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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
 
   
  CAMBIAMENTO CLIMATICO: OCCORRE POTENZIARE LA RICERCA, MA BISOGNA AGIRE ADESSO, AFFERMANO GLI ESPERTI

 
   
  Bruxelles, 4 ottobre 2006 - Scienziati, responsabili politici e operatori del settore hanno illustrato le loro priorità per le future esigenze della ricerca per lo studio dell´impatto del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua, spiegando altresì come i risultati della ricerca in questi ambiti possono inserirsi nel processo decisionale politico. Nel corso di un workshop organizzato dalla Commissione europea, gli esperti hanno anche discusso come la legislazione comunitaria in materia di acqua possa fornire strumenti ai gestori delle risorse idriche per aiutarli ad adeguarsi al cambiamento climatico. Dai modelli di cambiamento climatico si evince che nel prossimo secolo sul nostro pianeta le temperature aumenteranno da 1,4 a 5,8 °C, a seconda dei livelli di emissioni dei gas a effetto serra. I cambiamenti climatici influiranno sia sulla qualità sia sulla quantità dell´acqua a disposizione degli esseri umani e dell´ambiente. È probabile che gli eventi atmosferici estremi, come le inondazioni e la siccità, aumentino in termini di gravità e di frequenza. Si prevede inoltre che il cambiamento climatico influirà sulla qualità dell´acqua in diversi modi. È quindi evidentemente necessario adattarsi alla situazione. Tuttavia, benché il cambiamento climatico sia ormai un dato di fatto, permangono molte incertezze riguardo ai suoi effetti sulla natura e sulla società. Quanto alle future esigenze della ricerca, è stato osservato che i modelli di cambiamento climatico devono diventare più precisi a livello regionale, poiché è improbabile che molti effetti del cambiamento climatico influiscano in egual misura sull´Europa e sul mondo nel loro complesso. Ciononostante, Peter Gammeltoft, della direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea, ha sintetizzato il parere di molti quando ha osservato che, sebbene sia indubbiamente necessario aumentare la ricerca, "le nostre attuali conoscenze sono talmente vaste che non possiamo permetterci di rimanere inattivi". Pur non essendo espressamente incentrata sui problemi legati ai cambiamenti climatici, la direttiva quadro sulle acque garantisce una certa flessibilità e permette ai gestori europei delle risorse idriche di iniziare ad adeguarsi a tali cambiamenti. È stato affermato a chiare lettere che gli Stati membri devono garantire coerenza tra le loro politiche in materia di acqua e altre politiche quali la destinazione d´uso dei terreni, l´agricoltura e l´energia. La Commissione europea sta inoltre preparando un Libro verde sull´adattamento ai cambiamenti climatici in Europa, contenente una serie di raccomandazioni in quest´ambito. Quanto alle lacune che restano da colmare in materia di conoscenza e ricerca, Fritz Holzwarth, direttore tedesco responsabile delle acque, ha affermato: "Se non avessimo inserito il cambiamento climatico nell´agenda del 6Pq, la lacuna da colmare nell´ambito della ricerca sarebbe addirittura maggiore. I programmi quadro sono stati una risorsa importante e, grazie ad essi, ora possiamo discutere con maggiore certezza dei problemi riguardanti l´adattamento ai cambiamenti climatici e i loro effetti". José Manuel Silva Rodríguez, direttore generale della Dg Ricerca, ha illustrato l´importanza che la ricerca sui cambiamenti climatici ha assunto per gli europei dopo le inondazioni e le ondate di caldo degli ultimi tempi. "Vorremmo dimostrare ai cittadini che la ricerca viene condotta su questioni che stanno loro a cuore e che i risultati che ne scaturiscono permettono di prepararsi meglio ad affrontare il cambiamento ambientale", ha osservato. Per quanto riguarda il futuro, Silva Rodríguez ha evidenziato le priorità che verranno affrontate dal Settimo programma quadro in materia di cambiamenti climatici. "Il 7Pq darà rilievo agli effetti climatici sul ciclo dell´acqua e le risorse idriche, alla previsione di tali effetti per le diverse regioni d´Europa e alla relazione tra le calamità naturali, gli eventi estremi e il cambiamento climatico", ha spiegato. "Contribuirà inoltre al coordinamento delle azioni e dei programmi di ricerca nazionale nell´area concernente acqua e clima". I risultati del workshop confluiranno in un simposio internazionale organizzato dalla Presidenza tedesca dell´Unione europea sul cambiamento climatico e l´acqua, che si terrà a Berlino nel febbraio 2007. Per ulteriori informazioni consultare: http://cordis. Europa. Eu/sustdev/environment/home. Html .  
   
 

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