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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Luglio 2009
 
   
  PSR 2007/2013 - RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA: LE NUOVE PRIORITA´ AMBIENTALI, SOSTEGNO PER IL LATTE, DIFFUSIONE DELLA BANDA LARGA - 84 MILIONI DI EURO IN PIU´ AL PIEMONTE

 
   
  Il confronto con le nuove “sfide” ambientali in ambito comunitario, il sostegno al settore lattiero-caseario in crisi, la diffusione di Internet a banda larga nelle zone rurali, la ripartizione delle risorse finanziarie aggiuntive destinate al Piemonte sono stati i temi più importanti affrontati il 2 luglio nel corso del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, riunito a Torino. Presieduto dall’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco, l’organismo è composto da oltre 70 membri in rappresentanza delle istituzioni e delle parti sociali e ha la funzione di verificare e condividere lo stato di attuazione del Programma. In rappresentanza delle istituzioni che, oltre alla Regione, cofinanziano il Psr erano presenti la dott. Ssa Fanny Keresztes della Commissione europea, Alessandro Monteleone e Claudio Mazzoni del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali. “La riunione di oggi del Comitato di Sorveglianza ha toccato punti importanti della nostra strategia di intervento per i prossimi anni – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – ci ha consentito infatti di fare il punto sulle priorità su cui il nostro Psr è impostato, constatando che esse sono coerenti con le nuove “sfide” individuate dall’Unione Europea, con una grande attenzione alla tutela ambientale. Credo questo confermi la lungimiranza di alcune scelte compiute oltre due anni fa, al momento dell’elaborazione del Programma, e che oggi ci impegniamo a portare avanti con maggior forza. Daremo un sostegno forte e concreto al settore latte, uno dei comparti più delicati in questo momento, che deve affrontare il passaggio non facile verso l’abolizione del sistema delle quote, e la forte competizione sui mercati internazionali. Potenzieremo ancora il nostro impegno per portare sull’intero territorio il servizio di comunicazione a banda larga e più in generale abbiamo scelto di investire le nuove risorse finanziarie sull’ ammodernamento strutturale delle aziende, convinti che sia questo il canale più importante per consolidare la nostra agricoltura nel medio e lungo periodo. ” I temi discussi al Comitato di Sorveglianza. Nel confronto con le nuove “sfide” individuate dall’Health check della Pac (la verifica dello “stato di salute” della politica agricola comune), il Psr della Regione Piemonte si è rivelato in sostanziale sintonia, sin dalla sua impostazione, con il forte orientamento ambientale dato dalle strategie europee. Si confermano dunque le priorità che guideranno gli interventi del Psr nei prossimi anni: cambiamenti climatici, gestione delle risorse idriche, investimento sulle energie rinnovabili, tutela della biodiversità. Adeguamenti sono stati introdotti alla luce dell’attivazione del Piano regionale di tutela delle acque, del recepimento della Direttiva nitrati, e del Testo unico sulle aree naturali e la biodiversità approvato dal Consiglio Regionale lo scorso 16 giugno. A ciò si aggiunge una specifica attenzione per il settore lattiero-caseario, per il quale si è reso necessario un radicale aggiornamento dell’analisi di contesto e dell’individuazione dei fabbisogni, in considerazione della profonda crisi vissuta dal settore negli ultimi due anni. A sostegno di un adeguamento strutturale e competitivo del comparto, la Regione destinerà risorse importanti (15 milioni di euro, pari a oltre un quarto delle risorse finanziarie in arrivo per il Piemonte a seguito dell’Health Check), intervenendo in particolare sull’ammodernamento delle aziende agricole e sull’agroindustria. Gli obiettivi sono sostenere il settore nel processo di adeguamento al nuovo contesto di mercato (anche in vista dell’abolizione del sistema delle quote nel 2015) attraverso riduzione dei costi di produzione e diversificazione, miglioramento dei sistemi di qualità e tracciabilità, rafforzamento della filiera corta e della gestione di pascoli e alpeggi nelle aree montane. Un’ulteriore, importante priorità riguarda lo sviluppo della banda larga nelle aree marginali: in continuità con l’impegno già intrapreso dalla Regione Piemonte, vi sarà un rinnovato investimento per ridurre il digital divide, la carenza di infrastrutture e servizi telematici che caratterizza ancora 65 Comuni in Piemonte (di cui 54 totalmente scoperti da infrastrutture in fibra ottica). Una quota delle risorse aggiuntive destinate alla nostra Regione, pari a 7,8 milioni di euro, sarà interamente destinata alla diffusione della banda larga nelle aree rurali. Le risorse aggiuntive complessivamente destinate al Psr della Regione Piemonte, in base ai criteri di riparto che si stanno definendo a livello nazionale, sarà di circa 50 milioni di euro di quota comunitaria (Feasr), che, sommati alle risorse nazionali e regionali, produrranno una spesa pubblica totale di 84 milioni di euro. Oltre ai 7,8 milioni finalizzati alla banda larga, le nuove risorse verranno destinate per oltre l’86% alle misure dell’Asse I, scegliendo così di orientare verso le priorità individuate (ambientali e di ristrutturazione del settore lattiero-caseario) gli investimenti strutturali delle aziende agricole e agroindustriali, attraverso la misura 121 (ammodernamento) e la misura 123 (trasformazione agroindustriale e commercializzazione); in minor misura verranno aumentate le dotazioni finanziarie delle misure 111 (formazione e informazione), 124 (cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti) e 323 (tutela e qualificazione del patrimonio rurale). Circa 5 milioni di euro di quota comunitaria, corrispondenti a oltre 7,7 milioni di spesa pubblica totale, saranno destinati alla misura 214 (pagamenti agroambientali) sull’Asse 2. Una novità importante, orientata a sostenere le imprese nella attuale congiuntura, riguarda gli anticipi sugli investimenti per chi accede ai contributi negli anni 2009 e 2010 sulle diverse misure del Psr: la quota di finanziamento erogata a titolo di anticipo sale dal 20% al 50%, mentre è del 20% l’anticipo di cui potranno beneficiare i Gal (finora esclusi da questa modalità). “Questa modifica, ottenuta in occasione del Comitato di Sorveglianza – sottolinea l’Assessore Taricco – è molto importante per le aziende, in particolare per la situazione di difficoltà finanziaria del momento. ” .  
   
 

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