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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Giugno 2009 |
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CONVEGNO TUTELA BENI AREE DI CONFINE
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Udine, 23 giugno 2009 - La diversità è la vera ricchezza del Friuli Venezia Giulia. Il patrimonio culturale delle aree di confine ha un significato particolare poiché ha facilitato il superamento dei confini avvenuto con l´allargamento dell´Ue. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro all´apertura del Xiii Convegno internazionale "Aree di confine. Cooperazione nella tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale", che è iniziato ieri a Udine e si svilupperà nel corso della settimana in diverse località della regione. L´iniziativa - organizzata dalla Società italiana per la Protezione dei Beni culturali (Sipbc) con il sostegno della Regione - vuole porre l´accento sulla diversità delle espressioni culturali quali eredità comune dell´umanità e rappresenta un´occasione per riflettere sui contenuti dell´azione pubblica di valorizzazione del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia nel contesto italiano ed internazionale. Sull´importanza della dimensione culturale nella costruzione della nuova cittadinanza europea si è soffermato l´assessore Molinaro, che ha ricordato in tale ambito il ruolo esercitato nel corso dei secoli dal Patriarcato di Aquileia e da Cividale, capitale dei longobardi. Nel sottolineare la rinnovata consapevolezza nei confronti del patrimonio culturale nell´epoca della globalizzazione, "nella quale le identità contano sempre di più", l´assessore Molinaro ha anche menzionato le attività di promozione e di valorizzazione dei beni culturali effettuate sul territorio regionale attraverso diversi programmi transfrontalieri. Nel corso del convegno - al quale hanno portato il proprio saluto anche il presidente e l´assessore alla Cultura della Provincia di Udine, Pietro Fontanini ed Elena Lizzi - si è parlato della necessità di pensare il confine orientale "non più come linea di separazione", bensì "ponte che unisce le diversità". Secondo gli organizzatori, il Friuli Venezia Giulia si trova attualmente davanti al compito di recuperare gli interessi economici e culturali all´interno di una vasta area centro-europea: "c´è continuità - spiegano - di beni culturali materiali ed immateriali sulle due sponde dell´Adriatico, dove, ad esempio, troviamo gli stessi identici mosaici del periodo paleocristiano". . |
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