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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Giugno 2009
 
   
  LA SILA CROTOENESE “DEI GIGANTI E DELLE FATE” CANDIDATA AL PROGRAMMA OPERATIVO INTERREGIONALE POIN

 
   
  Reggio Calabria, 18 giugno 2009 - La colonna di Hera Lacinia che guarda al mar Jonio, i boschi dove Pitagora precorreva i tempi ed elaborava le sue avveniristiche teorie. Una natura ricca di sentieri da attraversare a piedi, a cavallo o in bicicletta. Un territorio tra i più suggestivi e selvaggi della regione. E´ il Parco Nazionale della Sila, nel suo versante jonico che degrada sul mare, candidato insieme ai due poli del Pollino e dell´Aspromonte ad accedere ai “Poin”, i fondi del Programma operativo interregionale. Il programma mira a premiare i territori ricchi di paesaggi e cultura, di borghi arroccati nei quali sopravvivono i mestieri di una volta, i sapori mediterranei, l´accoglienza e le tradizioni che rendono unica la regione. Sono ventuno i Sic, i possibili siti di interesse comunitario individuati dalla Regione Calabria nella provincia di Crotone tra la costa e la Sila. “Valorizzare il parco e le sue aree d’accesso naturali, migliorando anche le infrastrutture e i servizi di queste zone – spiegano l´assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Mario Maiolo e l´assessore al Turismo Damiano Guagliardi – significa stare in linea con un turismo eco-sostenibile, attento alle bellezze paesaggistiche e storico – culturali, che oggi va per la maggiore, e per il quale la Calabria ha una spiccata vocazione naturale”. Il Parco Nazionale della Sila, tra Sila Grande, Sila Piccola e Sila Greca si estende fino a quasi 74 mila ettari e ha tre centri visita sul lago di Cecita e nei comuni di Taverna e Albi. Pini, faggeti e castagneti, con neve per più di sei mesi all’anno. Ma il polo dei Giganti e delle Fate, candidato ai “Poin”, comprende anche la riserva marina protetta di Capo Rizzuto, che si è formata cinque milioni di anni fa e con il suo mosaico di colori, sabbie, rocce rappresenta un´oasi di vita così ricca e diversificata che fa parlare di vere e proprie praterie sommerse. La civiltà della Magna Grecia è parte profonda di questi territori, e la polis di Crotone fu una delle colonie greche più forti e colte della Calabria, come testimoniato dal museo archeologico che conserva tra l´altro statue, capitelli, bronzi, gioielli, una piccola testa di kouros arcaico e due grosse vasche termali. Nel crotonese sono inoltre molti gli insediamenti rupestri, come Laura di Belvedere Spinello, un eremo monastico con una minuscola chiesa del decimo secolo, ennesima prova della presenza nel nostro territorio del monachesimo italo- greco. O ancora, le Grotte di Timpa dei Santi a Caccuri, che più di un sito monastico sembrerebbe un nido di aquile, se non fosse per le immagini di santi raffigurate nella cripta, in un´atmosfera di silenzio e serenità. Siti archeologici che si candidano ad essere valorizzati grazie ai Poin. Tra i luoghi più belli c´è infine Santa Severina, con il suo castello e la chiesetta di Santa Filomena, splendido esempio di architettura normanno-bizantina. .  
   
 

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