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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Luglio 2009
 
   
  REVISIONE LEGGE SUI RIFIUTI IN PIEMONTE: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE

 
   
  Torino, 7 luglio 2009 - In relazione a quanto apparso su alcuni quotidiani rispetto a sollecitazioni, provenienti da più parti, per una revisione della legge regionale 24 del 2002 sulla gestione dei rifiuti in Piemonte, intorno al dibattito sull’ipotesi di prorogare la data di chiusura della discarica metropolitana di Basse di Stura a Torino, eventualità che la Regione non condivide, l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero ha diffuso la seguente precisazione: “Il 28 luglio 2008 la Giunta regionale - spiega l’assessore - dopo lunga e proficua fase di concertazione e condivisione con Province e Comuni, ha licenziato il disegno di legge di revisione della legge 24, trasmettendolo contemporaneamente alla propria Direzione Affari Istituzionali e alla Conferenza Regione - Autonomie locali, quest’ultima competente per esprimere il parere necessario per provvedimenti del genere. Successivamente trasmesso al Consiglio regionale, sarà discusso nelle commissioni competenti, con l’audizione dei soggetti interessati, a norma dello Statuto della Regione Piemonte. Quindi il d. D. L. Verrà messo all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale per la sua approvazione. Nel frattempo, nell’ambito della Conferenza Regione- Autonomie locali, le Amministrazioni provinciali, tramite l’Upp (Unione Province Piemontesi), con una lettera del 15 settembre 2008, hanno richiesto la sospensione del tavolo tecnico. Da allora si sono tenuti diversi incontri con gli Enti locali, congelati dalla fisiologica pausa elettorale dei mesi di maggio e giugno”. “Entrando nel merito del nuovo testo - precisa ancora de Ruggiero - in considerazione delle nuove competenze affidate all’Ato, quale ente di governo sia per la raccolta che per il sistema impiantistico, non si fa più riferimento alla separazione tra l’erogazione del servizio (raccolta dei rifiuti) e la gestione degli impianti, com’è attualmente previsto dalla L. R. 24/2002 (art. 10, comma 3), ereditata da questa Amministrazione regionale”. “Questa cronologia dei fatti - conclude de Ruggiero - è una puntualizzazione necessaria per definire lo stato dell’arte. Al punto in cui siamo non si può che auspicare che Province, Comuni e Comunità montane, presenti nella Conferenza Regione - Autonomie locali, sblocchino quanto prima il testo licenziato dalla Giunta regionale quasi un anno fa, rilasciando il parere favorevole per proseguire in modo spedito ed esaustivo verso la nuova legge”. .  
   
 

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