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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
 
   
  LA RETE ENTERPRISE EUROPE HA APPENA CONCLUSO CON SUCCESSO IL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ

 
   
  Bruxelles, 20 luglio 2009 - Da quando è stata istituita - più di un anno fa - dalla direzione generale per le Imprese e l´industria della Commissione europea, la rete Enterprise Europe è diventata un punto di riferimento per le aziende di oltre 40 paesi per affrontare questioni transfrontaliere e comunitarie. Un punto centrale della rete è quello di fornire informazioni sulle opportunità di finanziamento per le piccole e medie imprese (Pmi). Tra le possibilità di finanziamento dell´Unione europea ci sono i Fondi strutturali, finanziamenti governativi e bancari per le Pmi, il progetto della Commissione per "Sostenere l´internazionalizzazione delle Pmi", il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7° Pq) e altre ancora. Ma le attività della rete Enterprise Europe vanno ben oltre. Gli esperti della rete sono in grado di assistere le Pmi nel presentare la loro candidatura ai finanziamenti e di offrire consigli sulla legislazione e le politiche comunitarie. Inoltre, Enterprise Europe cerca di coinvolgere le Pmi e altre aziende nel processo di legislazione. Tra gli altri ruoli della rete Enterprise Europe ci sono quello di far incontrare aziende e ricerca, facilitare la ricerca di partner in altri paesi e promuovere il trasferimento tecnologico a partire dal tavolo di progettazione fino a raggiungere il mercato. Il Servizio di trasferimento tecnologico della rete - ad esempio - aiuta a creare i contatti tra un partner che offre tecnologia e i suoi potenziali utenti. Il sostegno continua poi anche durante la fase di trasferimento. Un aspetto importante per quanto riguarda queste attività è la presenza della rete Enterprise Europe a livello locale. Per riuscire a coprire un´area il più possibile ampia, la rete è composta da 600 organizzazioni partner locali, tra cui camere di commercio e industrie, organizzazioni di ricerca e sviluppo, università, agenzie per lo sviluppo regionale, associazioni nazionali si Pmi, governi regionali e persino banche statali. Insieme esse dispongono di circa 3. 000 esperti di supporto aziendale. L´agenzia esecutiva per la competitività e l´innovazione (Eaci) è responsabile della gestione della rete. Chris Farmakis della Greater London Enterprise nel Regno Unito rappresenta uno dei nodi nazionali della rete, che ritiene che questo primo anno di attività di Enterprise Europe sia stato un successo. "Al di là dei nostri impegni contrattuali - che abbiamo raggiunto nei primi sei mesi per i prossimi sei anni - siamo riuciti ad ottenere la partecipazione di molte imprese. Inoltre, siamo riusciti a ottenere una efficace consapevolezza - in modo favorevole per le imprese - sul 7° Pq e i suoi vantaggi strategici. Attraverso la rete Enterprise Europe abbiamo ora aziende che formano partenariati e producono capitali reali," continua Farmakis. "Credo che le novità proposte dal 7° Pq e realizzate dalla rete Enterprise Europe stiano nel fatto che le aziende europee si uniscano in partenariati di carattere commerciale e tecnologico. Collaborando in questo modo all´innovazione. " È dello stesso parere anche un altro partner della rete, Alain Brasseur della camera di commercio e industria regionale Auvergne, in France, che dice: "Abbiamo sicuramente ottenuto una migliore risposta di quanto ci aspettassimo inizialmente, anche se la creazione di questa nuova rete non è stata facile e ha richiesto tempo. Essa (la rete Enterprise Europe) contribuisce a rendere l´Europa meno distante e più rilevante per le Pmi. " A dare fiducia ai vari partner ci sono i successi raggiunti dalle Pmi grazie ai servizi di mediazione della rete Enterprise Europe. In un caso, Farmakis è riuscito a far incontrare un consorzio a guida tedesca - che aveva bisogno di competenze specifiche - con l´Imperial College of London, una Pmi e una grande azienda con sede nel Regno Unito. "Successivamente, ci siamo resi conto che occorrevano partner dal Medioriente, così ho procurato loro un´organizzazione della Giordania e una del Libano. " Brasseur ricorda di aver aiutato un´azienda del settore bioinformatico nella sua ricerca di potenziali partner di ricerca, grazie a uno strumento orientato al cliente chiamato "Fp check", sviluppato nell´ambito della rete Enterprise Europe. "Abbiamo scoperto che questa azienda aveva delle solide basi e buone ragioni per sviluppare ulteriormente un potenziale progetto di collaborazione. A novembre abbiamo organizzato un evento di mediazione con i nostri colleghi a Rhône Alpes (. ). Questa azienda ha partecipato all´evento di mediazione e ha trovato due partner spagnoli per un progetto di collaborazione. " Dal punto di vista dei partner, il fatto di trovarsi sul luogo non soltanto rappresenta un vantaggio, ma è un´assoluta necessità. Ciò significa che se esse vogliono innovarsi ultriormente e aiutare le imprese a capire e usare il 7° Pq per sfruttarlo al meglio, la presenza locale è ciò che le aziende richiedono più frequentemente. Inoltre, l´esperienza e le competenze all´interno delle squadre locali della rete, sono tra le maggiori ragioni del successo di Enterprise Europe. "All´interno possediamo un team con grande esperienza e capacità," dichiara Farmakis. "Ho partecipato a progetti fin dal 1995. Ho avuto il compito di valutare e ho fatto esperienza nel campo della R&s (ricerca e sviluppo), nonché esperienza aziendale e commerciale, riesco pertanto a capire i requisiti di un´azienda in termini di definizione e sostegno pratico. " Attualmente la rete copre 44 paesi, tra cui 27 Stati membri, tre paesi candidati dell´Ue (Croazia, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia), membri dello Spazio economico europeo e paesi terzi. Anche altri paesi terzi hanno dimostrato un certo interesse di collaborazione. La rete Enterprise Europe porta avanti il lavoro iniziato dagli Innovation Relay Centres (Irc) e dagli Euro Info Centres (Eic), spingendosi ancora più avanti, sostiene Allain Brasseur dicendo: "Promuoviamo l´innovazione. Il nostro più grande vantaggio è stato quello di innovarci noi stessi, per riuscire così a fornire servizi migliori. Pertanto, la rete Enterprise Europe non è soltanto la continuazione dei precedenti Irc e Eic. " Questo risulta particolarmente evidente dalla più ampia gamma di servizi offerti dalla rete e dalla sua strategia "one-stop shop" per i finanziamenti comunitari, grazie alla quale le aziende e organizzazioni che hanno bisogno di consigli possono ottenere assistenza dal partner Enterprise Europe che si trova più vicino a loro. Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Enterprise-europe-network. Ec. Europa. Eu/index_en. Htm .  
   
 

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