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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Giugno 2009
 
   
  TRAFFIC FREE FESTIVAL 2009

 
   
  Dopo cinque edizioni, decine di spettacoli e centinaia di migliaia di spettatori, il festival cambia aspetto. Fermi restando alcuni punti cardinali (la totale gratuità, l’approccio interdisciplinare ai contenuti, il senso esclusivo di alcuni appuntamenti), Traffic riposiziona se stesso. Anzitutto in senso geografico, con lo spostamento dell’area concerti dal parco della Pellerina ai giardini della Reggia di Venaria. Non per questo perde le sue radici torinesi, anzi le rivendica. Ecco spiegato allora il motto Torino Reloaded, che vale per la musica (una doppia compilation in vinile che mette a confronto passato e presente della scena locale, con alcuni protagonisti impegnati inoltre sul main stage), l’arte (le opere dei torinesi esposte in sei gallerie cittadine), la letteratura (il compito di raccontare giorno per giorno il festival spetta a Fabio Geda) e il cinema. A quest’ultima voce è riferito l’evento inaugurale: la sonorizzazione dal vivo di Profondo rosso di Dario Argento in piazza Cln, una delle location del film. Da allora sono trascorsi 35 anni e Torino adesso è abituata a essere set cinematografico: uno dei segni della metamorfosi che l’ha interessata negli ultimi due decenni. Anche per questa ragione, parola chiave della sesta edizione di Traffic è “trasformazione”. Intesa come mutamento di stili e abitudini di vita. Come rendere sostenibile, ad esempio, la musica dal vivo. E’ un tema che approfondiremo nel convegno organizzato in collaborazione col Politecnico di Torino. Uno dei preamboli - insieme alla prima esposizione italiana delle opere di Antony Hegarty presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti – al festival vero e proprio. Che comincia con lo show di Nick Cave affiancato dai nuovi Bad Seeds (e all’artista australiano è consacrata quest’anno l’intera sezione cinematografica di Traffic, in collaborazione col Museo Nazionale del Cinema), prosegue col rock mutante dei Primal Scream e termina al ritmo degli Underworld: reclutati tutti quanti in esclusiva nazionale. Senza trascurare gustosi elementi di contorno come le esibizioni di giovani donne di talento quali Santigold e St. Vincent, o l’elettrizzante party di chiusura affidato ai fenomeni dance nostrani da esportazione Crookers e Bloody Beetroots. Traffic versione 2009 è così: carico di memoria, sincronizzato sull’attualità e proiettato verso il futuro. La direzione artistica Max Casacci, Cosimo Ammendolia, Alberto Campo, Fabrizio Gargarone Programma completo lunedì 6 luglio 18. 00 Creek: inaugurazione della mostra delle opere di Antony Hagerty (Accademia Albertina delle Belle Arti) 19. 00 Torino Reloaded: inaugurazione delle gallerie d’arte (41 Arte Contemporanea, Allegretti Contemporanea, Giorgio Persano, In Arco, Marena Rooms Gallery) 21. 00 My Beautiful Disco party (Bookshop Fondazione Sandretto Re Rebaudengo) martedì 7 luglio 18. 00 Green Beats: con Stefan Betke (a. K. A. Pole), Guido Bolatto (Camera di Commercio Torino), Gianluca Dettori (Dpixel), Riccardo Luna (Wired) e Adriano Marconetto (Electro Powersystem), modera Pier Andrea Canei (Corriere della Sera); a seguire: Pole Dj set (Politecnico di Torino) mercoledì 8 luglio 18. 00 Cave at the Movies: L’assassinio di Jesse James. (Cinema Massimo) 22. 00 Dario Argento presenta Profondo rosso, sonorizzato dal vivo da Claudio Simonetti & Daemonia (piazza Cln) 24. 00 Profondo rosso party: Andrea Frola (Fluido) giovedì 9 luglio 16. 00 Cave at the Movies (Cinema Massimo) 18. 00 B Traffic su Red Bull Tourbus – a cura di Hts Musica (Venaria Reale) 20. 00 Nick Cave & The Bad Seeds, St. Vincent, Vittorio Cane & Deian e Lorsoglabro & Paolo Spaccamonti (Venaria Reale) 01. 00 Xanax Party presenta: Moshi Moshi Djs (Puddhu Bar) 02. 00 San Salvario Style: Matteo Castellano, Stefano Amen, Antimusica (Giancarlo) venerdì 10 luglio 16. 30 Cave at the Movies (Cinema Massimo) 18. 00 B Traffic su Red Bull Tourbus – a cura di Hts Musica (Venaria Reale) 20. 00 Primal Scream, Ladytron, I Treni all’Alba (Venaria Reale) 01. 00 China Surprise presenta: Davem, Passenger + Xluve, Postalm@rket, Thelicious (Puddhu Bar) 02. 00 San Salvario Style: Cistifellas (Giancarlo) sabato 11 luglio 16. 30 Cave at the Movies (Cinema Massimo) 18. 00 B Traffic su Red Bull Tourbus – a cura di Hts Musica (Venaria Reale) 20. 00 Underworld, Santigold, Crookers, Bloody Beetroots, Did (Venaria Reale) 01. 00 The Dreamers presenta: Kasra (Puddhu Bar) 02. 00 San Salvario Style: Dub Pigeon (Giancarlo) Main stage Giovedì 9 luglio Nick Cave & The Bad Seeds Prototipo indiscusso del poeta rock contemporaneo, Nicholas Edward Cave è da 30 anni protagonista delle scene musicali: prima coi Birthday Party, dalla cui attitudine scapigliata derivava l’originaria nomea maudit dell’artista australiano, e poi da solista, avendo a fianco – dal 1984 – i Bad Seeds. Specialità della casa: una combinazione affascinante e micidiale di soggetti scabrosi - religione, amore e morte - trattati con piglio gotico e musiche che alternano ruvidezza e lirismo. Imponente il corredo discografico, che come Nick Cave & The Bad Seeds totalizza – compilation e live a parte – 14 titoli, ultimo dei quali è Dig!!! Lazarus Dig!!! (2008), e rodatissimo l’assetto in concerto della band (nei cui ranghi figura ora anche Ed Kuepper, fondatore dei Saints: pionieri del punk in Australia). Quanto a Cave, le declinazioni del suo talento si ramificano in svariate direzioni: altri progetti musicali (Grinderman), letteratura (sta per uscite il secondo romanzo: The Death Of Billy Munro) e cinema (fra colonne sonore e occasionali apparizioni sul grande schermo: filone che nella circostanza Traffic esplora approfonditamente in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema). St. Vincent Astro nascente nel firmamento dell’indie rock statunitense, la 26enne cantante e pluristrumentista Annie Clark ha avviato la propria carriera individuale come St. Vincent dopo aver fatto gavetta suonando con Sufjan Stevens e Polyphonic Spree. Nei due album editi finora, Marry Me e Actor, ha messo in mostra un approccio raffinato e mai banale ai canoni della canzone pop. Venerdì 10 luglio Primal Scream In attività da 25 anni, la band fondata da Bobby Gillespie quando ancora era batterista nei rumorosi Jesus & Mary Chain è divenuta col tempo simbolo riconosciuto del rock britannico contemporaneo. E in questo caso il vocabolo “rock” va inteso in senso lato, siccome pietra miliare nella discografia del gruppo e snodo fondamentale nelle vicende musicali dell’epoca è Screamadelica: rivoluzionario album datato 1991 che all’apogeo della stagione dei rave mise in comunicazione diretta – infrangendo barriere invisibili eppure solidissime – il mondo del rock e quello della dance. Ma i Primal Scream, soprattutto dal vivo (con una formazione in cui spicca la presenza del bassista Gary “Mani” Mounfield, già in azione con gli altrettanto influenti Stone Roses), sono un’altra cosa ancora: potentissima, dinamica e scapestrata macchina da rock’n’roll, alla maniera dei migliori Rolling Stones, emulati in maniera impeccabile in un brano come Rocks (da Give Out But Don’t Give Up, 1994). E’ per questa ragione che da anni li si ritrova in veste di piazzati fissi nei cast dei maggiori festival internazionali. Ladytron Dietro un nome mutuato dal titolo di una vecchia canzone dei Roxy Music si cela un quartetto originario di Liverpool, che nel corso di un decennio e in quattro album – ultimo uscito è Velocifero - ha messo a punto un trattamento elettronico del rock evidentemente imparentato con la new wave anni Ottanta. Tanto è bastato a farne una cult band su scala planetaria, con un pizzico di attitudine pop in più, se è vero che addirittura Christina Aguilera ha deciso di servirsene in vista del suo prossimo disco. Sabato 11 luglio Underworld Difficile non associarne il nome alle sequenze conclusive di Trainspotting, scandite dalla pulsazione ritmica del loro brano più celebre: Born Slippy. Anche perché nel decennio scorso quello stesso brano – anche grazie al film di Danny Boyle – finì per diventare emblema dell’epopea techno. Attivi già negli anni Ottanta con un gruppo new romantic chiamato Freur (in hit parade con Doot Doot), Karl Hyde – cantante – e Rick Smith – alle apparecchiature elettroniche – furono tra i primi a cogliere la vibrazione sotterranea della nuova dance che animava oltremanica i party clandestini, mettendo a frutto quell’intuizione nell’album che inaugurò il nuovo corso, Dubnobasswithmyheadman (1993), un classico del genere. Così come il seguente Second Toughest In The Infants (1996), in cui figurava appunto Born Slippy. Su quelle pietre angolari gli Underworld hanno costruito di lì in avanti la propria carriera, punteggiata da altri dischi (ultimo della serie, nel 2007, Oblivion With Bells), un’infinità di concerti (dove si avvalgono del contributo del Dj e produttore Darren Price) e numerose attività collaterali (i lavori di design firmati col marchio Tomato). Santigold Uno dei volti nuovi impostisi di recente nella scena musicale internazionale. Già talent scout per la major Epic, ma anche cantante in un gruppo ska/punk chiamato Stiffed, Santi White ha messo a frutto le esperienze precedenti nel suo esordio discografico da solista intitolato con lo pseudonimo usato allora, Santogold. Una miscela di indie rock, reggae e nuovi ritmi che l’ha spedita letteralmente in orbita: lo scorso anno in tour negli States insieme ai Coldplay e prossimamente ospite negli imminenti album di Beastie Boys e David Byrne. Crookers & Bloody Beetroots La dance italiana di nuova generazione. Talmente urgente e dinamica da conquistare immediatamente – via web e non solo - le platee internazionali, come dimostra la recente partecipazione di entrambi al prestigioso festival californiano Coachella. E se i Crookers, tra un remix dei Chemical Brothers e uno degli U2, sono fra le attrazioni principali del Sonar a Barcellona, i Bloody Beetroots si accingono a pubblicare il proprio album d’esordio sotto l’egida della Dim Mak, etichetta fondata dall’influente Dj e produttore statunitense Steve Aoki. Dal 9 all’11 luglio Torino Reloaded Ad aprire le serate sul main stage sono stati invitati alcuni degli artisti – Vittorio Cane, Deian e Lorsoglabro, Paolo Spaccamonti, I Treni all’Alba, Did – che compaiono nella sezione contemporanea della compilation antologica che Traffic dedica alla scena musicale torinese di ieri e di oggi. E l’attenzione al sottobosco locale è riaffermata dallo spazio concesso ad alcuni gruppi che lo animano sul palco B Traffic, curato dall’associazione Hts Musica. Traffic Cinema Mercoledì 8 luglio Dario Argento presenta: Profondo rosso Sonorizzazione dal vivo a cura di Claudio Simonetti & Daemonia (in collaborazione col Museo Nazionale del Cinema) Capolavoro del cinema moderno e film di culto su scala planetaria, Profondo rosso di Dario Argento viene proposto a Traffic in prima mondiale con la sonorizzazione dal vivo della pellicola a cura di Claudio Simonetti, ex leader dei Goblin e autore della colonna sonora originale, accompagnato nella circostanza dalla sua band attuale, i Daemonia. Prodotto nel 1975 e ambientato in location torinesi (tra cui un edificio in piazza Cln), Profondo rosso è ancora oggi riconosciuto come l’opera più importante e significativa del regista romano. Una sintesi delle atmosfere inquietanti già sperimentate nei film precedenti e qui sviluppate con l’uso di peculiari tecnologie visive, ottenendo come risultato il definitivo perfezionamento di uno stile cinematografico che segnerà un punto di non ritorno nella rappresentazione della paura sul grande schermo. Da mercoledì 8 a sabato 11 luglio Cave at the Movies La collaborazione fra Traffic e il Museo Nazionale del Cinema si rinnova quest’anno concentrandosi sulla presenza al festival di Nick Cave. Per l’occasione, dall’8 all’11 luglio, vengono presentati alla Multisala Massimo gli esempi più importanti delle incursioni in ambito cinematografico dell’artista australiano, collaboratore di numerosi progetti in veste sia di attore sia di compositore. A inaugurare la rassegna è L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford di Andrew Dominik, in concorso a Venezia due anni fa e forte di una colonna sonora firmata a quattro mani da Cave e Warren Ellis. Si torna poi indietro di 20 anni con l’ormai classico Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, che vede Cave e i Bad Seeds impegnati in un live berlinese di straordinaria intensità (il pezzo è From Her to Eternity). Non potevano mancare, naturalmente, i frutti del sodalizio con il regista connazionale John Hillcoat, di cui vengono mostrati gli inediti Ghosts… of the Civil Dead e To Have and To Hold, accanto al recente e bellissimo The Proposition – La proposta, di cui Cave è anche sceneggiatore. Completano il programma due curiosità: Johnny Suede di Tom Dicillo – in cui Cave recita accanto a un giovanissimo Brad Pitt – e il documentario The English Surgeon di Geoffrey Smith, la storia di un chirurgo britannico che opera in un ospedale ucraino (con la coppia Cave/ellis a firmare ancora una volta la partitura originale che accompagna le immagini). Stefano Boni (responsabile della programmazione per il Museo Nazionale del Cinema) Programma proiezioni Cinema Massimo mercoledì 8 luglio 18. 00 L’assassinio di Jesse James… di Andrew Dominik (2007, 155’) giovedì 9 16. 00 Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987, 130’) 18. 30 Johnny Suede di Tom Dicillo (1992, 90’) 20. 30 La proposta di John Hillcoat (2005, 100’) 22. 30 Ghosts… of the Civil Dead di John Hillcoat (1988, 93’) venerdì 10 luglio 16. 30 La proposta 18. 30 Ghosts… of the Civil Dead 20. 30 To Have and To Hold di John Hillcoat (1996, 99’) 22. 30 The English Surgeon di Geoffrey Smith (2007, 94’) sabato 11 luglio 16. 30 To Have and To Hold 18. 30 The English Surgeon 20. 15 Il cielo sopra Berlino 22. 30 Johnny Suede .  
   
 

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