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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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A NUORO LA NONA CONFERENZA TERRITORIALE
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Nuoro, 25 Giugno 2009 - "Sono convinto che l´azione delle Amministrazioni locali, conoscitrici del territorio e titolari di un proprio disegno programmatico ed economico, deve essere rispettata dalla Regione. Ecco perchè sono un pò critico nei confronti dell´attuale Ppr, non perchè non ne condivida gli obiettivi, ma in quanto è privo di una strategia ed una ipotesi di sviluppo, lo definisco privo di un pezzo d´anima. Se questo riusciremo a costruirlo insieme, ci troveremo nelle condizioni di mantenere in piedi il Piano. E´ una grande fortuna che non sia stato impugnato, infatti ciò ci consente di poter lavorare per migliorarlo, ma non per essere accreditati come risolutori del problema, bensì per dare una risposta concreta a tutti noi sardi". Sono queste le parole pronunciate dall´assessore dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, a conclusione del suo intervento a margine della nona ed ultima Conferenza "di stimolo ed ascolto dei territori dell´isola" sul tema riguardante la riforma del Piano paesaggistico. Dopo lo svolgimento delle programmate otto Conferenze territoriali, iniziate ad Alghero ed Arzachena il 18 maggio u. S. , e proseguite nei centri di Lanusei, Muravera, Pula, Oristano, San Gavino e Carbonia, l´approdo di Nuoro rappresenta l´atto finale di questa serie di assemblee promosse dalla regione, prima dell´epilogo rappresentato dalla Conferenza regionale in calendario per il prossimo 30 giugno alla Fiera di Cagliari. Il risultato di questo lavoro, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo. Attraverso il coinvolgimento di Amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, infatti, la Regione completa così il ciclo di incontri mirato alla individuazione di una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. La riunione interessa l´Amministrazione provinciale di Nuoro, con il coinvolgimento di 52 comuni. In apertura dei lavori, il sindaco, Mario Zidda, e l’assessore provinciale, Rocco Celentano, hanno manifestato apprezzamento per il nuovo corso intrapreso dall´Amministrazione regionale. Un metodo di confronto che consente alle Amministrazioni locali l’opportunità di esporre le necessità, ma anche denunciare le criticità delle aree da loro rappresentate, in merito alla applicazione del Ppr, auspicando la possibilità di apportare i giusti correttivi e dargli gambe attraverso la realizzazione dei Puc. "Si avvia un percorso giusto, corretto e propositivo - ha detto Celentano - e questo alla regione va riconosciuto. La tanta evocata concertazione finalmente arriva, e a noi, rappresentanti di Enti locali, è concessa la possibilità di esprimere opinioni e valutazioni. Tutto questo - ha aggiunto - introduce principi innovatori basati sulla sussidiarietà, sull´adeguatezza, sull´autonomia e, soprattutto, sulle modalità di co-pianificazione e partecipazione. La Provincia - ha concluso - si rende totalmente disponibile a collaborare con la regione, per la rivisitazione di uno strumento che ha una enorme rilevanza, sia per la pianificazione territoriale che per lo sviluppo economico. Perchè quando si pianifica bene, in un´ottica di condivisione, si è destinati solo a crescere". "Dall’insediamento della Giunta Cappellacci – ha detto l’assessore Asunis – abbiamo cercato di capire e analizzare profondamente la pianificazione comunale e provinciale, rilevando che dopo l´avvenuta approvazione del Ppr 2006, solo due comuni ogliastrini, Elini e Girasole, erano riusciti ad approvare i propri strumenti urbanistici, peraltro non ritenuti coerenti con il Ppr dall’Amministrazione regionale. In queste ultime settimane, anche i comuni di Arborea e Posada hanno concluso il loro processo, trasmettendo alla regione il loro Puc, ma non per un controllo ed una approvazione dello stesso, bensì per verificare se sussiste una coerenza in ordine alla pianificazione di rango regionale". "Questa situazione ci ha fortemente allarmato. Da qui - ha aggiunto - l’identificazione di un percorso condiviso per dare voce ai cittadini, per il tramite dei loro rappresentanti istituzionali, confermando che per noi il metodo di governo assume valenza almeno analoga a quella dei contenuti, e che è necessario fondare la nostra azione sul metodo partecipativo. Abbiamo inoltre identificato il territorio, considerato nella sua duplice accezione di patrimonio ambientale da tutelare e difendere, e di luogo da restituire al protagonismo delle autonomie locali e funzionali, come uno dei tre assi strategici del modello di sviluppo per la nostra isola”. "L´esecutivo, dunque, conferma quello già affermato in campagna elettorale, ossia che riteniamo fondamentale il metodo della partecipazione e della condivisione, in merito a quelle che sono le scelte più importanti da compiere, soprattutto quando interessano la nostra regione. Desideriamo inoltre confermare l’impegno di sviluppare una politica rispettosa dell’ambiente e delle prerogative locali, ed è proprio questo il motivo che ci spinge, prima di assumere le decisioni, al confronto con il territorio, cioè il destinatario di queste pratiche e di questi strumenti. Ovviamente, non per abdicare al nostro ruolo istituzionale, che ci obbliga a fare sintesi di tutto quello di cui si discute, bensì per consentirci di avere sull’argomento un quadro chiaro ed esaustivo, al fine di cogliere le migliori opportunità e compiere le migliori scelte". "Siamo consapevoli che l´articolazione del Piano è complessa, ma sia ben chiaro che non abbiamo nessuna intenzione di azzerare il Ppr. Se dovessimo rilevare, in previsione della Conferenza regionale programmata per il 30 giugno p. V. , una forte convergenza da parte delle amministrazioni locali, in ordine ad alcuni punti di criticità del Piano, e se questi possono in qualche modo essere trasfusi in 3 – 4 articoli da collocare all’interno del ddl di recepimento del "Piano Casa", credo che questa operazione possa concludersi positivamente entro il 15 luglio prossimo”. "Credo che questo metodo di lavoro, basato sul dialogo e il confronto con le amministrazioni locali - ha concluso Asunis – vista la competenza, la preparazione, l’organizzazione e l’attenzione mostrata nei confronti di questa tematica, constatata anche la numerosa partecipazione alla riunione, debba essere ulteriormente affinata, per condurci alla formalizzazione di atti che nascano dalle esigenze locali, per poi essere trasferiti in documenti che siano, ancor prima di approvarli, condivisi dalle stesse Amministrazioni comunali, al fine di ridare loro certezza e dignità, nonché garanzia dell’esercizio di una attività amministrativa di cui purtroppo sono stati privati". . |
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