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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Luglio 2009
 
   
  QUALE IL FUTURO DELLA NAUTICA TOSCANA

 
   
  Viareggio (Lu), 9 lugllio 2009 - Quale il futuro della nautica toscana e quali gli strumenti per affrontare la crisi che sta colpendo anche uno dei settori di eccellenza dell’economia toscana. Ne hanno discusso ieri a Viareggio con economisti, rappresentanti degli enti locali, di imprese e sindacati l’assessore al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare Giuseppe Bertolucci, che ha introdotto i lavori e moderato i successivi interventi, e l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna, che ha chiuso il seminario organizzato dalla Regione Toscana e dalla Consulta del Mare, con la collaborazione della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio. “La nautica – ha affermato Bertolucci - è un settore fondamentale del sistema produttivo toscano che ha visto negli anni della stagnazione crescite notevoli ma che ora risente della cr isi generale e richiede risposte adeguate in termini di innovazione di prodotto e di riorganizzazione del sistema produttivo e dei servizi da offrire al sistema delle piccole e medie imprese. Una delle strade da percorrere, sfruttando la crisi attuale come opportunità per rinnovare e rendere più competitivo il settore, è certamente quella delle green economy, dell’innovazione in senso ecologico, progettando e producendo imbarcazioni costruite con materiali più leggeri, con motori meno inquinanti che utilizzano carburanti ecologici”. Nell’ottica della integrazione delle politiche un altro punto rilevante, secondo l’assessore Bertolucci, è la qualificazione degli approdi turistici che, per reggere la concorrenza con gli altri paesi, ad esempio con la Croazia, devono fornire servizi adeguati ai diportisti e sostenere quella che viene chiamata nautica “sociale”, cioè l’estensione dell’accessibilità anche alle imbarcazioni di piccola taglia. A questo deve abbinarsi una accresciuta capacità di fare sistema per promuovere il territorio nel suo complesso, rafforzando il collegamento tra porto e entroterra e valorizzandone le offerte in tutti gli ambiti, da quelli economici a quelli turistico-culturali e enogastronomici. “Un altro fronte su cui occorre intervenire – ha detto ancora Bertolucci – è quello della riorganizzazione del lavoro nei cantieri nautici che sono come degli individui dalla testa grande e dalle gambe piccole, cioè grandi imprese ma con pochi addetti stabili. Non basta puntare a una maggiore qualità del prodotto. Occorre migliorare anche la qualità del lavoro, che vuol dire accrescere la sicurezza”. “La nautica, un settore che in Toscana ha generato valore e spinto lo sviluppo – è intervenuto l’assessore Brenna – deve coinvolgere l’intero territorio regionale, anche se poi ci sono vocazioni specifiche. Una delle risposte alla crisi attuale e al calo della domanda di nuove imbarcazioni può venire dal refitting, cioè la ristrutturazione e manutenzione delle imbarcazioni che richiede alta professionalità e know how tecnologico, e può diventare un settore importante per la competitività toscana”. Refitting che è stato proprio uno degli aspetti più menzionati nel confronto di oggi sulla nautica a cui hanno preso parte tra gli altri Stefano Casini Benvenuti dell’Irpet, Dionisia Cazzaniga dell’università di Pisa, Andrea Antonioli segretario generale della Cgil Versilia. In particolare il vicesindaco di Viareggio, Alberto Benincasa, ha lanciato la proposta di organizzare nella capitale della Versilia una “mostra internazionale del refit”. Gli assessore Bertolucci e Brenna hanno poi ricapitolato l e misure anticrisi della amministrazione regionale ricolte anche alla nautica. “La Regione è intervenuta su due fronti - ha detto Bertolucci - Da un lato ha varato provvedimenti per sostenere lavoratori e imprese (oltre 260 milioni di euro tra fondo di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle imprese, estensione della cassa integrazione in deroga, formazione e riqualificazione dei lavoratori e altre misure). Dall’altro ha attivato investimenti per 3,5 miliardi di qui al 2013, per favorire i progetti cantierabili insieme al rafforzamento della coesione sociale”. L’assessore Brenna ha ricordato il protocollo di intesa per una rete regionale di centri e servizi qualificati per il trasferimento tecnologico e l’innovazione della nautica e il bando unico per la ricerca e lo sviluppo in cui il settore nautica da diporto è uno degli ambiti strategici destinatari dell’aiuto pubblico. Sono sette i progetti di filiera presentati finora (ma il bando riapre dal primo settembre al 31 ottobre 2009) che coinvolgono 34 imprese attivando investimenti per circa 10 milioni di euro. “Stiamo anche per avviare – ha annunciato l’assessore alle attività produttive – contratti di programma tra una o più imprese da un lato e la Regione dall’altro. Promuovendo la cooperazione tra imprese leader e imprese fornitrici, queste procedure negoziali che abbiamo chiamato protocolli localizzativi sono particolarmente adatti al settore della nautica”. .  
   
 

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