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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  CONCLUSA A ROMA LA RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA SARDEGNA

 
   
  Roma, 9 Luglio 2009 - Si sono conclusi in tarda serata, del 9 luglio, i lavori della Giunta regionale, convocata dal Governatore Ugo Cappellacci alle 18 a Roma, nella sede di rappresentanza della Regione. All´ordine del giorno le questioni legate all´annunciata fermata "a caldo" dell´impianto cracking dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres, prevista per il 1 agosto. Alla seduta di giunta hanno preso parte, su invito dello stesso Governatore Cappellacci, anche il Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, i rappresentanti dei gruppi consiliari regionali, di maggioranza ed opposizione (Franco Cuccureddu, Luciano Uras, Giampaolo Diana, Adriano Salis, Pierpaolo Vargiu, Nello Cappai, Mario Diana) ed i parlamentari sardi (Piergiorgio Massidda, Salvatore Cicu, Fedele Sanciu, Piero Testoni, Antonello Mereu, Michele Cossa, Paolo Fadda, Siro Marroccu, Achille Passoni, Arturo Parisi, Amalia Schirru, Caterina Pes, Francesco Sanna, Antonello Cabras, Giampiero Scanu, Carmelo Porcu, Mariano Delogu, Bruno Murgia, Settimo Nizzi, Mauro Pili, Federico Palomba e Guido Melis). Presente anche l´ex ministro dell´Interno, Beppe Pisano. Al termine della seduta, che ha registrato gli interventi di numerosi partecipanti, fra parlamentari e consiglieri regionali, il presidente è stato investito della responsabilità di farsi interprete delle istante emerse nel corso della riunione, allargando il tavolo del confronto alla Sardegna intera. Il governatore, accogliendo l’invito formulatogli, ha quindi annunciato che si farà promotore di una assise generale, da tenersi prima del tavolo tecnico Stato Regione fissato dal Governo nazionale per il prossimo 17 luglio, alla quale prenda parte “la Sardegna intera", le forze politiche, sociali, le istituzioni, il mondo dell’impresa per riaffermare il fermo no della Sardegna alla chiusura dell’impianto di Porto Torres ed il conseguente smantellamento del sistema industriale sardo. "Si tratterà - ha detto il Presidente - di un momento di politica alta dove tutte gli interpreti si troveranno uniti nel dare una risposta forte ed inequivocabile di fronte all´atto inaccettabile minacciato dall´Eni, mosso da mere speculazioni e che rientra in una più ampia serie di azioni portate avanti dall´ente di Stato, ben oltre la volontà e gli indirizzi dello stesso azionista". .  
   
 

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