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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2009
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA VUOLE UN´INTERNET APERTA, INDIPENDENTE E TRASPARENTE

 
   
  Bruxelles, 22 giugno 2009 - In un documento strategico pubblicato il 18 giugno la Commissione europea, in quanto esecutivo dell´Unione, promuove una maggiore trasparenza e un dovere multilaterale di rendicontazione nella governance di internet. Oggi gli utenti di internet sono un miliardo e mezzo in tutto il mondo, di cui 300 milioni nei 27 Stati membri dell´Unione europea. Per ora il coordinamento delle decisioni chiave sulla governance di internet è un compito assegnato alla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann), un organismo privato con sede negli Stati Uniti. La Commissione è d´accordo che la gestione quotidiana del funzionamento di internet continui ad essere affidata a imprese private, purché queste siano tenute a un dovere di rendicontazione e di indipendenza. La Commissione è anche convinta che le decisioni in merito a internet, che riguardano tutti i cittadini del mondo, in particolare quelle relative alla sua apertura e sicurezza, debbano essere adottate in modo trasparente e responsabile. L´icann opera nell´ambito di un accordo su un progetto comune con il Ministero del Commercio statunitense che viene a scadenza il 30 settembre 2009. A parere della Commissione europea le intese sulla governance futura di internet debbono riflettere il ruolo imprescindibile che è venuta assumendo la rete globale in tutti i paesi del mondo. Viviane Reding, la Commissaria europea per la società dell´informazione e i media, ha affermato: "La Internet Corporation for Assigned Names and Numbers sta per affrontare una svolta storica: diventare un organismo pienamente indipendente che dovrà render conto all´intera comunità mondiale di internet. I cittadini europei auspicano questa trasformazione ed è questo il senso della nostra proposta. Ho invitato perciò gli Stati Uniti a collaborare con l´Unione europea per raggiungere questo obiettivo. " Nell´imminenza dello scadere dell´accordo su un progetto comune tra l´Icann e il governo degli Stati Uniti (settembre 2009), la Commissione ha affermato oggi che è opportuno che quest´iniziativa del settore privato conservi la leadership ma operi nel rispetto di direttive chiare, definite nell´ambito del dialogo internazionale. Ad esempio, se dovesse adottare una decisione sull´introduzione di nomi di dominio personalizzati (per permettere a un sito internet di sostituire ad es. La desinenza ". Com" con ". Xxxx"), l´Icann dovrebbe fissare direttive precise e agire in piena trasparenza. L´unione europea ritiene anche che la governance futura di internet dovrà rispettare alcuni principi fondamentali, in particolare il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione, oltre all´esigenza di preservare la stabilità e la sicurezza della rete. Nella comunicazione odierna dal titolo "Governance di internet: le prossime tappe", la Commissione ha presentato proposte che vanno nel senso di una maggiore apertura, trasparenza e inclusione delle decisioni riguardanti internet. Un obiettivo chiave è affidare all´Icann un dovere di rendicontazione sia sul piano interno (a livello di organi decisionali e di organizzazione generale) che sul piano esterno (dovere di rendicontazione multilaterale nei confronti di tutti i paesi del mondo). Questo comporta che i destinatari delle decisioni degli organi di governance dovranno avere la possibilità di presentare un ricorso dinanzi ad un tribunale indipendente. La Commissione ha proposto inoltre che la rete sia gestita da organismi privati in base ai principi approvati dalle autorità pubbliche, ma senza interferenze governative nel suo funzionamento quotidiano. Il governo degli Stati Uniti è stato l´unico organo ad avere il controllo formale delle attività e della strategia dell´Icann fin dalla costituzione di quest´ultima nel 1998. Data l´imminente scadenza dell´accordo su un progetto comune, la Commissione ritiene che occorra estendere, d´ora in avanti, il dovere di rendicontazione di tale organismo e fare in modo che esso debba rispondere non più al governo di un solo paese, ma all´intera comunità di internet. Questo aspetto assume un´importanza del tutto particolare se si pensa che il prossimo miliardo di utenti di internet sarà composto principalmente da cittadini dei paesi in via di sviluppo. La Commissione ha affermato oggi che l´Unione europea dovrà avviare un dibattito su queste tematiche con i partner internazionali, in particolare sul rafforzamento della resilienza di internet nei confronti di avarie accidentali o attacchi deliberati. Le proposte della Commissione intendono riaffermare il ruolo dell´iniziativa privata e garantire che la rete globale continui ad essere uno strumento di innovazione, libertà di espressione e sviluppo economico. .  
   
 

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