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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  GLI OBIETTIVI CHIAVE A L´AQUILA DEL PRIMO MINISTRO SVEDESE FREDRIK REINFELD E DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSÉ MANUEL BARROSO

 
   
  L’aquila, 13 luglio 2009 - La scelta simbolica dell’Aquila come sede del G8 è una testimonianza della solidarietà mondiale nei confronti dell’Italia dopo il terribile terremoto di pochi mesi fae un´occasione unica di prevenire un´altra catastrofe, questa però di origine umana. I cambiamenti climatici sono già in atto e sono sempre più rapidi. Al vertice dell’Aquila, la principale priorità dei leader del G8 e dei loro partner di tutto il mondo dev’essere quella di raggiungere a Copenaghen un accordo post-2012 globale, ampio e ambizioso che, nel rispetto dei dati scientifici, preveda riduzioni effettive delle emissioni planetarie. Un´intesa di questo genere a Copenaghen dimostrerà la serietà con cui affrontiamo i cambiamenti climatici,incentivando gli investimenti necessari per dar vita ad un´economia verde, creare nuovi posti di lavoro e trainare la crescita nei prossimi venti o trent´anni. Capire questo oggi significa assicurarsi una posizione privilegiata in futuro. L’economia post-crisi sarà molto diversa da quella precedentee non ci si presenterà due volte la stessa opportunità. Le misure volte ad affrontare la crisi economica, quindi, devono essere adottate contemporaneamente a quelle destinate a contrastare i cambiamenti climatici. Sappiamo che c’è molto da fare per migliorare l’efficienza energetica a livello delle imprese, dei consumatori e degli enti pubblici. Di fatto, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, il 54% delle misure di riduzione necessarie per limitare il riscaldamento globale a 2°C potrebbe essere attuato mediante l’introduzione di tecnologie già esistenti, efficienti dal punto di vista energetico. In tal modo, la crisi economica potrebbe permettere di trovare soluzioni intelligenti ai problemi climatici assicurando al tempo stesso un risparmio di denaro e una migliore sicurezza energetica. Andremo all’Aquila prefiggendoci una serie di obiettivi chiave. Insisteremo sulla necessità di rispettare il traguardo dei 2°C. Ribadiremo l’esigenza di fissare come obiettivo globale quello di ridurre almeno del 50% le emissioni globali entro il 2050. Chiederemo inoltre a tutti i paesi industrializzati di ridurre le emissioni almeno dell’80% nello stesso periodo, contribuendo a questi sforzi mediante notevoli riduzioni a medio termine di entità paragonabile. I fondi stanziati per la lotta contro i cambiamenti climatici daranno un contributo determinante a questa soluzione:l’Ue presenterà le relative proposte in tempo utile e, ovviamente, è più che disposta a fare la sua parte. In quanto fonte principale delle emissioni passate, infatti, siamo naturalmente consapevoli che spetta ai paesi industrializzati svolgere un ruolo guida in tal senso,ma questo non può bastare. Devono per esempio contribuire a questo impegno anche le economie emergenti, le cui emissioni sono in costante aumento. Ciascuno di noi deve fare la sua parte, secondo il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e in funzione delle rispettive capacità. L’unione europea e i suoi Stati membri sono fieri degli impegni da noi assunti di ridurre le emissioni del 20% entro il 2020. Siamo pronti a fare anche di più riducendo le emissioni del 30% se verrà raggiunto un accordo ambizioso a Copenaghen. Siamo disposti a condividere con altri la nostra esperienza, ad esempio per quanto riguarda gli scambi dei diritti di emissione. Auspichiamo la creazione di un sistema di scambio delle emissioni a livello dell’Ocse entro il 2015. Vorremmo inoltre riformare e sviluppare il meccanismo di sviluppo pulito in modo da far beneficiare anche le popolazioni più povere del pianeta dei nuovi investimenti e delle nuove tecnologie. Siamo fermamente decisi a far sì che il contributo europeo sia determinante per raggiungere, a Copenaghen, un accordo di cui tutti possiamo essere orgogliosi. Non vi sono alternative. Un fallimento ora significherebbe non rispettare l’impegno che tutti i genitori devono assumere nei confronti dei propri figli:lasciare loro un mondo migliore. Facciamo in modo che all’Aquila i cambiamenti climatici diventino un’opportunità mondiale. .  
   
 

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