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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
 
   
  TAVOLA ROTONDA SU "SISTEMA PAESE - PERCHÉ INVESTIRE IN SERBIA? IL SALUTO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA AL PRIMO MINISTRO E ALLA DELEGAZIONE DELLA REPUBBLICA DI SERBIA MIRKO CVETKOVIC

 
   
   Trieste, 20 luglio 2009 - Il saluto del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia al Primo ministro e alla delegazione della Repubblica di Serbia Mirko Cvetkovic è stato portato, il 17 luglio, dal presidente Edouard Ballaman all´apertura della tavola rotonda su "Sistema Paese - Perché investire in Serbia?", alla quale ha preso parte anche l´assessore Luca Ciriani. Dopo aver osservato un minuto di silenzio per le vittime di un grave incidente stradale che ha visto coinvolto in Egitto un pullman di turisti serbi, con 9 morti e 8 feriti, Ballaman ha ricordato all´assise la proficua collaborazione istituzionale che da tempo è attiva tra la nostra Regione e la Serbia, in special modo con la Regione Vojvodina, con la quale è attivo un protocollo d´intesa per il rafforzamento dei rapporti tra le due Assemblee. Un rapporto consolidatosi nel tempo - ha aggiunto il presidente - che recentemente ha visto a Novi Sad una nostra delegazione incontrarsi con il presidente dell´Assemblea, senza dimenticare gli appuntamenti che la stessa delegazione ha avuto nelle giornate seguenti a Belgrado con gruppo di parlamentari serbi. E sempre a Novi Sad è operante uno sportello Informest che accompagna il sistema industriale della nostra regione che intende lavorare in quell´area. Rapporti istituzionali, ma anche economici e culturali sono quindi alla base delle nostre intese. Rapporti che probabilmente potranno intensificarsi, considerata anche la legge approvata a Belgrado lunedì scorso volta a ridurre le differenze territoriali e a promuovere lo sviluppo del Paese. Apprendiamo da lei - così Ballaman a Cvetkovic - le potenzialità e le opportunità che si possono trovare in Serbia, pur in un momento economico difficile, e le consideriamo un´occasione di crescita e un´opportunità da cogliere. Ballaman ha infine manifestato grande considerazione per la domanda di adesione della Serbia all´Unione europea, che merita la dovuta attenzione. Ben vengano - ha affermato - i passi che avrete modo di fare per coronare questa aspirazione. - Ha tracciato un breve profilo economico del Friuli Venezia Giulia il vicepresidente della Giunta Luca Ciriani. Questa è una Regione autonoma - ha ricordato - in virtù di un confine che oggi viene vissuto come una fondamentale opportunità di crescita per l´intero nostro territorio, siamo piccoli ma con una grande vocazione internazionale, e la sua stessa presenza - ha detto rivolto al primo ministro serbo Cvetkovic - alla mostra inaugurata ieri al castello di San Giusto di Trieste, crocevia di lingue e religioni, lo testimonia. Quella che anni fa era considerata una posizione geografica di difficoltà è diventata col tempo una piattaforma logistica naturale nel commercio tra nord e sud, ma soprattutto tra l´est e l´ovest dell´Europa: basti pensare al Corridoio 5, punto naturale di incrocio tra occidente e oriente, ai porti di Trieste e Monfalcone e all´aeroporto di Ronchi, già avamposto nei collegamenti con la regioni balcaniche, assieme a un sistema infrastrutturale moderno che certamente va rafforzato con la terza corsia sulla A4. La nostra - ha proseguito Ciriani - è un´economia dinamica, composta in prevalenza da piccole e piccolissime imprese (il 90% del tessuto economico del Friuli Venezia Giulia), con un Pil pari a 26 miliardi di euro. Ci sono anche tante grandi imprese con vocazione all´export, penso a Danieli, Fantoni, Illycaffè. Un sistema equilibrato, con un´impronta industriale bilanciata da presenze importanti nel commercio e nei servizi. Il valore dell´export è di quasi il doppio rispetto all´import, e da anni la Regione è presente - attraverso le Camere di commercio e Finest - nei Paesi dell´area balcanica. D´altra parte, per il presidente Renzo Tondo questi bacini rappresentano una missione strategica tanto che speriamo che la Serbia possa far parte quanto prima dell´Ue. Poi abbiamo numerosi protocolli di intesa avviati negli anni scorsi, e buone collaborazioni anche nel settore della tecnologia applicata alla pubblica amministrazione. La Regione, ha ricordato ancora Ciriani, oltre a sostenere gli sforzi dei nostri imprenditori, ha creduto molto nella ricerca e nelle sue università: ce ne sono due, prestigiose, sempre ai primi posti nelle classifiche nazionali, con grandi punti di eccellenza nella ricerca. Siamo una regione che rappresenta al meglio gli aspetti economici e sociali dell´Italia. Speriamo di avere rapporti eccellenti anche con Belgrado. Certo, non mancano i segnali non positivi che hanno colpito, durante questa crisi, la nostra economia. Però c´è una ripresa, guardiamo con più ottimismo al 2010. Perché questo è un territorio - ha concluso il vicepresidente Ciriani - che conosce benissimo il significato di parole come dedizione, impegno, sacrificio, che ha la cultura del lavoro e che nonostante sia stato messo in ginocchio da un terremoto devastante, si è rialzato più bello e forte di prima. - "Questa giornata porterà fruttuose collaborazioni economiche tra il mio Paese e la vostra Regione". Ha esordito così, il primo ministro della Repubblica di Serbia, Mirko Cvetkovic, ospite del Consiglio del Friuli Venezia Giulia nell´ambito della conferenza su "Sistema Paese - Perché investire in Serbia". E il suo discorso lo ha spiegato molto bene. L´italia - ha detto Cvetkovic - è per noi un partner strategico: secondo per donazioni e terzo per movimenti economici, con più di 2 miliardi di euro il valore degli scambi all´anno e 800 milioni di euro il capitale investito. Il primo ministro ha quindi fatto capire che la Serbia sta facendo tutti i passi necessari per entrare a pieno titolo nell´Unione europea e ha già firmato l´accordo commerciale transitorio. Il suo interesse nell´attirare imprese e dunque investimenti è forte. "La nostra economia si rafforzerà grazie alla collaborazione reciproca e abbiamo adeguato le nostre leggi per il mercato estero" - ha aggiunto affermando che il trend economico del suo Paese registra, dal 2001, un aumento del 6,5% annuo. La Serbia ha siglato un accordo con la Russia per il libero mercato delle merci. Anche da noi si registra la crisi economica mondiale - ha proseguito Cvetkovic - ma abbiamo reagito con un progetto anti-crisi stretto con il Fondo monetario internazionale. Il rappresentante di Belgrado ha quindi invitato le imprese italiane - e in particolare le nostre - a prendere parte ai grandi investimenti che si stanno facendo in Serbia quanto ad infrastrutture ferroviarie con il Corridoio X e fluviali con il Corridoio Vii. Ma anche nella costruzione di un gasdotto che sarà strategico per aumentare la fornitura di gas in Europa, e di un oleodotto che arriverà sino a Trieste. Inoltre, si stanno costruendo due centrali termoelettriche e una a gas per 1. 800 megawatt di potenza e un investimento totale di 1,8 miliardi di euro: il progetto sarà finito nell´arco di 4-5 anni. Si tratta di interventi - ha chiosato il primo ministro - con cui la Serbia assicura standard di sicurezza europei. A seguire, il presidente Ballaman ha aperto il dibattito. Con il primo ministro si è, così, instaurato uno scambio di informazioni sui rapporti che già intercorrono tra la nostra realtà e quella balcanica. .  
   
 

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