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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2009
 
   
  PSICOLOGIA E RELAZIONE CON ANZIANI: CONVEGNO A PADOVA, IMPORTANTE PER SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI APPORTO SCIENZA PSICOLOGICA PER AFFRONTARE PROBLEMI PERSONE ANZIANE

 
   
  Padova, 16 giugno 2009 - “Il contributo della disciplina psicologica e della terapia che essa mette in atto è fondamentale per l´assistenza delle persone anziane, siano esse pienamente autonome siano invece non autosufficienti. E´ un apporto che ci auguriamo si integri sempre di più nel sistema complessivo dell´offerta di servizi sociosanitari proposto dalle politiche di programmazione della Regione Veneto. Vogliamo che esse siano le più aggiornate e complete per valorizzare ciò che ci sta più a cuore: la centralità e la salvaguardia della dignità umana della persona anziana”. Così l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, commenta positivamente il convegno promosso dal consiglio regionale dell´Ordine degli Psicologi del Veneto sul tema dello “psicologo e la relazione con la persona anziana, modelli d´intervento nel pubblico e nel privato”, tenutosi il 13 giugno a Padova, al centro conferenze della locale Camera di Commercio. L´iniziativa ha preso in esame, con l´intervento di terapeuti, operatori dei servizi, esperti, i diversi punti della questione: aspetti affettivi della relazione con l´anziano (l´importanza del corpo, il lavoro psicologico da portare avanti per mantenere l´equilibrio e l´integrazione tra psiche e soma, la valutazione dello stato tra individuo anziano e ambiente familiare o strutture residenziali); interventi specialistici psicologici di lavoro sulla memoria per mantenere validi i meccanismi cognitivi che migliorino la qualità di vita dell´anziano che invecchia normalmente; valutazione neuropsicologica dell´anziano (uno degli esami ormai più frequenti nelle strutture sanitarie e di riabilitazione) per verificare l´autonomia della persona. Per quanto riguarda la programmazione impostata dalla Regione Veneto per la non autosufficienza, Valdegamberi ricorda che “in questi anni si sono affermate nel territorio politiche attive a fronte delle diverse criticità poste dal progressivo invecchiamento della popolazione con l´aumento delle malattie degenerative della mente. Con un punto prioritario : mettere al centro delle risposte dei servizi le esigenze della persona malata. La programmazione dei servizi veneti è fondata sul modello dell´integrazione sociosanitaria, sull´accreditamento dei servizi, sulla articolazione territoriale dell´offerta, sull´unitarietà dell´accesso alla rete dei servizi, sulla definizione dei livelli di assistenza essenziali da assicurare a tutti i cittadini. Secondo l´esponente del governo veneto, il punto è “la presa in carico unitaria della persona malata, sviluppando una reale funzionante interconnessione tra servizi sociali e sanitari, tra istituzioni sociosanitarie e territorio, tra pubblico e privato sociale. A questo cammino d´eccellenza, negli ultimi anni, si è aggiunto – ha ricordato ancora Valdegamberi - il tema della valorizzazione della famiglia, e degli investimenti che sono stati ad essa destinati per consentire di mantenere il malato nel proprio contesto personale e familiare di riferimento il più a lungo possibile. E´ una scelta culturale, umana, sociale e anche economica”. .  
   
 

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