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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Giugno 2009
 
   
  IL TURISMO: RISORSA ECONOMICA ANTICRISI?

 
   
  Piu´ di 6 miliardi di euro in Piemonte, il comparto Turismo un valido diversificatore dell´economia regionale I flussi turistici dal 2000 a oggi, hanno visto in Piemonte un incremento del 43% delle presenze e di oltre il +37% degli arrivi, con un trend che ci vede crescere più in fretta della media nazionale. Il 2008 ne è stata un’ulteriore conferma portandoci, con 11,5 milioni di pernottamenti, a superare il record olimpico e a diventare una “case history” a livello nazionale. Il turismo per la nostra regione può dunque rappresentare una risorsa per tenere il più possibile lontano i fantasmi della congiuntura? La valenza economica del settore è il tema centrale del convegno “Il turismo: risorsa economica anticrisi?” ospitata, giovedì 25 giugno, al Centro Congressi Torino Incontra. La giornata di lavori è, anche, l’occasione per presentare la pubblicazione (primo caso nella storia del Piemonte) che raccoglie e rielabora gli studi, le ricerche e i dati degli ultimi due anni di attività delle Istituzioni Locali e dei più importanti istituti di ricerca e centri specializzati, a livello regionale e nazionale: Fondazione Rosselli, Isnart, Ciset, Ipk, Ires, Omero, Università degli Studi e Politecnico di Torino. Dalle indagini realizzate tra il 2007 e il 2008 il giro d’affari totale del turismo piemontese supera i 6 miliardi di euro, con un incidenza di oltre il 5% sul Pil regionale. La spesa media giornaliera si attesta sui 98 euro. A spendere di più è il turista enogastronomico (130-150 euro) seguito dal turista business (111 euro) e da quello culturale (110-150 euro). 76 euro, invece, la spesa giornaliera per il turista montano e 73 euro per quello lacuale. “Dal 2006 la Regione Piemonte ha inserito, per la prima volta, il Turismo tra le linee programmatiche del proprio Documento di Programmazione Economico Finanziario – dichiara Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte -riconoscendolo come settore prioritario su cui investire, nell’ottica della diversificazione dell’economia regionale. Un ruolo strategico sottolineato dalla crescita dei flussi turistici e dalle nuove informazioni di cui disponiamo grazie alle indagini realizzate. È il caso, ad esempio, del diffusissimo fenomeno delle seconde case, una risorsa di grande impatto ricettivo ma anche socio-economico per le sue importanti ricadute, in particolare, su territori tradizionalmente più disagiati e soggetti a spopolamento, come le aree montane. ”. Dall’indagine realizzata dall’Isnart, nel 2008, su 88 Comuni piemontesi tra i più soggetti al fenomeno seconde case, nelle aree di montagna, collina e lago risulta presente una realtà di oltre 258mila abitazioni destinate ad uso vacanza. Un sistema in grado di generare un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro, che rapportato al Pil ne rappresenta il 2,5%: praticamente la metà dell’impatto complessivo del comparto turistico sull’economia piemontese. La montagna è l’area più coinvolta dal fenomeno delle seconde case, sia in termini di disponibilità di abitazioni, più di 188mila unità, che di giro d’affari, quasi 2 miliardi di euro. Sui Laghi sono state stimate 28 mila abitazioni ad uso vacanza per un giro d’affari di oltre 185 milioni di euro, mentre la Collina si colloca in una posizione intermedia con quasi 42 mila alloggi e una spesa turistica che si attesta intorno ai 225 milioni di euro. Tra i dati inediti, interessante anche le ricadute dell’escursionismo con un flusso annuale di 5 milioni di persone e un giro d’affari di circa 250 milioni di euro. “Il 2009 non sarà un anno semplice– dichiara Giuliana Manica, assessore regionale al Turismo – ma il turismo mostra una capacità di recupero superiore ad altri comparti. Con i giusti interventi e una pianificazione condivisa, il contributo che il sistema turistico può dare all’intera economia regionale è importante. Oltre al sostegno all’imprenditoria e al mantenimento della qualità, avvieremo un tavolo pubblico-privato per la promo-commercializzazione coordinata del brand Piemonte. Continueremo, poi, a investire sul potenziamento dei collegamenti aerei e ferroviari, sul posizionamento dei prodotti e sul potenziamento della comunicazione anche attraverso nuovi canali multimediali come i social network, moderna evoluzione del “passaparola” che si conferma il miglior veicolo di promozione turistica. ”. .  
   
 

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