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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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AL VIA UN PROGETTO STRATEGICIO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CITTADELLA SCIENTIFICA DI ROVIGO PER RICERCA E SVILUPPO DELLE NANOTENOLOGIE.
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Venezia, 25 giugno 2009 - Riqualificare e trasformare una vasta area a nord di Rovigo realizzando una cittadella scientifica capace di esprimere ed accorpare un polo fieristico, universitario, tecnologico, dei servizi, di ricerca e sviluppo delle nanotenologie. E’ questo l’obiettivo del progetto Urban Labor che la Giunta regionale ha avviato su proposta dell’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio, Renzo Marangon. Il progetto interessa un area che si estende su circa 192 ettari caratterizzata da tre comparti, il primo dei quali comprende il Centro Servizi Rovigo (Censer), l’Università, il centro commerciale e la restante area produttiva, il centro rurale Porta Adige, l’area agricola; il secondo comparto comprende un ampia area produttiva sia artigianale, sia commerciale - industriale, che si attesta tra via Chiarugi e la ferrovia e un’area residenziale lungo la strada; il terzo comparto, infine, l’ex ospedale psichiatrico, la Corte Carrare e l’Istituto Sperimentale di Bieticoltura, che si affaccia su via Amendola. Il progetto dovrà in primis ricucire l’identità storico culturale di questi luoghi con le nuove esigenze di sviluppo sostenibile, cercando di creare nelle persone quelle emozioni e sensazioni che facciano nascere in loro il desidero di usarli e di appropriarsene. L’università presente nell’area è considerata in particolar modo quale momento catalizzatore per lo sviluppo, volano per la crescita del tessuto imprenditoriale locale e collante tra ricerca e produzione. “Non solo una parte di città che cambia pelle – ha precisato l’assessore Marangon- ma anche nuovi scenari urbani di opportunità di crescita lavorativa e culturale, nonché personale e collettiva”. Il progetto di creazione di un quadrante urbano polifunzionale prevede prevalentemente un polo di ricerca di eccellenza volano di crescita per le attività produttive e locali, in grado di attirare investimenti che travalichino i confini provinciali e regionali. “Si tratta – ha precisato Marangon- di un ipotesi di sviluppo che si colloca all’interno del Ptrc tra i progetti strategici, per l’elaborazione del quale saranno coinvolti tutti gli operatori pubblici e privati, attuando un gioco di squadra che vada oltre l’appartenenza politica. A questo scopo – informa l’Assessore – verrà definita una collaborazione con la Provincia e il Comune di Rovigo. Il progetto non intende creare il quarto polo tecnologico del Veneto, ma consentire a questo territorio di divenire funzionale e risorsa nel contesto regionale, attirando quegli investimenti che in altre aree non potrebbero realizzarsi”. . |
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