Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2009
 
   
  STUDIO DIMOSTRA CHE IL CERVELLO PERCEPISCE GLI UTENSILI COME APPENDICI DEL CORPO

 
   
  Bruxelles, 25 giugno 2009 - Ricercatori europei hanno dimostrato che quando usiamo uno strumento, il nostro cervello lo percepisce temporaneamente come parte del nostro corpo. Le scoperte aiutano a spiegare perché gli esseri umani sono così inclini all´uso di utensili. Lo studio, pubblicato nella rivista current biology, è stato in parte finanziato dall´Unione europea attraverso una sovvenzione per la mobilità. È vecchia quasi di un secolo l´ipotesi che il cervello umano incorpori strumenti nella sua rappresentazione somatosensoriale - "schema corporeo" - ma è la prima volta che questo viene dimostrato scientificamente. "A partire da quando è nato il concetto di schema corporeo, l´idea di plasticità funzionale è stata sempre data per scontata, anche se finora non si possedevano delle prove dirette," ha commentato Alessandro Farnè dell´Istituto nazionale francese per la Salute e la ricerca medica (Inserm). "La nostra serie di esperimenti fornisce la prima dimostrazione definitiva che questa intuizione è vera. " La forma del corpo non è costante, eppure la nostra capacità di muovere gli arti e afferrare oggetti non cambia con la crescita e lo sviluppo corporeo. Questo perché il nostro cervello aggiorna costantemente la rappresentazione delle dimensioni, della forma e della posizione delle diverse parti del nostro corpo. È comunemente accettato che quando usiamo un utensile, il cervello adatta la sua rappresentazione corporea di conseguenza. Ad esempio, non dobbiamo misurare la distanza tra bocca e braccio quando la mattina ci laviamo i denti, perché il nostro cervello considera lo spazzolino una parte del nostro corpo. Ma finora questa ipotesi non era mai stata dimostrata. Nello studio è stato chiesto a dei volontari di indicare e raccogliere con le loro mani oggetti che si trovavano su un tavolo. Ai volontari è poi stato chiesto di maneggiare una pinza lunga 40cm per raccogliere gli oggetti dal tavolo. Successivamente è stato loro chiesto di raccoglierli di nuovo con le mani. Infine, i volonatari sono stati toccati in diversi punti del braccio e della mano, ed è stato chiesto loro di indicare il punto del braccio dove erano stati toccati. I risultati hanno dimostrato che per un breve periodo dopo aver usato la pinza le persone si comportavano effettivamente come se il loro braccio fosse più lungo. Nonostante fossero in grado di afferrare l´oggetto con le loro mani, essi le muovevano però più lentamente e impiegavano più tempo per compiere la stessa azione. Inoltre, percepivano i punti dove erano stati toccati sul braccio come più distanti di quanto non fossero realmente. "Crediamo che la capacità della rappresentazione cerebrale di adattarsi ad incorporare gli utensili sia la base fondamentale che ci rende così abili nell´uso degli utensili," ha detto Lucilla Cardinali, anche lei dell´Iserm. "Quando un utensile viene incorporato nello schema corporeo, esso può essere utilizzato e manovrato come se fosse una parte del corpo stesso. " Per maggiori informazioni, visitare: Current Biology: http://www. Current-biology. Com .  
   
 

<<BACK