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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Giugno 2009 |
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DONAZIONE SANGUE, «LEVA» STRAORDINARIA TRA DIPENDENTI ASL LA SANITÀ TOSCANA NON APPLICA LA DECURTAZIONE DELLA BUSTA PAGA AI DONATORI
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Firenze, 22 giugno 2009 - Le Aziende sanitarie della Toscana non applicano e non applicheranno dalla busta paga dei loro dipendenti donatori di sangue la temuta decurtazione della retribuzione aggiuntiva, legata alla contrattazione integrativa. Inoltre realizzeranno progetti speciali per diffondere tra i propri dipendenti la cultura della donazione di sangue e per incrementare il numero degli operatori che effettuano donazioni periodiche. Lo ha chiesto ai direttori generali delle aziende l’assessore regionale per il diritto alla salute, in una lettera in cui ricorda le recenti difficoltà del sistema trasfusionale, indotte anche dal decreto “antifannulloni” voluto dal ministro Brunetta e da una sua interpretazione penalizzante per i donatori dipendenti della Pubblica amministrazione. “La nostra regione - scrive l´assessore regionale - è costantemente impegnata ad incrementare le donazioni di sangue (emocomponenti e plasma per la produzione di emoderivati) per far fronte alle crescenti esigenze dei servizi sanitari. Tuttavia, nonostante i miglioramenti organizzativi, la programmazione regionale e lo sforzo congiunto delle Aziende e del mondo del volontariato, in alcuni periodi dell’anno, come l’attuale, siamo costretti a ricorrere a rifornimenti presso altre regioni, sostenendo così un costo aggiuntivo che la tariffa nazionale determina in 158 euro a sacca. ” “Purtroppo – prosegue la lettera - non è risultato estraneo a questa situazione di difficoltà il decreto legge n. 112 del 26/06/2008, voluto dal ministro Brunetta. Il decreto ha avuto l’effetto di disincentivare in maniera sensibile la donazione di sangue da parte dei dipendenti della Pubblica amministrazione, che hanno percepito il rischio di una penalizzazione qualora venisse effettuata la decurtazione dalla busta paga della retribuzione aggiuntiva, legata alla contrattazione integrativa. Questo non è però avvenuto per i dipendenti del servizio sanitario regionale. Vi invito perciò nuovamente a dare completa attuazione alla circolare inviata il 12 giugno scorso, nella quale si dispone di non effettuare la trattenuta dalla busta paga della retribuzione aggiuntiva nei casi di donazione di sangue da parte dei dipendenti del sistema sanitario regionale”. “Di recente – continua l´assessore - è stato necessario lanciare, a livello nazionale e locale, un allarme a causa della carenza di scorte, proprio all’inizio di una stagione estiva tradizionalmente difficile per il sistema trasfusionale. Dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative che ci permettano di aumentare le donazioni, per garantire il funzionamento costante dei servizi e lo svolgimento normale delle attività cliniche. I dipendenti del Sistema sanitario, che sono circa 53. 000, e che in una parte consistente sono già donatori, costituiscono una risorsa importante a cui rivolgersi per incrementare quella donazione volontaria, gratuita e periodica che costituisce il punto di forza quantitativo e qualitativo del nostro sistema. ” “Vi invito perciò – conclude l´assessore - a predisporre rapidamente specifici progetti per diffondere tra i vostri dipendenti la cultura della donazione e quindi incrementare il numero degli operatori del servizio sanitario regionale che effettuano donazioni periodiche, anche attraverso l’iscrizione alle associazioni di volontariato”. . |
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