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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Luglio 2009
 
   
  LA TENUTA COCCI GRIFONI HA PRESENTATO PRESSO L’UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE, IL LIBRO DAL TITOLO “LA RISCOPERTA DEL PECORINO – STORIA DI UN VITIGNO E DI UN VINO”

 
   
  E’ stato realizzato in collaborazione con l’Ateneo per creare una memoria storica attorno al vino da vitigno Pecorino: l’etichetta-simbolo di questa cantina picena, dalla vicenda paradigmatica per molti altri vitigni autoctoni italiani. Il 3 luglio scorso, presso l’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, la Tenuta Cocci Grifoni ha presentato al pubblico e alla stampa il libro “La riscoperta del Pecorino – Storia di un vitigno e di un vino”. Realizzato in collaborazione con l’Ateneo e illustrato da splendide immagini che portano la firma del fotografo Giò Martorana, questo volume si pone l’obiettivo di raccogliere in un’unica sede e dare voce a tutta l’opera di attenta e paziente ricerca operata dal fondatore della Tenuta, Guido Cocci Grifoni, fin dai primi anni Ottanta. In tutto questo tempo, mosso soltanto dall’amore per il territorio e la passione per la viticoltura, Guido Cocci Grifoni ha scelto con la sua azienda di andare controcorrente e, in un mercato che prediligeva bianchi internazionali, ha scommesso sulle potenzialità di questo vitigno autoctono, di cui si ha origine fin dal 1871, ma che rischiava di andare perduto a causa della sua scarsa produttività. Anni di studi, sperimentazioni e ricerca hanno permesso di delineare quello che ora è l’etichetta più rappresentativa della cantina: il vino da vitigno Pecorino, che ha ottenuto la Doc solo nel 2001, per la Tenuta Cocci Grifoni si traduce in Colle Vecchio, un vino così peculiare da meritarsi l’appellativo di “rosso vestito di bianco”. Il testo, suddiviso in tre sezioni, si propone di indagare lo stato dell’arte del vino da vitigno Pecorino sotto l’aspetto storico, con un excursus attraverso i secoli che si conclude con l’attività di ricerca e riscoperta attuata da Guido Cocci Grifoni, quello tecnico-enologico e quello di promozione e marketing, grazie a un’indagine di tipo qualitativo sulla conoscenza e sulla percezione del Pecorino. Il vitigno Pecorino, infatti, possiede caratteristiche tali per cui il vino che se ne ricava ha un altissimo tenore in zuccheri, con un alcol potenziale sempre sopra i 13,5°, un contenuto di acidi superiore a 8g/l, un valore di pH intorno a 3 e un estratto secco netto superiore a 24g/l: di tratta quindi di un vino longevo, potente perché carico di energia e piacevolmente sapido perché ricco di sali minerali, ceneri e acidi. Colle Vecchio si presenta all’assaggio di un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Possiede note speziate all’olfatto e in bocca si rivela con un gusto morbido dai sentori di frutta matura, mela renetta, liquirizia, fiori d’acacia e gelsomino. La sua ottima persistenza in bocca e il piacevole retrogusto lo rendono indicato non soltanto in abbinamento a primi saporiti, pesci e carni bianche ma anche ai salumi tipici del territorio ascolano come lonza, salame e prosciutto nostrano, oltre al caratteristico ciauscolo. “Questo testo è per noi motivo di profonda soddisfazione perché finalmente ratifica l’operato della Tenuta Cocci Grifoni che, nell’arco di decenni, ha permesso al vino da vitigno Pecorino di passare da ricordo nella memoria di pochi a vino attuale, riconosciuto, apprezzato e amato da un numero sempre più ampio di conoscitori ed estimatori, in Italia e all’estero” ha commentato Marilena Cocci Grifoni, responsabile commerciale estero della Tenuta “Ci auguriamo che le informazioni che derivano da questo lavoro possano essere utili tanto agli studiosi quanto ai semplici appassionati, per approfondire le loro conoscenze in merito e per fare del Pecorino il vero vino-simbolo del territorio piceno”. .  
   
 

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