio laziale e della campagna romana sotto diverse angolazioni, trasfigurato in visioni ideali, evocato in "citazioni" di monumenti inseriti in contesti fantastici o descritto più fedelmente. L´esposizione è ospitata a Villa d´Este, uno dei monumenti più visitati e prestigiosi d´Italia, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Rieti e Viterbo ed organizzata dalla Soc. De Luca Editori d´Arte S. R. L. , presenta opere in gran parte inedite o mai esposte al pubblico, selezionate dal curatore della mostra Francesco Petrucci, tutte di qualità elevata, rappresentativa dei massimi paesaggisti attivi soprattutto a Roma nell´età barocca. Un territorio celebrato nel corso dei secoli da artisti, letterati e poeti come incarnazione del "paesaggio ideale", luogo del mito e della storia, specchio di un sentimento universale della natura in cui le tracce millenarie della presenza dell´uomo si compenetrano nel connaturato senso di grandiosità e solennità. Punto di partenza è Tivoli, espressione e sintesi di tali concezioni, in cui il mondo mitologico, le grandiose vestigia del mondo classico e rinascimentale, il senso panico della natura, convivono in un connubio indissolubile. L´emozione suscitata dal paesaggio tiburtino, è espressa, tra ideale, reale, pittoresco e sublime, dalle vedute di Gaspard Dughet, Gaspard van Wittel, Andrea Locatelli, Frans van Bloemen, Hendrick van Lint. Una tipica veduta da Grand Tour, con i viaggiatori attoniti ad ammirare l´imponente cascata tiburtina, illustra il pittore scozzese Jacob More, definito da Goethe e da Reynolds l´erede di Lorrain. Il tema della cascata, con la rielaborazione fantastica di un immaginario tiburtino è proposta in tele di Marco Ricci, Francesco Zuccarelli, Ibbetson, che portarono sempre dietro sé, anche operando altrove, la suggestione diretta e mediata di quei siti. Classicità ed evocazione della campagna laziale è il soggetto di un inedito dipinto di Giandomenico Desideri, unico allievo noto di Claude Lorrain, con la "Fuga in Egitto" di ambientazione "romana". La trasfigurazione intellettualistica dei luoghi laziali, in cui la presenza umana di pastori e contadini, tra vestigia archeologiche e borghi arroccati, è subordinata alla ricerca di una superiore armonia e senso di pacatezza, torna in tele di Herman van Swanavelt, Dughet, Van Bloemen, Andrea Locatelli, Paolo Monaldi, spesso con una riconoscibilità di località precise come nelle vedute di Frascati di van Wittel e Caprarola di Van Lint, della Porta Flaminia o del Fontanile di Marino di van Bloemen. "Mercurio ed Argo in un paesaggio" è un´opera di Salvator Rosa per la prima volta esposta al pubblico, che contempera il gusto per il selvaggio con il senso di una natura distesa e armoniosa. Straordinaria l´inedita veduta dei "Sassoni di Furbara" dipinta attorno al 1650 da Pietro da Cortona, che mostra uno spirito preromantico nell´esaltazione di uno tra i più suggestivi ed aspri ambienti della regione, le cosiddette "Dolomiti laziali". Un evento dunque connaturato ad un luogo, Tivoli e nello specifico Villa d´Este, che del paesaggio italiano - corretto e modificato dall´ingegno umano, ma sempre con un senso di armonia e rispetto dello spirito dei luoghi -, è certo stata per secoli una delle espressioni più rappresentative. Una celebrazione, ma anche un monito per il presente, secondo la nota espressione di Fedor Michajlovic Dostoevskij, nella consapevolezza che solo "la bellezza salverà il mondo". La mostra rimarrà aperta dal martedì alla domenica secondo gli orari di apertura del monumento (chiuso il lunedì). In occasione delle aperture notturne con illuminazione del giardino e fitto calendario di concerti, tutti i venerdì e sabato dal 3 luglio al 12 settembre, sarà possibile visitare eccezionalmente la mostra, dalle 20,30 alle 23,00. .  
   
 

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