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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2009
 
   
  TRENTO: PROGETTONE: LA PROVINCIA NON INTERVIENE AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE

 
   
  Trento, 25 giugno 2009 - Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno indetto, per la giornata del 25 giugno - uno sciopero del personale appartenente al "Progettone" e a "Azione 10". Lo sciopero è indetto perché si sta discutendo il contratto di lavoro e "Progettone" e a "Azione 10" sono due distinti strumenti di politica del lavoro, due ammortizzatori sociali particolarmente importanti in questo periodo di crisi economica. Per questo la Provincia autonoma di Trento intende fornire all´opinione pubblica alcune informazioni rispetto a questioni di carattere generale che attengono al ruolo della Provincia in una vertenza che vede da un lato i lavoratori e dall´altro le cooperative ed i loro consorzi. In particolare, la Provincia ha ritenuto di modificare la prassi fino ad oggi tenuta nel sistema delle relazioni sindacali riguardanti questo settore del mondo del lavoro, non intervenendo più direttamente al tavolo delle trattative, al fine di preservare l´autonomia negoziale delle parti. E’ vero che in passato l´amministrazione provinciale ha partecipato in prima persona alle trattative per il rinnovo dei contratti, ma visto il notevole grado di autonomia maturato all´interno del settore, si ritiene che la partecipazione provinciale diretta non sia più necessaria. Infatti si deve tener conto che: - i lavoratori dipendenti delle cooperative non sono dipendenti della Provincia né direttamente né indirettamente; - la partecipazione diretta della Provincia autonoma al tavolo delle trattative potrebbe turbare l´equilibrio e l´autonomia delle relazioni sindacali, che devono invece rispondere a logiche economiche di carattere eminentemente settoriale, riguardando la trattativa un livello contrattuale di fatto primario; - le scelte sull´assetto giuridico-gestionale del rapporto di lavoro devono rimanere nella responsabilità del datore di lavoro (cooperative) evitando nel modo più assoluto ingerenze nei rispettivi ruoli di committenza ed esecuzione. Le convenzioni devono regolare i rapporti fra la Provincia e le cooperative, il contratto collettivo quelli fra datore e lavoratori, come accade per qualsiasi altro appalto di servizi o lavori. Ciò non vuol dire ovviamente che la Provincia autonoma di Trento si disinteressi al problema, ma che essa ritenga più corretto attenersi strettamente al suo ruolo di committenza che prevede, considerato il rilievo sociale del settore, il mantenimento di rapporti equilibrati e imparziali con entrambe le parti (datori di lavoro e organizzazioni sindacali), perseguendo in primo luogo obiettivi di garanzia occupazionale. Diversamente si renderebbe necessario, per coerenza, l´intervento diretto della Provincia al tavolo delle trattative contrattuali in altri casi per i quali l´amministrazione esercita il suo ruolo di committente in misura significativa o totalizzante, con evidenti effetti distorsivi di un corretto assetto dei poteri pubblici. Infine, la Provincia sottolinea come in questo particolare momento di crisi economica, che sta avendo significative ricadute anche sul fronte dell´occupazione, il ruolo strategico che viene attribuito a strumenti quali "Progettone" e "Azione 10" sia quello di esercitare, all´interno di un´organica strategia provinciale per il lavoro, e pur con obiettivi specifici diversi, una fondamentale azione di sostegno nei confronti delle fasce sociali più deboli, che vedono minacciata la sicurezza del posto di lavoro anche in una terra come il Trentino, che in condizioni normali sperimenta tassi di disoccupazione molto bassi e percentualmente "fisiologici". In questo senso, sono da leggere la conferma da parte della Provincia dei livelli ordinari di investimento per il settore e l´integrazione significativa operata in via straordinaria per l´anno in corso dei medesimi, con specifiche finalità di natura anticongiunturale, nel quadro più generale della manovra anticrisi varata con la nuova Finanziaria. Peraltro, si ritiene che, proprio a fronte della crisi in atto, sia necessario realizzare, con il responsabile contributo di tutti i soggetti interessati, l´adeguamento di alcuni parametri e criteri che disciplinano il settore al fine di assicurare che i predetti strumenti siano in grado, anche per il futuro, di dispiegarsi efficacemente, a favore delle persone che più ne hanno bisogno, producendo ricadute di forte valenza sociale ma anche ambientale e culturale. .  
   
 

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