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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Luglio 2009
 
   
  A COMO LA CONFERENZA NAZIONALE DEI PICCOLI COMUNI PRESENTI CENTINAIA DI SINDACI DA TUTTA ITALIA

 
   
  Como, 15 luglio 2009 - «Una nuova Italia fuori dalla crisi. Il contributo dei piccoli Comuni e delle Unioni per l’innovazione e la ripresa»: è stato questo il tema della conferenza nazionale dei Piccoli Comunie delle Unioni dei Comuni tenutasi il 10 e 11 luglio a Villa Erba, organizzata dall’Anci, Unione Nazionale dei Comuni d’Italia. Significativo lo slogan della manifestazione: «Piccolo è bello», che si è sviluppata attraverso numerosi seminari e tavole rotonde che hanno visto coinvolti sindaci da tutt’Italia ed esperti dei vari problemi sul tappeto: dall’innovazione tecnologica alla tutela dell’ambiente, dalla ricerca di fonti rinnovabili alle prospettive di risparmio energetico, dalla possibilità di unire le risorse e dividere le spese previste dalla legge all’annoso problema per molti paesi lariani della scarsità di acqua. Per i Piccoli Comuni le parole d’ordine devono essere innovazione e riforme. Lo ha sostenuto il Coordinatore Nazionale Anci Piccoli Comuni/unioni, Mauro Guerra, ex deputato e attuale vice sindaco di Tramezzo oltre che consigliere provinciale. “Siamo convinti - ha spiegato Guerra - che il futuro dell’Italia si comincia a decidere oggi, sulle nuove opportunità per il cambiamento e sul contributo che i piccoli Comuni pretendono di dare”. Secondo Guerra i piccoli Comuni “Sono titolari di un ricco patrimonio e di grandi opportunità ma hanno anche dei limiti, sono piccoli, hanno difficoltà di competenze tecniche, di struttura nel garantire servizi, hanno risorse finanziarie limitate. Vogliamo accettare la sfida lanciando il tema della Unioni di Comuni, gestione associata delle funzioni di servizi su un territorio, come uno dei temi centrali che dovrà caratterizzare la nuova Carta delle Autonomie. Per noi - ha detto - la strada dell’adeguatezza passa attraverso la costituzione delle Unioni”. Per questo è importante che “si discuta di riforme istituzionali, che sia aperto il cantiere del federalismo fiscale e del federalismo istituzionale, però – ha aggiunto – sentiamo l’esigenza che a questo dibattito sul piano delle riforme corrisponda una politica concreta. Faccio due esempi: Primo, un federalismo fiscale efficace deve prevedere forme di compartecipazione più alte per i comuni. Secondo, l’introduzione di innovazioni in campo energetico e ambientale con una nuova normativa che favorisca i piccoli comuni”. D’accordo sul federalismo fiscale anche il presidente della Provincia di Como. Nel suo indirizzo di saluto all’assemblea Leonardo Carioni ha detto – senza mezzi termini – che “i soldi delle tasse devono restare sul territorio che le ha prodotte”. Carioni si è detto concorde con Guerra anche sulla necessità di favorire le Unioni di Comuni per abbattere i costi ed elevare la qualità dei servizi ai cittadini. “il grande problema al quale ci troviamo di fronte, però, è la gabbia posta dal patto di stabilità. Un problema – ha concluso Carioni - che deve essere affrontato e risolto a livello centrale, altrimenti gli enti locali hanno le mani legate”. .  
   
 

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