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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
 
   
  OPERAZIONE TRASPARENZA IN CONSIGLIO COMUNALE CON 1ª BANCA DATI ON LINE. PALMERI: “MILANO MODELLO DI E-DEMOCRACY”

 
   
  Milano, 13 luglio 2009 - Prosegue l’operazione trasparenza del Consiglio comunale, con il progetto di “banca dati on line” degli eletti a Milano. Per la prima volta tra le grandi città italiane, tutte le informazioni di pubblico interesse riguardanti gli atti dell’Amministrazione e l’attività istituzionale dei suoi rappresentanti – dal testo delle delibere agli incarichi di consulenza, dai redditi alle presenze in Aula – saranno pubblicate entro l’anno in un’area dedicata del sito Internet del Comune per una facile consultazione da parte dei cittadini. L’iniziativa, nata su proposta dei Radicali italiani, e formalizzata in un documento approvato all’unanimità dall’Aula lo scorso 25 giugno dopo un percorso in Commissione Servizi civici, è stata presentata a Palazzo Marino da Manfredi Palmeri, Presidente del Consiglio comunale e coordinatore nazionale della Conferenza dei Consigli comunali d’Italia dell’Anci, insieme ai consiglieri Maurizio Baruffi, Pierfrancesco Maran, Giancarlo Pagliarini, Leone Talia e Filippo Totino. “Milano può e deve diventare modello di e-democracy in Italia – ha detto Manfredi Palmeri – garantendo la più assoluta trasparenza tra elettori ed eletti: non è solo un dovere ma anche un’opportunità, legata alla partecipazione di tutti i cittadini alla vita delle istituzioni. Da questo punto di vista la comunicazione del nostro lavoro attraverso la Rete, luogo virtuale ma reale perché facilmente accessibile, è più efficace di quella attraverso l’Albo Pretorio, luogo reale ma virtuale perché sconosciuto ai più”. “Accanto alla buona volontà dei singoli Comuni come Milano – ha proseguito Manfredi Palmeri – è urgente modificare una normativa vecchia in alcuni casi di 30 anni, che limita nei fatti la conoscenza di ciò che accade nella Pubblica Amministrazione. In sede Anci istituirò a tal fine un gruppo di lavoro perché le nostre proposte siano inserite nel nuovo Codice delle Autonomie locali. La trasparenza serve al Paese, serve a tutti: ai cittadini ma anche ai loro eletti”. “L’anagrafe pubblica degli eletti – ha detto Maurizio Baruffi - si ispira al motto di Einaudi ‘conoscere per deliberare’: è uno strumento di informazione e di controllo a disposizione dei cittadini e, implicitamente, anche una risposta al movimento dell’antipolitica nel segno della trasparenza”. .  
   
 

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