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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Luglio 2009
 
   
  MILANO - IMPRESE PIÙ PRUDENTI SU EXPO MA CI CREDONO ANCORA

 
   
  Milano, 21 luglio 2009 - Expo a un anno dall’assegnazione a Milano. Per le imprese l’effetto positivo resta ma la crisi lo ha ridotto fortemente. Se le difficoltà continueranno e non si risolveranno in breve l’aumento di fatturato previsto per i prossimi anni, da qui al 2015, passerà da 44 a 34 miliardi di euro: un dato in forte discesa con 10 miliardi in meno a causa della crisi che ha ridotto i guadagni delle imprese e ne mette molte a prova di sopravvivenza. Per le aziende è ancora troppo presto per vedere pienamente i benefici dell’Expo. Così, ritengono che l’Esposizione Universale potrà ridurre solo di un decimo gli effetti della crisi. Contenute le perdite o i mancati guadagni per i ritardi nella partenza della struttura organizzativa, stimati in 44 milioni. Per l’80% delle imprese non ci saranno conseguenze sul fatturato per la partenza difficile nella struttura organizzativa della manifestazione e solo 3 su 100 vedono effetti rilevanti. Ma se un’impresa su quattro si aspetta un impatto positivo da Expo sul fatturato in modo passivo, meno di una su dieci si mostra attiva, pronta ad agire in vista delle iniziative della manifestazione. Di queste è pronta per concorrere alle opere infrastrutturali come fornitore il 21%, l’11% per proporre prodotti e servizi mirati, il 32% approfitterà per ristrutturare la sede. Ma quali sono gli interventi prioritari per le imprese su cui impegnarsi fin da ora? Le imprese indicano l’agenda. Trasporti e infrastrutture (44,2%), sicurezza (38,8%). A partire da interventi contro la piccola criminalità (82,1% di chi sceglie la sicurezza), miglioramento mezzi pubblici e frequenza (44,8% di chi sceglie i trasporti), potenziamento dei collegamenti con la fiera (24,4%) nuove metro (23,8%). Tra chi sceglie l’ambiente preferenze concentrate su nuovi parchi e alberi diffusi (50%). Per chi preferisce interventi architettonici alta la richiesta di manutenzione (52,9%) e pedonalizzazione (41,2%). “Con gli Stati Generali l’Expo rialza la testa e ritrova lo spirito di condivisione per cogliere al meglio questa grande opportunità – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. La crisi fa sentire il suo peso ma nonostante tutto il mondo delle imprese è ancora disposto a credere all’Expo. Rispetto allo scorso anno lo scenario è radicalmente cambiato. Ma proprio per questo è necessario intraprendere con maggior decisione e realismo il percorso da qui al 2015. In primo luogo è di fondamentale importanza un maggiore coinvolgimento del mondo delle piccole e medie imprese che altrimenti rischiano di percepire l’Expo come un evento passivo. Per questo a settembre organizzeremo gli Stati Generali delle piccole e medie imprese, vero motore della economia e di questa Esposizione Universale”. .  
   
 

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