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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Ottobre 2006
 
   
  SLOVENIA / LA STRADA DEL VINO DI VIPAVA

 
   
  La vallata del fiume Vipava (Vipavska dolina, Vipacco in italiano)), subito a sud-est di Nova Gorica e quindi a due passi dal confine italiano di Gorizia, rappresenta una delle più feconde zone vinicole della Primorska, l’estrema regione occidentale della Slovenia al confine con l’Italia. La conformazione geografica della valle, aperta da un lato sulla pianura friulana e protetta dagli altri lati dai rilievi calcarei del monte Nanos, dalle cui sorgenti carsiche nasce il fiume, e dagli altipiani del Carso (Kras) e della Selva di Tarnova (Trnovski Gozd), e un clima del tutto particolare, dove si incontrano correnti alpine e mediterranee, consentono alle vigne abbarbicate a gradoni sulle colline esposte al sole un’invidiabile maturazione, capace di conferire al vino qualità e carattere. Vi si producono soprattutto Rebula, Merlot, Tokai, Zelen, Pinela e Malvazija. I bianchi sono caratterizzati da una corposità piena, hanno il gusto fresco della frutta e una equilibrata acidità. I rossi sono ricchi di estratti e più adatti all’invecchiamento. Il Merlot di Vipava viene annoverato tra i migliori vini dell’Europa centrale, ma anche il rosé è ben considerato. Non a caso proprio in questa zona nacque, nel 1894, la prima cooperativa vinicola della Slovenia, e siamo in piena terra delle “osmizze” (dette anche frasche), aziende produttrici che vendono direttamente ai consumatori, usanza settecentesca che risale all’imperatrice Maria Teresa d’Austria che autorizzò i contadini a vendere per otto giorni il vino rimasto dall’anno precedente in mescite segnalate ai passanti da una frasca, un ramo d’edera. Oggi le osmizze sono diventate una norma, dando anzi vita a una “Vinska cesta”, la Strada del Vino del Vipava, che unisce e collega aziende vinicole, agriturismi, produttori agricoli e gastronomici, ristoranti e trattorie con le maggiori località di interesse turistico. Vini a parte, la vallata del Vipava è un posto assai gradevole grazie al suo paesaggio, ricca di storia e d’arte, che merita da sola una visita. Valico naturale tra la Pianura Padana e il bacino danubiano, da qui passava la strada romana che da Aquileia attraverso Emona (Lubiana), Celeia (Celje) e Poetovio (Ptuj, tutte in Slovenia), portava fino ad Aquincum (Budapest); da qui transitarono le legioni romane protese alla conquista dell’est, e più tardi in senso inverso le invasioni di Goti, Unni, Longobardi e Slavi. Le maggiori località sono situate lungo la pianura di fondovalle, mentre sulle colline cosparse di vigneti e alberi da frutta si trovano castelli, mulini, chiese (molte didicate a San Martino, protettore dei viticoltori, ma anche ad altri santi che in qualche modo hanno a che fare con il vino) e stupendi borghi in pietra bianca calcarea. Da non perdere assolutamente Branik, il cui duecentesco castello è uno dei più imponenti della Slovenia, Stanjel, un gioiello di villaggio carsico fortificato, Vipava, nel cui castello abitò anche Carlo Goldoni che vi scrisse almeno una commedia, Zemono con la sua elegante palazzina di caccia, Vipavski Kriz, bella cittadina fortificata di origine medievale, Ajdovscina, antico castro romano e prima stazione sulla strada da Aquileia a Lubiana, Sempas e Sempeter. Chi va per cantine (klet) ed enoteche (vinoteka) è opportuno che sappia che in Slovenia il controllo sulla qualità è piuttosto severo. Quando sulle bottiglie compare la scritta ‘kontrolirano poreklo’ si tratta di un vino di buon livello; ‘vrhunsko vino’ significa vino di prima scelta e porta un’etichetta dorata, ‘kalovostuo vino’ vuol dire vino di qualità ed ha etichetta color argento, mentre ‘namizno vino’ equivale a vino da tavola e l’etichetta è color bronzo. Anche la gastronomia, basata molto su maiale, aromi e spezie, non va affatto trascurata; da ricordare le tagliatelle con prosciutto e panna, prosciutto, carrè stagionato, salame, salsicce e selvaggina, gli struccoli bolliti, il formaggio in acqua salata, i dolci con ricotta. Informazioni in italiano sulla Strada del Vino di Vipava, contenenti anche notizie e indirizzi su ristoranti, trattorie, cantine, enoteche, monumenti e altro, possono essere consultate sul sito www. Slovenia-tourism. Si. Per informazioni: Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, tel. 02. 29511187, info@slovenia-tourism. It. .  
   
 

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