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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
 
   
  PRESENTATO IL PIANO PER IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

 
   
  Potenza, 20 luglio 2009 - E´ stata presentata il 15 luglio sera, a Castrovillari, nel Protoconvento francescano, alla Comunità del Parco e alla stampa e alle tv, la proposta di Piano per il Parco adottata dal Consiglio direttivo dell´Ente Parco nei giorni scorsi con la delibera 46. Una delibera che – spiega un comunicato dell’ufficio stampa dell’Ente Parco - individua zonizzazione e norme di attuazione, destinata a rimanere nella storia dell´organo gestore l´area protetta calabro-lucana. "E´ un momento storico", hanno, infatti, commentato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra e il presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone. Il procedimento avviato, per l´adozione delle "regole" che governeranno il territorio protetto, era atteso infatti da 16 anni, dall´istituzione dell´Ente. Il Parco Nazionale del Pollino attiva, così, la procedura ufficiale di entrata in vigore del Piano per il Parco, uno strumento fondamentale, individuato dalla Legge quadro sulle aree protette, la legge del 6 dicembre 1991, n. 394. All´adozione del Parco seguirà un complesso iter che prevede un ruolo diretto da parte delle Regioni sentiti gli enti locali nonché i cittadini e tutti gli attori del territorio. In sua assenza sono vigenti le Misure di Salvaguardia che indicano le cose che si possono fare e quelle che non si possono fare. "Passare dalle misure di salvaguardia al Piano", ha spiegato Pappaterra "consentirà ai cittadini di poter contare più e meglio su un parco produttivo". "Ferma restando la tutela dell´ambiente e delle tante e importanti peculiarità del Pollino", ha precisato l´amministratore. Ben il 63% del territorio, infatti, ricadrà nelle zone "A" e "B", ovvero le zone di maggiore pregio naturalistico dove non è possibile effettuare alcun intervento. Le altre zone previste dall´apposita zonizzazione sono la zona "C" e la zona "D". In queste ultime sono possibili interventi. In particolare nella zona "C" sono incentivate le attività economiche tradizionali e consentiti interventi di ristrutturazione dell´esistente mentre nelle diverse zone "D", in cui rientrano anche i centri storici e i nuclei rurali, è anche possibile effettuare altri invertenti edilizi ed infrastrutturali. Il Piano per il Parco è stato votato all´unanimità dal Consiglio direttivo del Parco, che Pappaterra ha ringraziato per l´impegno e per le diverse sensibilità e competenze espresse, insieme con la stessa Comunità del Parco che da giugno del 2008 ha svolto la concertazione propedeutica alla definizione della proposta. Un plauso Pappaterra lo ha rivolto anche all´Ufficio del Piano, diretto dall´arch. Giuseppe Bruno, appositamente costituito e che ha redatto il nuovo strumento. Strumento che consentirà al Parco di poter completare il lavoro che l´Ente sta svolgendo per dare vita ad un Accordo di Programma Quadro con le Regioni in cui programmare interventi da realizzare attraverso le risorse comunitarie. "Il Piano predisposto - ha poi precisato Pappaterra - si base sulla perimetrazione vigente". I successivi passi prevedono l´acquisizione del parere della Comunità del Parco (la prossima riunione si svolgerà a fine luglio) e poi lo strumento di pianificazione passerà alle Regioni Basilicata e Calabria. L´obiettivo del Piano è, quindi, - sottolinea la nota dell’ufficio stampa - trovare la sintesi tra la tutela e la valorizzazione socio-economica partendo dal sistema di beni di cui il Parco dispone e che sono da conservare per il futuro, e dal territorio in quanto luogo di comunità che lo hanno vissuto e lo vivono. La linea d´intervento che il Piano per il Parco pensato dall´Ente Parco del Pollino propone, passa per la realizzazione di politiche di sviluppo durevole, compatibili, cioé, con le risorse e la loro conservazione, attraverso alcune linee d´azione principali riguardanti i comparti dell´agricoltura e del turismo, la governance, la difesa ambientale, la qualità della vita dei residenti”. .  
   
 

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