GIUSTIZIA AMERICANA: L´INDIRIZZO IP NON COSTITUISCE UN DATO PERSONALE
Il giudice Richard Jones della Corte federale di Seattle, chiudendo un lungo contenzioso che ha visto Microsoft difendersi da una class action di cittadini statunitensi contro il programma Windows Genuine Advantage (Wga), ha affermato che l´indirizzo Ip non costituisce un dato personale e che la raccolta e la memorizzazione di indirizzi Ip non rappresenta una violazione della privacy. Secondo gli attori Wga raccoglierebbe e consentirebbe la successiva memorizzazione di informazioni sul Bios e seriale dell´hard disk, configurazioni hardware, product key e indirizzi Ip dei singoli utenti, dati ritenuti personali. Secondo Microsoft, invece, tale raccolta non violerebbe in alcun modo il diritto alla riservatezza. Accogliendo tale tesi, il giudice ha spiegato che "affinché le informazioni si possano considerare personali è necessario che identifichino davvero una persona, mentre un indirizzo Ip identifica un computer" .