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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  ENI, PORTO TORRES: LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE UGO CAPPELLACCI

 
   
  Cagliari, 13 Luglio 2009 - ´´La democrazia non è soltanto espressione di libera iniziativa ma anche approfondimento della dignità umana nel suo pieno significato, nelle sue integrali aspirazioni ed esigenze, nella sua spinta di espansione e di partecipazione ai beni del mondo". Queste parole, attualissime, risalgono a ben 50 anni fa, esattamente al 3 ottobre del 1959 a Milano. A pronunciarle fu Aldo Moro. Oggi come ieri racchiudono, nella loro stringente attualità, il senso di sgomento e angoscia che negli ultimi tempi ci accompagna. Qualcuno da martedì scorso, nella sede dell´Eni, e non importa se un top manager o un semplice burocrate esecutivo, ha suonato le ´campane´, annuncio di un funerale. Ma a Porto Torres non ci sono morti. Ci sono, invece, tante famiglie, padri, madri, giovani che si interrogano sul presente e sul futuro. Una comunità viva e vitale che non si arrende. Come viva è vitale è l’intera Sardegna che oggi è al loro fianco e al fianco di tutti i lavoratori e di quanti li rappresentanti. Oggi la rabbia, legittima, è stata portata in piazza. E per una comunità che ha sempre fatto dell´orgoglio e della fierezza i suoi tratti distintivi non c´è cosa peggiore della perdita della dignità umana. La Sardegna non tollera per i propri figli tale condizione. Perché, come Moro, ´padre´ della democrazia italiana, la vera dignità è quella dell´uomo che può legittimamente aspirare a migliorare la sua condizione, attuando - come sottolineava - la partecipazione ai beni del mondo. L’anelito a vivere con dignità, insito nella natura umana, in questo particolare momento sembra messo a rischio. E lo stesso vale per l´orizzonte di serenità professionale e umana di tanti lavoratori, non solo di Porto Torres. Questo è un autentico sopruso civile che noi non possiamo assolutamente accettare e che, con la forza e unità d´intenti manifestata mercoledì a Roma e ribadita da tutti in queste ore, respingiamo al mittente. La Sardegna non fa più sconti a nessuno. Questo è bene che lo comprendano i vertici dell´Eni, che devono immediatamente fare marcia indietro sulla decisione presa per Porto Torres, ma anche il Governo che non può più consentire in alcun modo che un´azienda di cui lo Stato è azionista incameri profitti miliardari e lasci solo macerie e devastazioni sociali". . .  
   
 

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