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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Luglio 2009 |
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VENTIMILA FAMIGLIE TOSCANE A RISCHIO DI ILLEGALITÀ E 14.000 IRREGOLARI FORZATI L´ASSESSORE REGIONALE SUL PACCHETTO SICUREZZA E SULLA PROPOSTA GIOVANARDI
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Firenze, 7 luglio 2009 - «Finalmente anche nel Governo c´è chi comincia a ragionare e soprattutto a confrontarsi con una realtà che per tante famiglie italiane rappresenta un problema quotidiano. La proposta di Giovanardi di regolarizzare badanti e colf va nella direzione che la Regione Toscana sta sostenendo da tempo, ed è quindi da apprezzare, a patto che alle parole seguano i fatti e non scomposte e illogiche prese di posizione come quelle di Calderoli, che evidentemente continua a strumentalizzare per fini elettorali una questione che rappresenta un problema reale per le famiglie italiane». L´assessore regionale alle politiche sociali, Gianni Salvadori, interviene sulla questione della regolarizzazione di badanti e colf, sollevata dal sottosegretario con delega alla famiglia, Carlo Giovanardi, in seguito all´approvazione del cosiddetto pacchetto-sicurezza. Secondo l´assessore Salvadori èarrivato il momento di dare ai prefetti il potere di regolarizzare gli extracomunitari che hanno già un lavoro. «I prefetti potranno verificare caso per caso le situazioni reali – aggiunge l´assessore – e soprattutto venire incontro alle circa 20. 000 famiglie toscane che ogni giorno hanno bisogno di essere aiutate da un cittadino o una cittadina extracomunitari. Nella nostra regione sono stati 47. 000 gli stranieri che hanno presentato domanda di regolarizzazione, ma soltanto a 13. 000 di loro è stato concesso il permesso. Significa che ben 34. 000 persone che stavano regolarmente lavorando con assicurazione e contributi versati sono forzatamente tenute nell´illegalità». Di questi si stima che circa 20. 000 siano badanti e colf e 14. 000 occupati in vari settori, dall´edilizia, all´agricoltura, all´industria. «Occorre dunqu e regolarizzarli – conclude l´assessore Salvadori - a partire da coloro che svolgono un´insostituibile funzione di sostegno alle famiglie toscane e ai non autosufficienti. Infatti è impensabile non solo non tener conto di questo, ma anche mettere a rischio di condanna fino a 3 anni chi ospita una badante per consentire ad un non autosufficiente di rimanere in famiglia». . |
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