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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
 
   
  CHRISTIAN HOLSTAD. I CONFESS: ATTESA LA MOSTRA ALLA SALA GRANDE DI PALAZZO SANTA MARGHERITA, A MODENA

 
   
  Modena, 20 luglio 2009 - Ironico o dissacrante manipolatore di stili, Christian Holstad usa con disinvoltura diverse modalità espressive - scultura, installazione, disegno, collage, assemblage, video e performance - per visionarie incursioni in spazi e situazioni che giocano un ruolo di rivisitazione, o riabilitazione degli immaginari più diversi. Artista eclettico e versatile non disdegna il ricorso a manufatti artigianali e cuce con ago e filo, e all´occorrenza lavora a maglia e all´uncinetto, nuove interpretazioni di icone, ideologie e oggetti di un passato recente. Domenica 20 settembre 2009 alle ore 12. 00 inaugurerà a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, la mostra Christian Holstad. I Confess. Prima personale italiana dell´artista americano, organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena <http://www. Galleriacivicadimodena. It> e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena <http://www. Fondazione-crmo. It> , curata da Milovan Farronato, la mostra si accompagna alle iniziative del festivalfilosofia <http://www. Festivalfilosofia. It> , dedicato quest´anno al tema della Comunità. Il percorso espositivo presenta installazioni, sculture e disegni inediti, un itinerario personale e crudo che si spinge ad investigare le contraddizioni della società americana contemporanea. Un racconto introspettivo articolato in 12 stazioni successive. Tra ascese e cadute, creatività e dissacrazione, la mostra rivisita le tappe salienti della produzione di Christian Holstad <http://www. Christianholstad. Com/> , includendo alcune delle opere più celebri dell´artista americano: le sculture mobiles costruite con abiti usati, grucce e accessori; i serpenti realizzati in tessuti preziosi; una serie di disegni inediti su carta da giornale e foglia oro. L´arte di Holstad si lega visceralmente alla sua manualità, trasformando, in alcuni casi, vestiti e costumi in un bestiario, come accade per i serpenti di Defined Through Deflation and Limits of Exposure (2004-2005). Strutturata in due ambienti contigui la mostra si apre con una "cappella votiva" realizzata con assi di legno inchiodate tra loro, sulle cui pareti sono affissi dodici disegni inediti, che ripercorrono una personale via crucis. E una seconda stanza, in cui l´illuminazione è capovolta e le opere appese al soffitto sono collegate tra loro da catene che disegnano un improbabile candelabro. Anche in questo caso si tratta di dodici stazioni, dodici tappe introspettive, un itinerario tra visione e allucinazioni, cadute e ascese sul Monte Calvario percorso dalla Comunità americana contemporanea. "Ed è proprio la società americana - scrive Milovan Farronato - nei suoi paradossi, miti, ideologie e contraddizioni, il suo privilegiato campo d´indagine. In questi meandri si compie la sua "ricerca sentimentale", e la sua ipotetica confessione. La leggendaria Marilyn Monroe, l´icona pop Maria Veronica Ciccone, l´infausto e grottesco caso del Superman Christopher Reeve sono alcuni dei personaggi che Holstad ha investigato in altrettante opere. E insieme a loro storie di cronaca recente e passata. I titoli stessi di alcune mostre di Holstad sembrano puntare l´accento sul "dominio" e sul "consumismo" americani: American Standard o American Express. Al di là della produzione più propriamente scultorea e installativa, ogni suo disegno ha come base e supporto le immagini e gli articoli delle più importanti testate americane". Sempre nell´ambito del festivalfilosofia, in occasione della notte del Tiratardi, nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita, sabato 19 settembre, a partire dalle ore 24. 00, Dj Set by Christian Holstad, ad ingresso gratuito. .  
   
 

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