Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  LA GIUNTA TRENTINA APPROVA I MEDICINALI EROGABILI A CARICO DEL SERVIZIO PROVINCIALE VERRÀ RAZIONALIZZATA L’ESENZIONE AI FARMACI PER LE MALATTIE RARE NEUROLOGICHE

 
   
  Trento, 13 luglio 2009 - Meno discrezionalità nell’assegnazione delle esenzioni a favore dei soggetti affetti da malattie rare neurologiche, secondo il percorso intrapreso dal 2004 nell´ambito della realizzazione di un´area vasta interregionale per le malatte rare (Nord-est). È questo in sintesi il contenuto della delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell´assessore alla sanità e alle politiche sociali Ugo Rossi. Si tratta di un livello assistenziale aggiuntivo, rispetto a livelli essenziali di assistenza - per il quale la Provincia ha stanziato 150. 000 euro annui – e al quale avranno diritto i cittadini residenti in Trentino e iscritti al Servizio sanitario provinciale. Il provvedimento della Giunta provinciale - pari a una spesa di 150. 000 euro annui e quindi a 75. 000 euro per questo secondo semestre del 2009 - concede, con completo onere a carico del Servizio sanitario provinciale, i trattamenti farmacologici proposti dal Tavolo tecnico per i soggetti affetti da malattia rara neurologica e metabolica ad interessamento neurologico. I medicinali saranno erogati attraverso le farmacie convenzionate del territorio, ai soli cittadini residenti nella Provincia e iscritti al Servizio sanitario provinciale. Ormai da tempo l’Amministrazione provinciale ha messo in atto un percorso finalizzato a definire i protocolli di trattamento farmacologico, che comprendono i farmaci ritenuti efficaci ed essenziali per il trattamento, con l’obiettivo di garantirne l’accesso a carico del Servizio sanitario provinciale, in base al principio di equità e di omogeneità assistenziale in tutto il territorio provinciale. Nel 2004, è stato sottoscritto, tra la Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione del Veneto e la Regione Friuli Venezia Giulia, uno specifico Accordo riguardante la realizzazione di un’area vasta interregionale per le malattie rare, allo scopo di qualificare l’area del Nord-est quale contesto territoriale omogeneo nel quale realizzare una politica unitaria in tema di malattie rare. Tra gli obiettivi di questa politica sanitaria unitaria - perseguita attraverso l’istituzione di uno specifico Gruppo tecnico interregionale dell’area vasta, costituito da rappresentati delle 4 amministrazioni - vi sono: - la produzione di linee guida assistenziali concordate; - la definizione dell’estensione delle esenzioni e dei benefici ai quali i pazienti hanno diritto; - l’erogazione di prestazioni diagnostiche in modo semplice e trasparente per la persona e il più vicino possibile al suo luogo di vita. Dopo avere creato la “Rete interregionale dei Centri di riferimento per le malattie rare” e individuato un Centro provinciale di coordinamento per l’accesso alla rete interregionale delle malattie rare - operativo dal mese di aprile 2009 presso il presidio ospedaliero di Villa Igea a Trento - si è avviato il percorso d’analisi e proposta tecnica, finalizzato a perseguire gli obiettivi sopra descritti, stabilendo di procedere attraverso la costituzione di gruppi di lavoro con specialisti per gruppi di patologie: il primo gruppo, appunto, riguardante le malattie neurologiche rare, ha elaborato la proposta inerente i farmaci adottata con il provvedimento odierno, già licenziata dalla Regione del Veneto, che sarà tempestivamente approvata anche dalla Regione Friuli Venezia-giulia e dalla Provincia autonoma di Bolzano. Vale la pena di ricordare che, sebbene sia esiguo il numero di soggetti affetti da una patologia rara (secondo l’accezione riconosciuta nell’Unione Europea le malattie rare colpiscono 5 persone su 10. 000), le malattie rare non sono, per converso, poche, perché si stima che esse siano circa 8. 000. Sono malattie definite anche “orfane”, perché penalizzate dalla scarsa disponibilità di farmaci per il loro trattamento e se nel corso degli ultimi anni sono stati autorizzati al commercio diversi farmaci “orfani”, la risposta alle necessità terapeutiche delle malattie rare è tuttora insufficiente. Per questo l’amministrazione provinciale si sta muovendo con decisione per supportare i pazienti affetti da queste patologie, attraverso una rete di interventi volti da un lato a migliorare gli interventi di diagnosi e prevenzione, dall’altro a razionalizzare il campo dei medicinali erogabili gratuitamente. .  
   
 

<<BACK