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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Giugno 2009
 
   
  INCONTRO SU PARTENARIATO PUGLIA -TUNISIA

 
   
  Bari, 23 giugno 2009 - “Sul Mediterraneo si giocano peculiari partite intorno ai beni comuni”, ha detto l’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli nell’aprire i lavori del seminario che si è tenuto nei giorni scorsi a Bari. “Si tratta di temi non solo ideologici, ma che hanno una forte valenza economica e politica” - ha aggiunto l’Assessore, sottolineando l’importanza vitale e strategica degli interessi che legano la Puglia alla Tunisia. In primo piano il tema delle energie rinnovabili, così come quello dei processi di innovazione, per i quali la Puglia vanta delle eccellenze, trasferibili anche in termini di know how. “Il partenariato territoriale Puglia-tunisia: la cooperazione decentrata 2008-2010 ed il Programma Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo”, è il titolo del seminario, organizzato dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, durante il quale si è fatto il punto sui Programmi di cooperazione bilaterale italo-tunisini e sulle possibili integrazioni con i Programmi di cooperazione multilaterale, come il Cbc Enpi Med 2007-2013. Un’integrazione possibile, anzi auspicata, visto che, come ha evidenziato l’Assessore, “i due strumenti non corrono su binari separati, ma sono duttili e ci consentono di attivare partenariati con la dovuta complementarietà”. Della cooperazione bilaterale e degli sviluppi che ha avuto negli ultimi anni verso la costruzione di partenariati strategici anche a livello delle autonomie locali e territoriali ha parlato Michele Stefano Formenti, responsabile dell’Ufficio di Cooperazione Decentrata del Mae Ministero Affari Esteri: “L’obiettivo è valorizzare la complementarietà tra regioni italiane e tunisine - ha spiegato Formenti - per essere più presenti come sistema sul mercato globale con posizione di maggiore competitività”. Tra gli strumenti approntati dal Mae, un Tavolo di lavoro tra regioni ed enti locali italiani costituito due mesi fa a Roma con la Regione Sicilia come capofila. Da qui partiranno tutte le informazioni sui Programmi e i bandi (per un volume totale di investimenti pari a 183,5 mln di euro), utili ad imprese, distretti industriali, università, centri di ricerca e agenzie di sviluppo, interessati ad avviare attività e progetti in Tunisia. Attraente peraltro per imprese e investitori lo scenario attuale e futuro tratteggiato sia da Pier Luigi D’agata, intervenuto in rappresentanza di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, sia da Hechmi Chatmen, della Fipa Tunisia – Agenzia di Promozione degli Investimenti all’Estero: una Tunisia che fa da battistrada tra i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, all’interno di un’area che conta 270 mln di abitanti, il cui reddito pro capite è cresciuto del 36% negli ultimi anni e che mostra un tasso di crescita superiore al 5% annuo, quando prima della crisi in Europa si arrivava al 2%. Una Tunisia che ha una posizione geografica strategica rispetto all’Europa, ma che sta assumendo una certa centralità anche rispetto alla cosiddetta area Meg, che include i 12 Paesi del Mediterraneo e gli otto Paesi del Golfo. Una Tunisia che è primo esportatore industriale della sponda sud del Mediterraneo, con i suoi 10 mln di abitanti che, in un’area di libero scambio, corrispondono ad un bacino ben più ampio di 500 mln di consumatori, 3000 aziende estere insediate e una quota di investimenti dall’estero pari ad oltre il 25%. Primo partner dell’Italia a livello mondiale quanto ad import-export, ha non a caso tra i settori di investimento prioritario: meccanica, elettrica ed elettronica, tessile e abbigliamento, nuove tecnologie e agricoltura; oltre a 50 mld di dollari previsti per l’avvio e il completamento di grandi progetti in ambito infrastrutturale, turistico e industriale ed una strategia industriale già pronta fino al 2016. L’invito rivolto attraverso il workshop agli attori istituzionali ed economici è ad attivarsi per cogliere le concrete opportunità offerte dai Programmi di cooperazione bilaterale e multilaterale. Di queste ultime ha parlato Claudio Polignano, del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia - Task Force Cooperazione Territoriale e National Contact Point Enpi Med, illustrando il Programma di Cooperazione territoriale Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo. Da qui viene la prima concreta opportunità visto che la call for proposals appena lanciata scade il 16 settembre e stanzia 32 mln di euro per progetti standard. L’appuntamento a tal riguardo è per il 13 e 14 luglio a Cagliari, con il seminario di lancio della call e la ricerca dei partner. Per il resto, “Tenete d’occhio le vostre Regioni - ha ribadito Formenti - perché da lì potrete attingere tutte le altre informazioni sui Programmi e i bandi, mutuate attraverso il Tavolo di lavoro. ” Entro il 2010 in ogni caso partiranno i bandi per il settore privato, nell’ambito dei Programmi di cooperazione bilaterale. .  
   
 

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