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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  SECONDO UNA RELAZIONE, LA COOPERAZIONE UE-RUSSIA POTREBBE ESSERE MIGLIORE

 
   
  Bruxelles, 13 luglio 2009 - La cooperazione Ue-russia funziona bene e il contributo dei partner russi ai progetti finanziati dall´Ue è altamente apprezzato dai partner comunitari. Ciononostante c´è ancora molto da fare per incoraggiare la partecipazione russa ai programmi quadro dell´Ue e per integrarli completamente nello Spazio europeo della ricerca (Ser). Sono queste le conclusioni principali di una nuova relazione del progetto Rusera Exe, finanziato dall´Ue, che è stato finanziato con ben 240. 000 euro nell´ambito dell´area di attività "Cooperazione internazionale" del Sesto programma quadro (6° Pq). Lo scopo del progetto era di incentivare la cooperazione Ue-russia nella ricerca, creando e sostenendo i legami tra i ricercatori individuali nelle due regioni. , Il rapporto si basa su un sondaggio e su interviste con i ricercatori e altre parti interessate coinvolte nella cooperazione Ue-russia. I risultati mettono in luce la grande considerazione in cui sono tenuti i ricercatori russi dai coordinatori dei progetti dell´Ue, che apprezzano la competenza scientifica e l´affidabilità personale dei ricercatori russi, nonché il loro desiderio di raggiungere risultati di ricerca di ottima qualità. Inoltre sia i ricercatori dell´Ue che quelli russi credono che il contributo russo ai progetti di ricerca sia "essenziale". La relazione rivela però una serie di ostacoli che intralciano una maggiore e migliore collaborazione tra l´Unione europea e la Russia nel campo della ricerca. La lingua rimane un problema importante; molti degli intervistati dell´Ue hanno dichiarato che avrebbero avuto regolarmente grandi problemi se non avessero avuto nella propria istituzione l´aiuto di personale che parlava russo. La natura gerarchica della maggior parte delle organizzazioni di ricerca russe crea anch´essa difficoltà; pochi ricercatori hanno la facoltà di prendere decisioni e se è necessaria una firma su un documento, normalmente si deve risalire un paio di gradini nella gerarchia. Inoltre, una mancanza di fondi da parte russa impedisce a molti partner russi di partecipare agli incontri di avvio dei progetti nell´Ue. Il risultato di questo frammentato processo di orientamento è che i ricercatori russi a volte non hanno una visione completa del loro ruolo nel progetto e dei compiti che devono svolgere. Per quanto riguarda la gestione del progetto, la relazione ha rilevato che i ricercatori russi hanno minori capacità gestionali in confronto ai loro colleghi dell´Ue e mostrano lacune nella conoscenza delle regole del programma quadro. In particolare, alcuni ricercatori dell´Ue lamentano che gli istituti di ricerca russi non hanno la cultura di giustificare le spese, cosa invece necessaria per i progetti finanziati dall´Ue. La relazione stabilisce una serie di consigli e misure per riuscire a superare questi problemi. Per esempio, essa invita ad un maggiore sviluppo delle strutture di sostegno del 7° Pq (Settimo programma quadro) in Russia - specialmente nelle regioni - per garantire che tutti i ricercatori possano avere facilmente notizia dei programmi di ricerca dell´Ue. Sono necessari maggiori finanziamenti per permettere ai ricercatori russi di viaggiare per partecipare agli incontri riguardanti i progetti nell´Ue, in modo che possano contribuire più attivamente alla direzione generale del progetto. Allo stesso tempo, i ricercatori europei dovrebbero andare in Russia per stabilire buone relazioni personali con gli scienziati del luogo. I ricercatori europei hanno anche bisogno di conoscere le strutture delle istituzioni di ricerca russe e di vedere gli scienziati come mediatori di una gerarchia che ha forse poca esperienza nella cooperazione internazionale per la ricerca. I ricercatori russi trarrebbero beneficio da un maggiore sviluppo delle loro capacità complementari, specialmente la gestione dei progetti, la lingua e una più ampia comunicazione. A livello istituzionale, i fondi dell´Ue devono essere gestiti in modo trasparente e in linea con le regole dell´Ue. "Nell´ambito del 7º Pq, la Comunità europea e la Russia cooperano ancora più da vicino rispetto al 6° Pq, definendo congiuntamente le materie riguardanti la Rts di mutuo interesse e vantaggio, offrendo strumenti specifici per incoraggiare una più stretta cooperazione sulla Rts," conclude la relazione. "Sarà di grande importanza sviluppare una semplice strategia di implementazione dei provvedimenti necessari per permettere alla Russia e all´Europa di sfruttare al massimo il grande potenziale di cooperazione Rts tra Russia e Ue negli anni a venire, in particolare in caso di associazione della Russia al 7° Pq. " Nella premessa alla relazione, il coordinatore del progetto, professor Yuri Pokholov dell´Associazione russa per la formazione ingegneristica, ha scritto: "Spero che questo rapporto possa essere di aiuto ai ricercatori e ai manager di ricerca sia russi che europei e che possa risultare utile per una cooperazione internazionale scientifica e tecnologica efficiente e vantaggiosa per entrambe le parti. " Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Rusera-exe. Ru/index_en. Php Per scaricare la relazione, cliccare: http://rp7. Ffg. At/upload/medialibrary/ruseraexe_report_finalversion_july200975180. Pdf .  
   
 

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