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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Luglio 2009
 
   
  GENOVA: IN AUMENTO LE DENUNCE PER VIOLENZE DI CUI SONO VITTIME LE DONNE, MA CALANO I CRIMINI DI STRADA

 
   
  Genova, 7 Luglio 2009 - Aumentano del 50% nella provincia di Genova tra il 2007 e il 2008 le denunce per violenze di cui sono vittime le donne che sono passate da 42 nel 2007 a 84 nel 2008 e in percentuale minore, ma costante anche nelle altre province. Parallelamente si registra una diminuzione del numero totale dei delitti nelle province di Genova, La Spezia e Savona a partire dalla seconda metà del 2007 con una leggera controtendenza in provincia di Imperia dove negli ultimi quindici mesi è aumentata la criminalità di strada di tipo predatorio come borseggi e furti su auto e moto. Sono questi alcuni dati riferiti dal 3´ rapporto sulla sicurezza urbana in Liguria realizzato dall´assessorato regionale alla salute e alla sicurezza nel 2008 e relativo alle statistiche della delittuosità delle 4 Prefetture liguri. "L´area urbana genovese - ha spiegato l´assessore regionale alla sicurezza e alla salute - fa emergere un aumento delle violenze contro le donne, dovuto ad una maggiore propensione a denunciare. Si tratta di un fenomeno diffuso che nasce nell´ambito delle relazioni". "Attraverso il terzo rapporto sulla sicurezza urbana - ha continuato l´assessore - abbiamo lavorato su temi specifici come gli immigrati, un tema rilevante in una realtà come Sampierdarena dove vive una numerosa comunità ecuadoriana. Dall´indagine è emerso il bisogno di politiche che coniughino il sociale e la sicurezza in grado di creare condizioni per un percorso di integrazione". Dal rapporto emerge un forte incremento degli omicidi volontari a Genova. Dieci quelli che si sono verificati nel 2008, di questi 4 denunce riguardano autori stranieri a danno di altrettante vittime straniere e sia i primi che i secondi risultavano legati da rapporti già esistenti. Secondo gli autori del rapporto sulla sicurezza urbana l´insieme dei casi sembra privilegiare la pista degli affetti, escludendo moventi riconducibili ad omicidi maturati all´interno del crimine organizzato. Nel 2008 diminuisce a Genova il numero di omicidi a seguito di incidente stradale che sono passati dai 24 del 2007 ai 9 del 2008; mentre nella provincia di Savona nei soli mesi di luglio e agosto del 2008 sono state ritirate il 36% delle patenti sospese nel corso dell´anno precedente. In flessione sempre nel capoluogo ligure anche la criminalità di strada e gli scippi e i borseggi che diminuiscono rispettivamente del 40% e del 25%. E se a Genova le rapine in pubblica via diminuiscono del 38% mentre alla Spezia fanno registrare un raddoppio, aumentano nel 2008 nel capoluogo ligure del 20% i reati legati allo spaccio di droga, mentre si mantengono stabili nelle altre province. "Sicuramente - spiega Stefano Padovano, coordinatore dell´osservatorio regionale sulla sicurezza urbana - l´applicazione della misura dell´indulto non accompagnata da una serie di progetti di reinserimento ha rappresentato una nuova emergenza che ha costretto i servizi sociali e il volontariato a fronteggiare l´uscita dagli istituti di un ingente numero di persone, in gran parte straniere". Secondo i numeri del dipartimento Amministrazione penitenziaria dall´agosto 2006 al luglio 2008 negli istituti penali liguri 880 detenuti hanno usufruito di questa misura di cui 415 italiani e 465 stranieri. Di questi al 31 luglio 2008 hanno fatto rientro in carcere 370 persone di cui 190 italiani e 180 stranieri, pari a una percentuale totale del 39%. Stabili le truffe a danno di anziani nelle province di Savona e Imperia, mentre aumentano del 10% a Genova e diminuiscono del 20% alla Spezia. Per quanto riguarda delitti come l´estorsione, l´usura, il contrabbando e il riciclaggio di denaro frutto di proventi illeciti, le statistiche non consentono di far emergere dati significativi perché gran parte di questi reati non vengono denunciati e rimangono sotto la soglia del sommerso. Oltre alla provincia di Imperia dove la presenza della criminalità organizzata risulta comprovata, anche altre zone liguri risultano critiche come alcuni tratti della costa savonese, alcune località del Tigullio e dell´area sarzanese. Per quanto riguarda la devianza minorile l´andamento risulta sostanzialmente stabile, con una lieve tendenza al ribasso; anche se dalla somministrazione di un questionario ad un campione di studenti minorenni risultano un ampia fascia di comportamenti devianti che vengono messi in atto dagli studenti senza che adulti e istituzioni ne siano a conoscenza. Un fenomeno che riguarda sia i ragazzi che le ragazze. Lo studio fa emergere un deficit di conoscenza da parte della società degli adulti (famiglia, scuola, istituzioni) nei confronti della minore età e la necessità di adottare azioni di prevenzione rivolte sia ai minori italiani che stranieri. .  
   
 

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