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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  TRENTO: VIVIBILITÀ, SICUREZZA, COESIONE SOCIALE E POLITICHE ABITATIVE AL CENTRO DELLE STRATEGIE DI ITEA S.P.A.

 
   
   Trento, 13 luglio 2009 - Presentato il “Piano di Sicurezza per la vivibilità negli stabili Itea”. Panoramica a 360° del programma di intervento: il contesto di riferimento, le risorse e il bilancio dell’attività svolta fino ad ora, tra criticità e benefit, per i 21. 642 inquilini Itea, all’insegna dello slogan “Costruire comunità oltre ogni muro”. “Una risposta tempestiva e innovativa alle nuove istanze dell’utenza abitativa pubblica, finalizzata a promuovere benessere collettivo. È questa, in sintesi, la premessa che ha spinto Itea S. P. A. Ad assumere un ruolo attivo, propositivo e responsabile nelle iniziative di rete territoriale e familiare finalizzate alla coesione sociale – ha dichiarato oggi in conferenza stampa la Presidente Itea Aida Ruffini - ed il frutto di questa nuova linea di indirizzo è il “Piano di Sicurezza per la vivibilità negli stabili Itea”. Il programma dell’iniziativa è stato presentato oggi alla presenza dei vertici dirigenziali della Società, dei referenti delle associazioni sindacali trentine e dell’Assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Ugo Rossi, che ha espresso apprezzamento sul percorso intrapreso da Itea, mirato a far convergere gli agenti istituzionali e sociali del territorio per la crescita di una sensibilità collettiva che contribuisca a favorire l’equilibrio sociale. Concetto, quest’ultimo, condiviso anche dal Vicesindaco e Assessore comunale alla Pianificazione urbana e Politiche abitative Paolo Biasioli, che ha ricordato il vantaggio di vivere in una provincia, in grado di gestire il pluralismo culturale tipico delle zone di confine, grazie ad una capillare e consolidata rete di associazioni e di volontari, che favoriscono la nascita di punti di aggregazione e un maggior senso di appartenenza alla comunità. Dalla conferenza sono emersi alcuni elementi, che giocano un ruolo altamente strategico in questa delicata fase operativa: mediazione tra condomini-inquilini- comunità; equilibrio tra spazi privati e condominiali; gestione efficiente di un team di operatori sul territorio (4 ispettori; 5 fiduciari di zona; 1 mediatore sociale, 450 referenti condominiali); ottimizzazione della programmazione urbanistica; prevenzione della conflittualità sociale. Dal 2005 ad oggi, si registra un trend in netto calo per quanto riguarda le segnalazioni degli inquilini aventi ad oggetto la micro-criminalità di vicinato. In particolare, negli ultimi dieci anni, si è riscontrata una forte caduta verticale nella casistica delle criticità e della conflittualità condominiale. Alcuni esempi di oscillazioni di segnalazioni scritte pervenute ad Itea dal 1998 al 2007: a) problemi posti auto (n. 45 nel 1998; n. 2 nel 2007); b) disturbi della quiete (n. 109 nel 1998; n. 29 nel 2007); c) animali domestici (n. 44 nel 1997; n. 5 nel 2007); d) pulizie spazi comuni (n. 48 nel 1997; n. 6 nel 2007). “Il Piano Sicurezza elaborato da Itea ha la finalità di contribuire al miglioramento della vivibilità relazionale negli stabili, attraverso attività sistematiche e progetti mirati che escano dalla logica dell’intervento frammentario ed emergenziale – ha proseguito la Presidente Itea - L’obiettivo è lavorare per un servizio ove prevalga, al positivo, una percezione di sicurezza, intesa come solidarietà familiare e di vicinato negli stabili di edilizia popolare, quale modello di comunità”. Erano presenti in conferenza stampa anche Walter Alotti (Uil), Luca Oliver (Acli) e Piergiorgio Giuliani (Sindacato Inquilini), che hanno elogiato l’impegno di Itea nel dare un contributo concreto al miglioramento della vivibilità degli stabili, consigliando però maggior attenzione nella scelta dell’inquilinato durante le operazioni di assegnazione degli alloggi. Diego Faccini (Cisl) ha rilevato le grandi fasi di trasformazione subite dal ‘modello famiglia’ negli ultimi 30 anni e le problematiche ad esso correlate ed ha aggiunto: “Il Piano Sicurezza non deve essere un costo, ma un investimento per Itea, che ha dimostrato di essere riuscita a colmare quel gap preesistente di informazioni, interventi assistenziali e controlli sul territorio”. Luciano Rinaldi (Uniat- sindacato inquilini Uil) e Paola Furlan (Consorzio dei Comuni) hanno invece rimarcato l’esigenza di una maggior cura da parte delle istituzioni alla programmazione urbanistica e di quartiere, con particolare attenzione verso i centri storici. Infine, Franco Ianeselli (Cgil) ha espresso un giudizio positivo su quanto fatto fino ad ora, considerando non sempre giustificabili i giudizi critici pervenuti alla Società ed aggiungendo che, in taluni casi, si percepisce un maggior senso di comunità negli stabili Itea, rispetto a quelli di privati. Per la natura del territorio, per la frammentazione e la disomogeneità dell’utenza, per l’aumento della complessità delle richieste legate alle soluzioni abitative, i risultati che Itea S. P. A. Potrà vantare domani sono strettamente correlati alla capacità, oggi, di collaborare con tutti i soggetti che si occupano a diverso titolo di politiche abitative, vivibilità, sicurezza ed inclusione sociale. .  
   
 

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