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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2009
 
   
  UE: RIMANDATA A SETTEMBRE L´ELEZIONE DI BARROSO

 
   
   Strasburgo, 14 luglio 2009 - I leader dei gruppi politici al Parlamento europeo, riuniti nella conferenza dei presidenti lo scorso giovedì, hanno preso nota della proposta ufficiale dei governi nazionali di rieleggere José Manuel Barroso a presidente della Commissione europea per i prossimi cinque anni. Alla fine, si è deciso di rimandare l´elezione a settembre, per valutare meglio la sua candidatura. Hans-gert Pöttering (presidente uscente del Parlamento europeo): "La Conferenza dei presidenti ha deciso di non eleggere il presidente della Commissione Europea nella plenaria di luglio. Una larga maggioranza sembra pronta a votare a settembre, ma la decisione deve ancora essere ufficializzata. È normale che Consiglio e Parlamento a volte abbiano opinioni differenti. Adesso i gruppi possono invitare l´attuale presidente Barroso, che prima del voto presenterà ufficialmente il suo programma in plenaria". Joseph Daul (Epp): "Prendiamo nota che il presidente Barroso è stato indicato ufficialmente dal Consiglio. La prossima settimana decideremo la data del voto. La maggioranza preferisce rimandare a settembre. È importante andare avanti e fare dei progressi per superare la crisi economica". Martin Schulz (Socialists & Democrats): "La Presidenza del Consiglio ha subito una sconfitta, visto che siamo riusciti a rimandare il voto che loro volevano invece a luglio. Vedremo ed ascolteremo quello che Barroso ha da dire, e soprattutto avremo l´opportunità di discutere con lui. Ma quello che ho visto nelle scorse settimane non mi fa ben sperare". Guy Verhofstadt (Alde): "Da parte nostra tutto dipende dal programma che Barroso presenterà, solo su queste basi decideremo se appoggiare la sua candidatura o meno. Riteniamo importante che modifichi il suo approccio faccia a faccia con la crisi economico-finanziaria. Ha bisogno di presentare una strategia europea per fronteggiare la crisi. Riteniamo che quello che conti non sia la personalità ma il programma". Rebecca Harms (Greens/efa): Il nostro gruppo cercherà di fare in modo che si parli prima del programma per i prossimi cinque anni e che solo dopo si passi al voto. Inoltre chiederemo che la votazione si svolga secondo le nuove regole del trattato di Lisbona riguardanti l´intera nuova Commissione, che entreranno in vigore dopo il referendum in Irlanda. Infine, non penso che al momento ci sia davvero una maggioranza pro-Barroso". Timothy Kirkhope (European Conservatives & Reformists): "È importante non rimanere fermi ad aspettare. Abbiamo cose molto importanti da fare, per questo avremmo avuto bisogno di un presiedente della Commissione Europea già in carica. Speravo che potesse lavorare anche durante l´estate, invece adesso stiamo accumulando un ritardo, cosa, a mio avviso, poco soddisfacente". Lothar Bisky (Gue): “Abbiamo fatto bene a rimandare il voto. Ma penso sia alquanto strano che le stesse persone che ritengono il trattato di Lisbona così importante vogliano adesso invece procedere secondo le regole dettate dal trattato di Nizza. È una cosa che non capisco e sulla quale riservo qualche critica". .  
   
 

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