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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Giugno 2009
 
   
  L’UNIVERSITÀ E I GIOVANI PER LA COOPERAZIONE E LA PACE FORMAZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE E PARTENARIATI PER LO SVILUPPO GLOBALE 17-18 GIUGNO 2009 - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

 
   
  Pavia, 18 giugno 2009 - È per me un grande onore e un vero piacere essere qui con voi, oggi, per questo primo congresso delle Università italiane riunite nel Coordinamento per la Cooperazione e lo Sviluppo Cucs. Una rete di atenei fortemente impegnati nei temi dello sviluppo sostenibile e nella diffusione di una nuova idea di formazione alla cooperazione internazionale, in particolare con i paesi emergenti. Tra i tanti messaggi di saluto che sono pervenuti per questa occasione, desidero condividere con voi quello del Presidente della Giunta Regionale Lombarda, Roberto Formigoni. Ruolo Dgcs-mae – Nel 2006 è stata proprio la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri - nelle persone dell’allora Direttore Generale Deodato, cui poi è subentrato l’attuale direttore Elisabetta Belloni, e col prezioso supporto del Prof Massimo Caneva Coordinatore della Cooperazione Universitaria, che qui saluto – a promuovere l’attivazione di tre Reti Regionali (del nord, centro e sud) di coordinamento tra le Università italiane. La nascita e il coordinamento della rete del nord Italia sono stati affidati al Politecnico di Milano – organizzatore, insieme all’Università di Pavia di questo convegno – e all’Università Bocconi di Milano, come ci illustreranno tra poco il Rettore del Politecnico Giulio Ballio e poi la professoressa Emanuela Colombo. A me preme ora sottolineare il grande valore formativo di questi network voluti dalla Direzione Generale per la cooperazione allo Sviluppo: si tratta di veri e propri strumenti di dialogo interdisciplinare e interculturale che, partendo proprio dalla realtà italiana, con le sue differenze e le sue specificità, sanno formare nei giovani un nuovo lessico della cooperazione internazionale, le cui parole chiave sono condivisione, integrazione e sviluppo sostenibile. Obiettivo convegno - Questo convegno, inserito nelle giornate Mae per la cooperazione universitaria, è per tutti noi un’occasione preziosa per approfondire e condividere questo nuovo approccio metodologico alla cooperazione e allo sviluppo. La presenza di numerosi esperti italiani e stranieri, delle Nazioni Unite, della European Association of Development Research and Training Institute rappresentata dal presidente Luc Maurer, delle Ong, e soprattutto la presenza di tanti giovani universitari ci conferma ancora una volta l’urgenza di questo programma formativo. Il mondo è sempre più un’unica nazione per la quale è necessario identificare modelli di sviluppo alternativi, che sappiano avvicinare e preservare le differenti culture, le tradizioni e le proprietà intellettuali, favorendo al contempo l’integrazione, la crescita sociale, la promozione umana e il mantenimento della pace. Ai giovani noi proponiamo una nuova visione della ricerca scientifica, intesa come strumento di sviluppo sostenibile, capace di contribuire a formare una nuova etica del mondo globale, basata sulla consapevolezza, sulla condivisione e sulla responsabilità individuale. Ruolo Unipv - L’università di Pavia, con il Centro Interfacoltà per la Cooperazione con i Paesi in via di Sviluppo Cicops, ha una lunga tradizione di impegno nell’ambito della cooperazione e della formazione internazionale, in particolare nei paesi emergenti. Nel 1997 il nostro ateneo, insieme all’Istituto Universitario di Studi Superiori ha istituito il Master Internazionale in Cooperazione e Sviluppo, un percorso al quale si è aggiunta, nel 2003, la Escuela Latino- americana de Cooperacione y Desarrollo di Cartagena, in Colombia e, nel 2005, la scuola in Cooperazione e Sviluppo presso l’Università di Betlemme, in Palestina. Oltre a questi progetti, il Cicops dell’Università di Pavia, presieduto dal prof. Gianni Vaggi attiva costantemente progetti e collaborazioni che coinvolgono l’Africa, il Medio e l’estremo Oriente, l’America latina, in collaborazione con le principali organizzazioni internazionali e la Cei. Tutti questi progetti hanno un comune denominatore, condiviso dalla nostra Università: il senso di solidarietà e la fiducia nelle capacità degli uomini. Oggi l’Università è chiamata sempre più a diffondere i valori della solidarietà e della cooperazione internazionale, a farsi mediatrice nei processi di pace, a promuovere le relazioni tra gli istituti di alta formazione e di ricerca, in nome dell’uguaglianza sociale, della pace e dello sviluppo. L’impegno che tutti noi condividiamo è quello di collaborare coi paesi che ho ricordato per affrontare insieme le complesse sfide economiche e sociali di oggi, dalla disuguale distribuzione della ricchezza, alle tensioni sociali, all’instabilità politica. Un programma formativo in cooperazione internazionale e sviluppo, quale quello di cui tratteremo in questi due giorni, è quindi un passo fondamentale verso una più diffusa sensibilizzazione su questi temi, oltre che un primo, certo non definitivo, passo verso nuove politiche sociali ed economiche. Annuncio Fondo per la Cooperazione e la Conoscenza - E proprio partendo da questa convinzione, ho scelto questo autorevole convegno per annunciare che l’Università di Pavia intende istituire – primo Ateneo in Italia – un Fondo per la Cooperazione e la Conoscenza: un’idea nata proprio grazie al Presidente del Cicops. Si tratta di un fondo che finanzierà borse di studio in favore studenti provenienti dai Pvs (borse in) o che intendano recarsi nei medesimi paesi (borse out). Ma ciò che ritengo davvero innovativo e straordinario è la modalità di formazione del fondo, che vede una stretta collaborazione tra le componenti accademiche, Ateneo e studenti. A partire dal prossimo anno accademico, i nostri studenti pagheranno infatti 2 euro in più di tasse universitarie. Un’autotassazione di 2 euro per ogni studente, per complessivi 50. 000 euro circa, che permetteranno a giovani dei Pvs di venire a studiare a Pavia. Lo stesso ammontare complessivo verrà messo a disposizione dall’Ateneo per borse di studio out, per studenti cioè dell’Università di Pavia che vorranno svolgere alcuni mesi di attività nei Pvs, su progetti della stessa università o di altre università consociate. Si tratta di un risultato importante, dicevo, condiviso da tutte le liste studentesche dell’Università di Pavia, senza divisioni di collocazione politica, come ci illustrerà tra poco uno dei rappresentanti degli studenti in Senato accademico. E proprio il senato accademico, lo scorso 15 giugno ha deliberato all’unanimità l’approvazione di questo progetto che, sono certo, verrà accolto con pari entusiasmo anche dal Consiglio di Amministrazione. Il fondo e le selezioni degli studenti in and out saranno gestiti da un comitato paritetico composto da sette studenti e sette docenti e non docenti dell’Università di Pavia. Al fondo potranno contribuire anche altri enti ed istituzioni e tutti noi ci auguriamo che anche altre università, ad esempio quelle del Cucs, aderiscano all’iniziativa. Credo che questa notizia sia di buon auspicio per tutti noi, per i valori in cui crediamo e ai quali formiamo i nostri giovani. Oggi e domani saranno trattati temi importanti, dalla Formazione, agli Studi per lo sviluppo, alla Salute, Sanità e Prevenzione, Agricoltura, Alimentazione e Imprenditorialità, Tecnologie e Innovazione, Architettura Pianificazione e Territorio. Desidero ringraziare tutti voi per la vostra presenza e il contributo che saprete dare nel delineare il ruolo – impegnativo e stimolante - delle Università quali attori della cooperazione nel Terzo Millennio, nel nome del dialogo, della ricerca e della conoscenza. Un grazie speciale anche a tutte le persone che con impegno hanno progettato e organizzato questo convegno. Angiolino Stella Rettore Dell’università Di Pavia .  
   
 

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