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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
 
   
  EMILIA-ROMAGNA: INDAGINE POPOLAZIONE, NEL 2013 IMMIGRATI ALL´11%

 
   
  Bologna, 4 ottobre 2006 - Dagli ultimi dati disponibili (2004) emerge che i residenti stranieri in Emilia-romagna sono 257. 233 pari al 6,20% della popolazione (media nazionale 4,11%). Stranieri anche il 22,22% degli assunti a tempo indeterminato (media nazionale 19,20%) e il 10,35% degli alunni delle scuole. Nel 2013 l’11% della popolazione dell’Emilia-romagna sarà costituito da stranieri. E’ quanto emerge dall’ipotesi intermedia tra le tre formulate dal servizio statistico della Regione Emilia-romagna, che già oggi insieme alla Lombardia ed all’Umbria è fra le regioni italiane con la più alta incidenza di stranieri residenti sul totale della popolazione con quote comprese tra il 6,2% e il 6,3%, contro una media nazionale del 4,11%. Per l’Emilia Romagna il servizio di controllo strategico delle politiche per l’immigrazione della Regione ha recentemente pubblicato un’ampia analisi da cui emergono elementi di grande interesse, sia sull’andamento del processo di integrazione degli immigrati che sulle caratteristiche e le dinamiche dell’immigrazione. "Per quanto riguarda il lavoro - ha dichiarato Flavio Delbono, vicepresidente della Regione Emilia Romagna e assessore alle Finanze e Europa – i dati del rapporto mettono in luce che nel 2004 nella Regione le assunzioni di extracomunitari hanno costituito il 22,22% del totale contro il 19,20% della media nazionale, mentre molto significativa è anche la crescita di extracomunitari titolari di imprese individuali. Nel 2002 costituivano il 2,7% del totale, nel 2004 hanno toccato il 4% e la tendenza è naturalmente alla crescita". "In forte aumento – continua Flavio Delbono – è anche il peso degli alunni stranieri in tutti gli ordini di scuola che è passato dal 2% dell’anno scolastico 1997/1998 all’8,4% del 2004/2005 con una punta del 10,35% nella scuola primaria. Il rapporto del nostro servizio di controllo strategico – afferma Delbono – indica che permane un certo divario tra il tasso di promozione (alunni promossi su alunni scrutinati) a svantaggio degli alunni stranieri. Questo divario va dai 2,94 punti percentuali della scuola primaria ai 15,64 punti percentuali della secondaria ed è ovviamente strettamente legato alla difficoltà di integrazione che gli alunni stranieri incontrano. Contiamo tuttavia – afferma Delbono - che il divario possa gradualmente ridursi anche per l’impegno della Regione Emilia Romagna per favorire l’integrazione e per la lotta alla discriminazione". L’emilia-romagna è oggi la regione con la più alta incidenza di bambini stranieri nelle scuole. Si tratta di un importante indicatore di stabilizzazione insediativa, come d’altra parte lo è la crescita della componente femminile che ha raggiunto il 48% anche per l’aumento dei ricongiungimenti familiari. Interessanti nel rapporto dell’Emilia Romagna sono anche i dati sulle nazionalità dei 257. 233 stranieri residenti al 1° gennaio 2005. Guida la graduatoria il Marocco con 46. 408 residenti pari al 18,04% del totale. Seguono Albania (13,65%), Tunisia (6,39%), Romania (5,98%) e Cina (5,11%). "Nel 2013 - conclude il vicepresidente della Regione Emilia Romagna Flavio Delbono – secondo le previsioni formulate dal nostro servizio statistico la popolazione della Regione Emilia Romagna risulterà aumentata di 336. 698 unità. La crescita sarà dovuta esclusivamente all’immigrazione. Il saldo naturale, cioè la differenza tra i nati e i morti, sarà infatti negativo per 122. 306 unità, mentre il saldo migratorio, che è la differenza tra immigrati ed emigrati, sarà positivo per 459. 004 unità. Quest’ultimo saldo sarà costituito per ben 241. 926 unità da stranieri e ciò significa che la loro incidenza sulla popolazione della Regione supererà l’11%. La dimensione del fenomeno immigratorio, come d’altra parte è noto - afferma Flavio Delbono - è di assoluto rilievo e la nostra Regione è fortemente impegnata a monitorarne con continuità gli sviluppi e ad intervenire con gli investimenti e le politiche più opportune per i vecchi e i nuovi residenti". .  
   
 

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