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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Luglio 2009
 
   
  ANDREAS HOFER: IL VIA ALLE MANIFESTAZIONI IN VAL DI SOLE INIZIATIVE ANCHE IN VAL DI NON, FINO AL 19 LUGLIO LA MOSTRA A CLES

 
   
  Trento, 7 luglio 2009 - Sono iniziate domenica 5 luglio- alla presenza dell’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, le manifestazioni promosse in val di Sole per celebrare l’anno hoferiano, che si concluderanno il 12 luglio. Nel pomeriggio di domenica la sfilata delle Compagnie Schützen e il concerto della banda folcloristica di Telve per le vie di Malè, la messa a cui è seguita la salva d’onore ai tutti i caduti delle guerre e la cena organizzata dal Gruppo Giovani San Luigi di Malè. Causa maltempo, lo spettacolo teatrale “Per amor di libertà… Moja il re di Baviera! 1809: Andreas Hofer in difesa del Tirolo!”, è stato rinviato a domenica 12 luglio ore 21. Iniziative anche in valle di Non, tra cui la mostra documentaria su Hofer che proseguirà fino al 19 luglio al palazzo assessorile di Cles. Una cerimonia sentita, partecipata da un numeroso pubblico, che ha visto la presenza, accanto all’assessore provinciale Franco Panizza, dell’assessore provinciale alla salute Ugo Rossi, del sindaco di Malè Pierantonio Cristoforetti con l’assessore alla cultura Marina Pasolli, nonché di consiglieri provinciali e altre autorità locali. D’effetto, soprattutto, la sfilata delle Compagnie Schützen, tra cui quelle della val di Sole e del Comune altoatesino di Proves, e la salva d’onore per i caduti eseguita dalla Compagnia val di Sole agli ordini del comandante Mario Zanettin. L’assessore Panizza, nel tratteggiare l’intenso programma per il bicentenario dell’insurrezione hoferiana, ha sottolineato le peculiarità della rivolta popolare del 1809: “Una rivolta contro il governo bavarese che voleva togliere la nostra identità – sono state le parole dell’assessore – alla quale tutta la popolazione ha risposto con un moto di orgoglio, sacrificando, in alcuni casi, la propria vita pur di non perdere le proprie radici. Attraverso le celebrazioni hoferiane ricordiamo, quindi, la nostra storia e la nostra peculiare autonomia, e rinsaldiamo anche la collaborazione tra le popolazioni dell’arco alpino, un obiettivo che stiamo cercando di concretizzare con l’Euregio”. Le manifestazioni promosse in val di Sole per l’anno hoferiano, proseguiranno venerdì 10 luglio alle 20. 30, presso il municipio di Malè, con la serata “Da Andreas Hofer agli Statuti di Autonomia. Due secoli di storia trentino-tirolese da riscoprire e valorizzare” che vedrà, accanto all´intervento dell´assessore Franco Panizza, i contributi degli storici: Alberto Mosca (“1796-1815, gli Schützen e le insurrezioni hoferiane”), Daiana Boller (“1815-1918, il Tirolo Meridionale e l’Impero Asburgico”) e Lorenzo Baratter (“1918-1972, dall’annessione al Regno d’Italia agli Statuti di Autonomia”). Lo spettacolo “Per amor di libertà… Moja il re di Baviera! 1809: Andreas Hofer in difesa del Tirolo!” sarà messo in scena domenica 12 luglio ad ore 21, nella piazza centrale di Malè. Diretto da Giulio Visintainer, tratto e ispirato dall’omonimo volume di Alberto Mosca, lo spettacolo teatrale sarà recitato dall’attore Giacomo Anderle, affiancato dalle voci degli “Amici di Parola”, e animato da comparse in costumi storici. La storia è quella di Gianantonio Braito, amministratore camerale di Cles e, per esteso, di quanti come lui si ritrovarono a ricoprire incarichi amministrativi alla vigilia dell’insurrezione hoferiana che vennero identificati, dalla popolazione, con l’avverso governo bavarese. Nell’aprile del 1809 le valli del Noce, caricate sempre più di tensione da tre anni di amministrazione bavarese che aveva radicalmente sconvolto la vita delle comunità, erano una polveriera pronta ad esplodere. I giovani valligiani, obbligati dalle nuove disposizioni governative ad una coscrizione militare della durata di 8 anni, spesso si vedevano costretti a nascondersi nei boschi, in una situazione insostenibile che attendeva solo il drastico mutare degli eventi. Il 14 aprile 1809, alla notizia della ripresa della guerra tra l’Austria e la Francia, le campane delle chiese chiamarono i paesani alla rivolta. Il riscossore delle imposte Gianantonio Braito venne assediato, assieme alla famiglia, nella propria casa, dalla folla che reclamava la restituzione delle tasse pagate e quindi arrestato da una pattuglia di cacciatori tirolesi. Portato a Bolzano, tra gli insulti degli abitanti dei centri dell’Anaunia, fu rimesso in liberà alcuni giorni dopo dal barone Josef von Hormayr, Intendente per il Tirolo, che lo invitò a rimanere in città, in attesa di una situazione più tranquilla, mentre la sua famiglia era ancora blindata nella casa di Cles per paura della rabbia del popolo. Gianantonio Braito potè riunirsi ai familiari, fuggiti nottetempo con pochi bagagli, solo nel mese di maggio per rifugiarsi a Lavis da dove, nel giugno 1809, l’amministratore che aveva servito fedelmente per 49 anni consecutivi prima lo stato austriaco e poi quello bavarese, invocò disperatamente con una missiva aiuto e giustizia. Prosegue, infine, fino al 19 luglio, la mostra: "Anno Nove: Andreas Hofer a Cles e nelle valli del Noce 1809 - 2009" (orario 10-12, 16. 30 - 18, 20. 30-22, lun. E mart. Chiuso) ospitata nel rinascimentale palazzo assessorile di Cles. Esposti fotografie, documenti e cimeli legati alla filatelia, alla numismatica e alla cartografia per comporre un´immagine dell´insurrezione sia attraverso la narrazione degli eventi, sia attraverso la memoria che, nei secoli successivi, la figura di Hofer riscosse. E il 18 luglio alle 17. 00, anche una visita guidata alla mostra con il curatore Alberto Mosca, a cui seguirà un concerto di chiusura con musiche e canti d´epoca. .  
   
 

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