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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Giugno 2009 |
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A FIRENZE LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IRPET SULL´ECONOMIA DELLA REGIONE
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Firenze, 22 giugno2009 - Più passano i giorni e più la crisi si dimostra peggiore di quello che si poteva immaginare. Va subito dritto al cuore della questione il presidente della Toscana, intervenuto il 19 giugno a Firenze alla presentazione del rapporto Irpet sull´economia della regione. Nel 2008 il prodotto interno lordo toscano ha perso l´1,2 per cento. Nel 2009 perderà probabilmente ancora un 4,9, per poi crescere nel 2010 di un timido 0,4: praticamente una crescita zero. Di questo passo, sottolinea, non ritorneremo ai livelli dell´anno scorso prima del 2012 o del 2015. E non è detto che la selezione che la crisi inevitabilmente opererà premi i migliori o le aziende più disposte ad investire, capaci di garantire alla Toscana, quando la crisi sarà passata, nuove prospettive e maggiore competitività. Serve una grande politica nazionale, spiega: una pol itica di emergenza adeguata ma anche di riforme strutturali. Serve più che altro oggi, aggiunge, la politica, il dialogo sociale e l´impegno di tutti. Tre parole chiavi, più volte ripetute del corso dell´intervento, in grado di portare insieme a quel salto di qualità auspicato e necessario. Come in un gran premio della montagna - L´italia e la Toscana erano abituate a crisi passeggere: scosse anche forti, che duravano poco. Per dirla con una metafora ciclistica, spiega il presidente della Toscana, è come se dopo un muro ripido di quelli che sanno fare quelli che vanno bene in bicicletta, una volta scollinato ci attendesse una lunga discesa: invece ci saranno altre salite, magari meno impervie, e piccole discese. Per questo occorre l´impegno di tutti e il gioco di squadra. Credito e imprese - Prendiamo il caso del credito: gli imprenditori dicono che la banche hanno chiuso i rubinetti, le banche dicono che appl icano solo le regole e tutto va bene. Così si crea solo conflittualità, che non serve a nessuno. Serve un maggior dialogo, occorre moltiplicare i luoghi e le occasioni di incontro. E la Regione è disponibile ad impegnarsi per creare quel clima necessario di fiducia reciproca, oltre naturalmente a proseguire sul fronte degli interventi concreti: il presidente ha difatti riconfermato che lunedì la giunta aumenterà di 11 milioni il fondo di garanzia che permetterà alle imprese a corto di liquidità di ottenere prestiti dalle banche. Da maggio ci sono già state richieste per 414 milioni e tutte, se possiedono i giusti parametri, otterranno il finanziamento. Attrattività e internazionalizzazione - Gli altri terreni su cui la Regione si impegnerà riguardano l´apertura ai mercati internazionali e la capacità di attrarre imprenditori in Toscana disposti ad investire. &n bsp; Serve anche qui un salto di qualità. Occorre, puntualizza il presidente della Toscana, realizzare quelle infrastrutture viarie, ferroviarie o autostradali di cui la regione ha bisogno: senza ripensamenti e senza perdere altro tempo. Lavoro di squadra, per evitare di essere inadeguati - Per affrontare la crisi la Regione si è mossa ed ha fatto la sua parte, ricorda il presidente, ma da sola non può farcela. Soprattutto il governo non deve commettere l´errore di sottovalutare la crisi, pensando ad una scossa passeggera. Quella fase è già superata: altrimenti il rischio è quello di essere inadeguati. . |
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