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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
 
   
  ‘MAMA AFRICA MEETING’, TUTTI I COLORI DELL’INTEGRAZIONE DAL 20 AL 26 LUGLIO NEL PARCO DEL DONATORE DI GAVEDO DI MULAZZO (MS)

 
   
  Firenze, 20 luglio 2009 - «Un festival dedicato all´Africa? Non è un cedimento alla moda, ma piuttosto un modo per non dimenticare le grandi sfide, anche nei momenti di vacanza e di relax. Per questo invito tutti, la prossima settimana, a trovare un po´ di tempo per andare a Mulazzo, vicino a Massa Carrara, e assistere al Mama Africa Meeting». Così l´assessore alla cooperazione internazionale della Regione Toscana ha presentato la quarta edizione del meeting dedicato alla cultura e all´arte africana, che si terrà nel Parco del Donatore di Gavedo di Mulazzo (Massa Carrara), dal 20 al 26 luglio. L´evento, organizzato dal Comitato Arci Carrara-lunigiana, con il patrocinio del Ministero della Gioventù e della Regione Toscana, si pone l´obiettivo di stimolare, soprattutto nei giovani, la conoscenza e la curiosità verso un continente in cui si manifestano le più profonde contraddizioni del nostro tempo. Sette giorni di concerti, esibizioni di danza, stage di tamburi, corsi di cucina, film, dibattiti, laboratori per adulti e bambini (il programma del Meeting si trova su www. Myspace. Com/mamaafricameeting, e su Facebook: Mama Africa Meeting). «Questo meeting - ha spiegato l´assessore Toschi - vuole sottolineare gli aspetti di cultura e di festa, sempre importanti per leggere un continente così complesso, attraversato da tante contraddizioni, grande povertà ma anche tanta ricchezza». L´assessore alla cooperazione internazionale ha voluto sottolineare i due eventi in cui si colloca il meeting: uno toscano, la legge sull´immigrazione, l´altro mondiale, il recente discorso di Obama in Africa. «La nostra legge sull´immigrazione proprio ieri è stata impugnata dal governo davanti alla Corte Costituzionale con motivazioni ostili e polemiche nei confronti della Regione Toscana. Noi non abbiamo fatto una legge contro qualcuno, non appartiene al nostro modo di agire. Piuttosto, abbiamo fatto una legge in cui si riconosce a qualunque cittadino immigrato la possibilità di accedere ai servizi sanitari e di avere sostegno se è in difficoltà. Non è una questione di polemica politica, ma di civiltà. Del resto, siamo in buona compagnia: lo stesso presidente della Repubblica in una lettera al governo ha posto qualche questione». Quanto al discorso che Obama ha tenuto ad Accra, in Ghana, Toschi ha sottolineato la «grandissima profondità di un discorso in cui Obama ha affrontato le quattro grandi sfide che attendono l´Africa: la democrazia, le opportunità di sviluppo economico, la salute, i conflitti. Il G8 - ha proseguito l´assessore - ha posto l´Africa come una delle grandi questioni. Ma i finanziamenti stanziati per l´Africa per l´anno prossimo si squagliano se confrontati ai 170 miliardi di dollari stanziati per salvare una sola delle grandi banche statunitensi dal tracollo economico-finanziario». In questo contesto la Regione Toscana è in prima linea nel campo delle politiche di collaborazione allo sviluppo dei paesi africani. A riguardo l´assessore ha ricordato l´impegno per le politiche di decentramento, «condizione necessaria anche se non sufficiente dello sviluppo», in Sud Africa. Il progetto è realizzato in collaborazione col Governo, «a riprova del fatto che il nostro obiettivo èlavorare insieme, non fare polemica». Tra le altre iniziative un cenno anche alla conferenza per la pace, che si terrà a Siena il prossimo anno, ed alla quale Toschi si augura di «accogliere come ospiti molti leader delle nazioni africane, per le quali la guerra rappresenta senza dubbio il primo ostacolo allo sviluppo». «Stiamo vivendo un momento di p aura e di poca attenzione per tutto quello che è diverso, altro da sé - ha detto Roberto Cassol, uno degli organizzatori del meeting - Esiste una cura, che però deve essere omeopatica, in piccole dosi e per lungo tempo: abbiamo necessità di convivenza, attenzione, ascolto. Siamo abituati a vedere l´Africa come un problema. Certo, ci sono problemi in Africa, ma oggi noi vogliamo vederla come un´opportunità». .  
   
 

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