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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Luglio 2009
 
   
  SISTEMA CULTURA IN TOSCANA PRESENTATO IL TESTO UNICO APPROVATO DALLA GIUNTA MARTINI: «LA CULTURA, BENE INSOPPRIMIBILE, È LA NOSTRA MATERIA PRIMA»

 
   
  Firenze, 7 luglio 2009 - «Perché un “Testo Unico sulla cultura”? Perché per la Toscana la cultura è una delle risorse fondamentali. Noi non abbiamo petrolio né gas, quello che abbiamo è il nostro patrimonio culturale, il nostro saper pensare, creare, fare ed è su questo che vogliamo investire. Di fronte al rischio di caduta del sistema Italia, e agli indicatori economici in sofferenza, che ci fanno pensare con sgomento alle prossime finanziarie del governo, la Regione Toscana lancia un messaggio di tenuta del sistema culturale». Lo ha affermato il presidente Claudio Martini, presentando il testo unico sulla cultura, approvato dalla Giunta su iniziativa dell´assessore Cocchi, che sistematizza e semplifica ben 13 leggi. «Non dimentichiamo - ha aggiunto il presidente - che a operare in questo settore in Toscana sono oltre 2. 500 imprese, che gli investimenti della Regione Toscana nel periodo 2000-2008 assommano a 300 milioni di euro e che il contributo del settore al sistema produttivo regionale, calcolato sulla base delle unità di lavoro occupate in attività ricreative e culturali, è superiore alla media italiana. Infatti in Toscana sono pari all’1,4% del totale degli occupati, contro l’1,2% della Lombardia e l’1% del Veneto». «Il Testo unico – è intervenuto l´assessore alla cultura, turismo e commercio Paolo Cocchi - frutto di una seria campagna di ascolto che abbiamo fatto nell´ultimo anno attraverso tre seminari preparatori, non costituisce solo una razionalizzazione delle norme esistenti, ma vuole favorire una strategia di innovazione, vuole “fare sistema”. E questo vuol dire intercettare fasce sempre nuove di pubblico, coinvolgere un numero sempre maggiore di cittadini &n dash; sono loro i nostri interlocutori - e estenderne Il diritto a diventare sempre più “amico” delle dinamiche culturali. La cultura non è un prodotto per ricchi, ma è fondamentale per lo sviluppo civile di un paese». Per raggiungere questo obiettivo è necessario riformulare la capacità di essere al passo con i tempi, e questo comporta sia la ricerca di nuovi linguaggi che il convogliare nuovi pubblici sui linguaggi più tradizionali. La parola chiave è“contemporaneità”. «Puntiamo a far nascere un vero e proprio “Sistema regionale dello spettacolo” – ha spiegato Cocchi - Dopo aver approvato il quadro preliminare ci sarà bisogno di regolamentazioni successive, ma la strada è tracciata e indietro non si torna. Centrale il ruolo per una cabina di regia per politiche culturali fortemente programmate e condivise, un trampolino per dare slancio ed effic ienza, incisività e prestigio, agli interventi in un territorio ricco di suggestioni e di spinte come quello toscano». L´assessore ha poi evidenziato altri obiettivi che il sistema cultura in Toscana intende perseguire: da un lato uno spazio maggiore per la cosiddetta “musica popolare”, dall´altro linee in materia di cinema capaci di aiutare un settore chiamato a trasformarsi per non perdersi e un approccio diverso alle grandi istituzioni culturali aprendo spazi maggiori alle progettualità. In particolare per quanto riguarda i musei comunali, occorre attuare un salto di qualità e passare da una concezione del museo come deposito a quello di spazio di interazione con il pubblico, come succede nei grandi musei stranieri. .  
   
 

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