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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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SANITA’: CONCLUSO VERTICE OMS DI VENEZIA CON “RACCOMANDAZIONI” E “DICHIARAZIONE”.
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Venezia, 25 giugno 2009 - Con un Documento di “Raccomandazioni” ed una Dichiarazione finale (la “Dichiarazione di Venezia”), si sono conclusi al Lido di Venezia i lavori del vertice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, per due giorni, ha visto i responsabili sanitari di 35 Nazioni del Mondo confrontarsi sul tema “Massimizzare le Sinergie Positive tra Sistemi Sanitari e Iniziative Globali”, ovvero individuare le modalità più efficaci per fare in modo che i fondi investiti nella lotta a malattie specifiche vadano anche a migliorare complessivamente i sistemi sanitari nazionali. All’importante appuntamento, la Regione del Veneto è stata rappresentata dall’Assessore alla Sanità Sandro Sandri. “Gli esiti di questo vertice – sottolinea Sandri – sono stati rilevanti, soprattutto per alcuni passaggi delle Raccomandazioni e della Dichiarazione, nei quali ritroviamo alcuni punti fermi delle nostre politiche sanitarie. Mi riferisco prima di tutto al richiamo sul ‘ruolo centrale giocato dalle Comunità locali e sulla loro capacità di contribuire alle attività di programmazione e di sviluppo dei sistemi sanitari’: è la tesi che sosteniamo da tempo anche in sede Comunitaria, dove abbiamo fortemente contribuito alla nascita del G6 delle Regioni dell’Unione Europea come interlocutore tecnico della Commissione in materia di programmazione sanitaria. ”. “Molto bene – secondo Sandri – anche il punto nel quale si sottolinea che ‘prerequisiti al miglioramento dei risultati sanitari sono le politiche di assistenza primaria e di pianificazione nazionale sostenute da tutti i settori dello sviluppo’: vale a dire intendere la sanità non solo come centro di spesa, ma anche come risorsa intimamente collegata alle possibilità di crescita economica di un territorio. Opportuna e centrata – secondo l’esponente veneto – anche la raccomandazione a ‘ridurre duplicazioni e frammentazione degli interventi per un utilizzo migliore delle risorse’, vale a dire un forte richiamo alla lotta agli sprechi, che tanti danni ancora provocano nei conti sanitari nazionali ancorchè, nel nostro Paese, ascrivibili ad un certo numero di Regioni di una certa area gerografica”. Nei documenti scaturiti dal vertice Oms di Venezia emergono altri importanti aspetti, come la raccomandazione a promuovere la capacità dei Paesi di avviare processi di programmazione che vedano un miglior allineamento delle risorse; a promuovere il significativo coinvolgimento della società civile nei processi di governance e nell’erogazione dei servizi; a stimolare la capcità dei Paesi di generare ed utilizzare nuove conoscenze scientifiche. Riconosciuto anche “il bisogno urgente di sviluppare ed implementare il personale sanitario, aumentando la formazione e l’aggiornamento professionale e l’incentivazione”. “Una raccomandazione quest’ultima – dice Sandri – che ci conforta nella nostra iniziativa verso il Governo nazionale volta ad ottenere maggiore elasticità nell’utilizzo dei fondi sanitari da utilizzare per l’assunzione del necessario personale, pur senza sforare il Patto di Stabilità”. Dichiarazione conclusiva di Venezia su Massimizzare le Sinergie Positive tra sistemi sanitari e Iniziative Sanitarie Globali Venezia, Italia; 23 giugno, 2009- Noi, i partecipanti al Dialogo di Alto Livello, sulla massimizzazione delle sinergie positive tra i sistemi sanitari globali e le Iniziative Sanitarie Globali, riuniti a Venezia, Italia il 23 giugno 2009: 1. Accogliamo lo sforzo da parte dei numerosi partner guidato dall’Oms di incoraggiare e fornire conoscenze di supporto alle interazioni ottimali tra le Iniziative Sanitarie Globali (Isg) e i sistemi sanitari nazionali; e riconosciamo l’importanza di massimizzare le sinergie positive per il conseguimento di risultati sanitari migliori e più equi, ed un maggiore ritorno sugli investimenti di risorse. 2. Riconosciamo che l’impatto delle iniziative sanitarie globali sui risultati e sui sistemi sanitari, sebbene variabile, ha un bilancio positivo ed ha contribuito ad evidenziare le lacune dei sistemi sanitari. 3. Accogliamo i risultati del rapporto di sintesi[1] e le raccomandazioni preliminari del mondo accademico, della società civile e dei consorzi attuatori, che costituiscono parte dello sforzo di Massimizzare le Sinergie Positive, e sosteniamo il bisogno di: I. Infondere l’agenda per il rafforzamento dei sistemi sanitari, con il senso di ambizione, la portata, la velocità, e l’aumento delle risorse che hanno caratterizzato le Isg; Ii. Accordarsi su obiettivi ed indicatori chiari per il rafforzamento dei sistemi sanitari; Iii. Promuovere le competenze dei paesi per avviare importanti processi di pianificazione nazionale ed un migliore allineamento delle risorse ai processi di pianificazione nazionale; Iv. Promuovere l’importante coinvolgimento delle organizzazioni della società civile nella “governance” dei sistemi sanitari e nell’erogazione dei servizi; V. Migliorare la capacità decisionale in campo sanitario, basata sulle evidenze, aumentando le competenze dei Paesi a generare ed utilizzare le conoscenze. 4. Rafforziamo l’esigenza di ulteriore ricerca che fornisca evidenze di supporto alle politiche e alle azioni, e raccomandiamo che le azioni basate sulle evidenze scientifiche siano perseguite, insieme a tutti i partner necessari, per rafforzare le dimensioni specifiche dei sistemi sanitari e la loro interazione con le Isg, tra cui, ma non limitatamente a, il personale sanitario, i sistemi informativi sanitari, l’ accesso ai farmaci essenziali, la gestione della catena degli approvvigionamenti, la “governance”, il finanziamento prevedibile, sostenibile ed equo, e le infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare i risultati sanitari, compresa la salute materna ed infantile. 5. Riconosciamo il bisogno urgente di sviluppare e rafforzare il personale sanitario aumentando l’educazione e la formazione, insieme alle strategie per sostenere e “trattenere” tutte le categorie di operatori sanitari. 6. Riconosciamo l’importanza di azioni sanitarie globali e nazionali più concertate sui determinanti di salute, che includano (ma non si limitino a) la sicurezza alimentare e nutrizionale, l’acqua e l’igiene, l’equità di genere e la stabilità civile. 7. Concordiamo sul ruolo centrale giocato dalle comunità e sulla necessità di aumentarne le competenze per contribuire alla pianificazione ed implementazione dei servizi sanitari. 8. Enfatizziamo, che pre-requisito al miglioramento sostenibile dei risultati sanitari, sono le politiche di assistenza sanitaria primaria e di pianificazione nazionale, sostenute dai partner allo sviluppo, laddove necessario. 9. Incoraggiamo tutti i partner allo sviluppo a ridurre ulteriormente duplicazioni e frammentazione degli interventi con un allineamento più efficace dei processi di pianificazione e allocazione delle risorse con i sistemi sanitari nazionali attraverso i processi di armonizzazione in corso. 10. Chiediamo all’Oms, in base ai suoi standard e ai ruoli affidati ai partner, di migliorare l’allineamento e di meglio coordinare il sostegno tecnico ai Paesi per l’implementazione di politiche e piani per il rafforzamento dei sistemi sanitari guidati dalle priorità nazionali e specifiche al contesto. 11. Chiediamo alle autorità nazionali e ai partner allo sviluppo di mobilizzare le necessarie risorse addizionali attraverso mezzi esistenti ed innovativi per accelerare e sostenere il rafforzamento dei sistemi sanitari, inclusi i progetti mirati alle singole malattie, per raggiungere gli obiettivi condivisi di salvare vite umane e migliorare la salute di tutte le persone. . |
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