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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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PARLAMENTO EUROPEO, IRAN: "NON POSSIAMO LASCIARE LA POPOLAZIONE DA SOLA"
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Bruxelles, 25 giugno 2009 - È la manifestazione di piazza più imponente dalla rivoluzione del 1979. Da dieci giorni, centinaia di migliaia di iraniani manifestano contro la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad. Gli occhi del mondo sono puntati sull´Iran, mentre la comunità internazionale condanna l´uso della violenza contro i manifestanti e l´imbavagliamento dei media. Il presidente uscente del Parlamento Europeo, Hans-gert Pöttering: "Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a quanto sta accadendo". Non si sa ancora nulla sul numero dei morti. L´unica cosa certa è che Neda Salehi Agha-soltan, studentessa di 26 anni, non c´è più. La sua morte, ripresa da una telecamera, ha già fatto il giro del mondo ed è diventata uno dei cavalli di battaglia dell´opposizione all´appena rieletto presidente iraniano Ahmadinejad. La condanna del Parlamento Europeo Al summit del Consiglio Europeo del 18-19 giugno, i leader politici di tutta Europa hanno condannato "l´uso della violenza contro i manifestanti che ha già causato dei morti". Nel suo discorso, Hans-gert Pöttering, ha espresso la sua più profonda preoccupazione per l´escalation di violenza in Iran. "Questa è un´ulteriore prova dell´inadeguatezza delle regole della legge, in particolare la restrizione della libertà di espressione e di manifestazione in Iran ". Secondo Pöttering "l´Unione europea non può ignorare l´enorme numero di cittadini che sono scesi nelle strade di Teheran e di altre città del Paese nei giorni scorsi. Il rifiuto del risultato delle urne dei giorni scorsi non è limitato a una ristretta elite. Questo movimento è sostenuto da molti progressisti e gode di un vasto appoggio popolare". Nella dichiarazione sull´Iran adottata, i leader europei hanno anche condannato "le restrizioni imposte ai giornalisti, le pressioni esercitate sui media sull´informazione e sugli oppositori, in assoluto contrasto con il relativamente aperto ed incoraggiante periodo preelettorale. Le reazioni degli eurodeputati: "L´iran si trova a un bivio" Per la presidente della delegazione parlamentare delle relazioni con l´Iran, la verde Angelika Beer, la dichiarazione del consiglio "non basta". "Il Parlamento Europeo e l´intera Ue dovrebbero supportare la richiesta di nuove elezioni in Iran, facendosi portavoce del desiderio non solo dell´opposizione ma anche dei cittadini". Secondo l´eurodeputata, l´Iran si trova di fronte ad un bivio: o ci sarà un massacro o si dovrà aprire al resto del mondo. "La mia paura più grande è che altri cittadini che stanno dimostrando per la loro libertà perdano la vita e che la situazione possa degenerare in un massacro". "Per questo motivo non possiamo lasciare gli iraniani da soli", l´invito è rivolto anche alla comunità internazionale. La socialista Christa Prets, vicepresidente della delegazione delle relazioni con l´Iran, ha dichiarato: "Mi auguro che gli oppositori tengano duro. Dopo quello che sta succedendo, le cose non saranno più le stesse. Il governo non sarà in grado di reggere la pressione della popolazione spalleggiata dalla comunità internazionale". "La situazione è ad un punto cieco". Secondo Prets, il leader supremo Khamenei potrebbe arrivare alla conclusione che la soluzione migliore sono nuove elezioni con nuovi candidati. Sullo spargimento di sangue di questi giorni, la deputata è sicura che "se il governo di Teheran aprirà il fuoco sulla propria popolazione non mancheranno conseguenze internazionali". . |
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